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La chiave per la libertà in un’immagine

di centrofondi - 17/11/2006

 

 Ai tempi degli antichi romani non era certo facile vivere ridotti in schiavitù. Gli schiavi

erano privati della libertà personale, dovevano lavorare in condizioni disumane, non si

potevano muovere liberamente, si rimettevano nelle mani del padrone che decideva della

loro vita o della loro morte.

Era normale che ogni persona ridotta in schiavitù avesse come massima aspirazione quella

di riuscire a liberarsi da quella vita di stenti e di privazioni per ottenere tutti i diritti dei cives

romanorum, poter decidere della propria vita ed essere finalmente un uomo libero.

I termini della questione erano chiari: chi era più forte, sfruttava l’altro e lo teneva

imprigionato, l’altro invece cercava di liberarsi con ogni mezzo. Nel corso dei secoli, infatti,

affrancarsi dalla schiavitù per ottenere la libertà è stata l’origine di molte rivolte e battaglie

di popoli contro altri popoli. Quando un uomo è privato della sua libertà, diventa una belva

inferocita difficile da sconfiggere. E’ per questo che nel tempo il potere ha affinato le sue

strategie ed ha capito che è inutile ridurre in schiavitù persone e popoli che

immancabilmente si rivolteranno; la cosa migliore per mantenere il potere è sottrargli

l’energia, il denaro e avere masse di schiavi che non sanno di esserlo.

Secondo voi è impossibile?

Invece no. Riguardo al denaro basta appropriarsi della facoltà di stamparlo rendendolo una

"merce" rara e se conosci i meccanismi del cervello umano puoi rendere docili come

agnellini masse imponenti di persone senza fare troppa fatica, per nostra fortuna queste sono

alcune delle molte verità nascoste che stanno emergendo e su cui dobbiamo lavorare.

Sul meccanismo di creazione del denaro ne abbiamo parlato approfonditamente (es.

http://www.cronologia.it/biogra2/moneta.htm ) in altre occasioni, oggi invece ci concentreremo

su quell’organo che crea la nostra realtà fisica: il cervello.

Dovete sapere che il nostro cervello lavora per immagini, se io vi dico: pollo arrosto con

patate, immediatamente nella vostra testa si forma l’immagine di una casseruola con un

pollo fumante e croccante con tante patate e immediatamente in bocca compare

quell’acquolina che fa pregustare già il suo buon sapore.

Come avete visto una parola scatena un’immagine che a sua volta fa aumentare la

salivazione, un fatto fisico innescato da qualcosa di immaginario.

Il cervello traduce in immagini ogni parola o concetto e molte di queste immagini

producono effetti fisici o emozioni, pensate solo alle sensazioni di ansia che scatena la

lettura di un libro giallo o alle lacrime che sgorgano dal vedere film d’amore o alle reazioni

"fisiche" generate da immagini erotiche ispirate dalla vista di un bel corpo.

Secondo molti studiosi addirittura la frequenza delle immagini in un cervello addirittura

scava dei sentieri neurali per cui la reazione ad uno stimolo sarà sempre la solita e

difficilmente la si potrà scardinare oltre al fatto che il nostro subconscio farà di tutto per

compiacerci cercando di riprodurre nel nostro mondo reale quello che le nostre immagini

interiori e i nostri pensieri gli hanno trasmesso.

Ed è proprio questo che è la chiave del tutto: il nostro cervello è creatore della nostra

realtà e può essere programmato come un computer. Questo è quello che scoprirono ad

esempio John Grinder e Richard Bandler che proprio di computer si occupavano prima di

scoprire una tecnica rivoluzionaria la Programmazione Neuro-Linguistica. In realtà la cosa

era stata scoperta tanto tempo prima e faceva parte degli insegnamenti delle scuole

esoteriche riguardo alla Metafisica (oltre la fisica), ma Grinder e Bandler ebbero il pregio di

farla diventare di dominio pubblico a metà degli anni ’70. Con la PNL si hanno risultati

sbalorditivi e veloci nella cura di fobie, traumi emotivi e miglioramento della propria

autostima.

Una una cosa importante che si è compreso è che il nostro subconscio non è tanto

"intelligente" e tende a riprodurre nella nostra realtà le immagini che abbiamo evocato senza

tener conto delle "sottigliezze". Cercando di essere più chiari se pensiamo alla "lotta fra

bene e male" nella nostra mente si formerà una immagine di LOTTA ed il nostro

subconscio tenderà a riprodurre nella nostra vita quotidiana esattamente quella, tralasciando

che il bene vince sempre ed il male perde perché a lui questo non interessa un bel niente.

Se volete fate una prova: prendete un foglio e dividetelo in due colonne: quello che voglio

da una parte e quello che non voglio dall’altra.

Bene, la statistica dice che la colonna di quello che voglio è sempre scarna, mentre quella

del non voglio è sempre affollatissima.

Non voglio essere povero, non voglio morire, non voglio la guerra, non voglio

invecchiare, non voglio soffrire, non voglio la tirannia ecc. ecc.

