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L'idolo della "ricerca scientifica"

di Enrico G. Caprara - 04/12/2006

Raramente, come in questo ultimo periodo, ho sentito risuonare - nelle analisi e valutazioni dei tecnici, nei propositi dei governanti, nei loro rilanci di "ottimismo" - il riferimento allo "Sviluppo".

Ma c' è - forse proprio a causa dell' insistenza - un che di stonato: è un richiamo che in effetti appare, sullo sfondo dell' autentica realtà, più che improntato alla considerazione obiettiva, all' aspettativa ragionevole, veramente come una richiesta d' intercessione, una disperata preghiera rivolta al loro malefico idolo.

E poichè, nella disperazione, è preferibile non votarsi alla sola divinità, ma bensì a tutta la schiera dei "Santi", abbiamo modo di ascoltare, come in una litania, a seguito dello "Sviluppo" tirato in questione un altro miracolatore, un altro mito della Civiltà Occidentale - fasullo evidentemente quanto il primo: la "Ricerca Scientifica".

Lo Sviluppo e la Ricerca Scientifica condividono, in sostanza, la stessa balorda e deleteria idea: secondo la mentalità dello Sviluppo, bisogna realizzare non "ciò che serve al proprio buon vivere", ma "tutto ciò che è possibile realizzare"; secondo la mentalità della Ricerca Scientifica, bisogna conoscere non ciò che serva conoscere, ma tutto ciò che è possibile conoscere. E' la mentalità, cioè, che attribuisce valore comunque all' iniziativa, mentre lo stare come si è, la quiete, è considerato in ogni caso una vergogna.

Bisognerebbe aver la saggezza, a un certo punto, di dire perciò BASTA con questo immane spreco di risorse, che riesce a produrre - per esempio - sempre nuove e più sofisticate terapie mediche, ma con cui prolungarci indefinitamente l' agonia, per malattie che - senza aver "ricercato" e "trovato" nulla - farebbero morire tranquillamente in pochi giorni.

Ciò tuttavia - arrestare la Ricerca Scientifica - non sarebbe ancora sufficiente. Si tratterebbe, poi, di far decrescere questo serbatoio di inutili e perniciose "conoscenze". Si tratterebbe cioè di passare dalla "Ricerca Scientifica" allo "Smarrimento Scientifico".

Con pazienza, con appropriate tecniche, liberare le menti individuali, le istituzioni delle società umane, il pianeta intero, da questo fardello e dalla sua promesssa di catastrofe.