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Centinaia di firme chiedono la revoca dell'accordo militare tra Italia e Israele

di radazionale - 17/11/2006

Fonte: www.forumpalestina.org

 

Sono ormai centinaia in pochissimi giorni le firme raccolte da un appello-petizione che richiede al nuovo governo italiano di revocare l'accordo di cooperazione militare Italia-Israele. Questo accordo, siglato nel 2003 a Parigi dai ministri della Difesa Martino e Mofaz, è stato ufficializzato come legge dello Stato (la n. 94) e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 7 giugno 2005.

La petizione, partita originariamente via internet, si è concretizzata con centinaia di moduli scaricati dai siti dell'Associazione Sardegna-Palestina e del Forum Palestina ed hanno cominciato a circolare in uffici, scuole, università, banchetti per strada. Un tam tam spontaneo e impressionante che rivela quanto sia sentita e diffusa l'esigenza di un atto politico concreto da parte del governo italiano di protesta verso Israele contro la politica di annientamento seguita verso il popolo palestinese.

Tra i primi firmatari ci sono scienziati come Angelo Baracca ed Edoardo Magnone, saggisti come Manlio Dinucci, pacifiste storiche come Nella Ginatempo, studiosi come Joseph Halevi e Claudio Moffa e tantissime altre personalità e persone comuni. La richiesta di revoca dell'accordo di cooperazione militare Italia-Israele sarà anche il tema centrale della manifestazione nazionale convocata da un ampio arco di associazioni di solidarietà con la Palestina per sabato 18 novembre a Roma. Le altre richieste riguardano la revoca dell'embargo dell'Unione Europea (e dell'Italia) contro la popolazione palestinese e la revoca degli accordi economici tra gli enti locali italiani e le istituzioni israeliane. Obiettivo della richiesta di queste sanzioni, è un cambiamento radicale della politica israeliana verso i palestinesi, condizione necessaria per riaprire un vero negoziato di pace fondato sulla giustizia e non sui fatti compiuti e la minaccia militare.

I moduli per l'appello-petizione possono essere scaricati dal sito www.forumpalestina.org