Ora la nostra mente sarà affollata di immagini che riproducono proprio quello che non

vogliamo, la povertà, la morte, la guerra, l’invecchiamento, la sofferenza e la tirannia e

sapendo come reagisce il nostro subconscio, i nostri buoni propositi rischiano di dare luogo

ad un vita di inferno, infatti non capendo la sottigliezza della negazione egli si attiverà per

far diventare reali tutte quelle immagini. Oltretutto per lui sarà più facile trasformare in

realtà le immagini in cui il trasporto emotivo è maggiore e poiché tutte le cose negative

hanno un trasporto emozionale notevole ecco che in un battito di ciglia la nostra realtà

"infernale" è pronta.

Ma sapete perché tutti riempiamo maggiormente la colonna del non voglio? Semplicemente

perché siamo stati "programmati" per dare risalto alle cose negative.

Da bambini intanto ci leggevano orribili favole come quella di Hansel e Gretel dove i

bambini erano affamati e tenuti prigionieri dalla strega malvagia, o la favola di

Biancaneve che veniva avvelenata anche lei dalla strega malvagia e Cenerentola soffocata

dai soprusi della matrigna e delle sorellastre dove la mettiamo?

Poi giocavamo (noi maschietti) alla guerra, cresciamo e ci fanno vedere i film di guerra ed

i telefilm di polizia dove c’è sempre, guarda caso, una lotta tra bene e male.

L’idea che ci siamo fatti del mondo è che è un’eterna divisione e lotta tra bene e male,

destra e sinistra, onesti e disonesti, dove c’è sempre qualcuno che viene sopraffatto da un

cattivo che nel film, telefilm e storie varie non vince mai, ma questo ai fini del nostro

subconscio, che è sempre poco sveglio, è ininfluente e lui da buon genio della lampada

esegue solo quello che la mente gli ha fatto vedere cioè le immagini evocate dalle parole in

grassetto e sottolineate.

Vogliamo spendere una parola anche sui telegiornali? Se siete dei fini osservatori vi sarete

accorti che negli ultimi anni la cronaca (sempre nera) da un angolino ritagliato quasi alla

fine del giornale prima dello sport, ora è in prima pagina e addirittura spesso viene data

come notizia di apertura mentre le trasmissioni pomeridiane e serali sono piene di

approfondimenti su efferati delitti, stupri e violenze varie .

A causa di questo martellamento, che viene messo in atto appena veniamo al mondo, il

nostro cervello trasmetterà all’inconscio sempre e solo un unico messaggio: io non valgo

niente (da dove pensate che provengano i pensieri negativi su noi stessi che ci tarpano sul

nascere qualsiasi nostro sforzo di uscire dal grigiore quotidiano?), il mondo è pieno di

cattivi e la vita è una lotta continua e piena di privazioni.

Per cui la nostra vita sarà tutta piena di continue frustrazioni e se anche ci ribellassimo, non

faremo altro che esprimere tutte le cose negative che abbiamo imparato e con rabbia e

violenza affronteremo il sistema (manifestazioni, terrorismo, rivoluzioni ecc.) e da questo

con altrettanta forza verremo repressi. Il bello è che ognuno di noi è a sua volta un

"portatore insano" di questo virus e complice inconsapevole del potere: essendo educatori

dei nostri figli, nipoti, trasmetteremo loro quello che di sbagliato abbiamo imparato

perpetuando la nostra schiavitù (non fare questo perché caschi , non fare quello perché ti fai

male ) .

Fatto questo il potere trova un terreno fertilissimo e riesce a vivere e prosperare

tranquillamente commettendo ogni sorta di abuso e sopraffazione, se è in difficoltà crea un

nemico ed il popolo degli schiavi gli delega tutto il suo potere per poter essere "salvato".

Gli strumenti non gli mancano, politica, religione, denaro, mass media, cinema, tutti pronti a

servirlo. Mantiene una sempre leggera dose di scarsità, soprattutto di denaro, per rinforzare

tutti i condizionamenti negativi. In certi momenti storici, come questo, esaspera gli animi

alimentando lotte, diminuendo le libertà e aumentando le differenze tra ricchi e poveri.

Oggi però finalmente abbiamo messo a nudo il meccanismo che ci ha fatto recitare il ruolo

degli schiavi, finalmente sappiamo che le sbarre sono dentro di noi e che la libertà è alla

nostra portata quindi non resta che mettere in atto una forma di decontaminazione facendo

sempre più attenzione alle parole. ai pensieri ed alle immagini che passano nel nostro

cervello.

Quando parliamo, cerchiamo di non usare termini che evochino lotta o divisioni

(combattiamo contro la guerra, la povertà), ma trasformiamo le frasi in positivo (lavoro per

la pace e per l’abbondanza). Ascoltiamo il meno possibile i notiziari e quando lo facciamo,

facciamolo in maniera critica e non passiva, lo stesso quando guardiamo i film o ascoltiamo

i politici; per i nostri figli scegliamo videogiochi che non abbiano scene violente, ma

soprattutto quando un "non posso", un "non ce la faccio", una scena di scarsità o un senso di

colpa si affaccia alla nostra mente, apriamo un’immaginaria pattumiera e…buttiamo tutto

dentro!

That’s all folks