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Non esiste un livello “sicuro” di radiazioni

di disinformazione.it - 09/11/2005

Fonte: disinformazione.it

 

Il prestigioso giornale americano Washington Post, nel numero del 29 Giugno 2005, riporta una notizia sui risultati di una ricerca a lungo termine (dal 1990 ad oggi) sull’effetto delle radiazioni ionizzanti sull’uomo e da cui risulta una pericolosità delle radiazioni anche a piccole dosi, fino ad oggi sottostimata che porta alla preoccupante affermazione che: “Non esiste un livello “sicuro” di radiazioni; anche basse dosi di esposizione ai raggi possono danneggiare il DNA.

Dallo studio epidemiologico condotto dalla National Academy of Science (1) (l’Accademia è una organizzazione privata incaricata dal governo U.S.A. di informare il Governo in materia scientifica) risulta che ogni piccola dose di radiazione pone un rischio di generare il cancro su una persona durante tutto l’arco della sua vita, e contraddice le precedenti affermazioni di alcuni scienziati che  dicevano che piccole dosi sono innocue e persino benefiche.
I dati mettono quindi in discussione anche il cosiddetto limite massimo di radiazioni per cui, per esempio, il personale delle centrali nucleari deve abbandonare un reattore in caso di incidente.
I risultati mettono in guardia su di un eccessivo uso di tecniche medico-diagnostiche come la scansione mediate tomografia assiale computerizzata TAC su tutto il corpo.
I ricercatori affermano nel loro lavoro che non esiste una soglia di esposizione alle radiazioni sotto la quale il cancro non sia indotto.
Anche i semplici raggi comunemente prescritti determinano alcuni rischi di effetti negativi sulla salute, essendo i raggi X più pericolosi di altre radiazioni ionizzanti.
Da questo studio emerge che una persona su 1000 svilupperà il cancro dopo una sola esposizione alla TAC totale.
Il lavoro conclude dicendo che non esiste una soglia di esposizione sotto la quale bassi livelli di radiazione possano essere dimostrati innocui o benefici.
Gli autori della ricerca hanno stimato che una persona su 100 esposta a 100 milliservert di radiazione durante la vita, svilupperà un cancro di tipo solido o una leucemia, e che la metà di questi casi sarà fatale. Inoltre si prevede che altre 42 persone di questo gruppo svilupperanno un cancro per altre cause.

Cosa sono le radiazioni ionizzanti
Si definiscono Ionizzanti, le Radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari che, attraversando la materia, producono fenomeni di ionizzazione sul materiale che attraversano. Un flusso di radiazioni ionizzanti può mettere in moto, nel mezzo che attraversa, un gran numero di particelle elettricamente cariche. Queste, rallentando, depositano energia creando dei danni alla struttura chimica del mezzo attraversato. Se quest’ultimo è un tessuto biologico, i danni creati dalle radiazioni ionizzanti si esplicano in pericolose modificazioni biochimiche. I danni al DNA delle cellule sono i più pericolosi e possono essere prodotti direttamente dalle radiazioni incidenti o indirettamente dalle aggressioni chimiche che i radicali liberi, generati dalla interazione delle radiazioni stesse con le molecole di acqua contenute nei tessuti viventi, esplicando il loro effetto sul DNA.

Le radiazioni ionizzanti sono prodotte: 
1. dal decadimento di nuclidi radioattivi, (isotopi di elementi stabili) detti radioisotopi presenti in natura
2. da sorgenti situate all'esterno del nostro pianeta (raggi cosmici),
3. da apparecchi radiogeni appositamente costruiti per uso medico
4. da reazioni nucleari.

Rischio-beneficio
Da questi risultati si evince che è importante la valutazione del rischio-beneficio in una indagine radiologica medica. E’ naturale che per immobilizzare una frattura si usino i raggi X o che per gravi patologie venga utilizzata la TAC , ma in futuro la classe medica dovrà più attentamente valutare l’effettiva necessità di questo tipo di indagine e sviluppare una migliore capacità diagnostica, più fine e precisa, senza dover sempre ricorrere al supporto radiologico.

Come si difende l’organismo
Per fortuna un organismo sano è in grado di rimediare ai danni provocati dalle radiazioni ionizzanti, sia immediatamente a livello molecolare con la riparazione del frammento di DNA danneggiato, sia successivamente nell’eventualità si sia formata una cellula neoplastica, individuandola e uccidendola grazie al sistema immunitario.
Questi meccanismi di difesa funzionano continuamente nel nostro organismo senza che neanche ce ne accorgiamo, ma nel momento in cui le difese si abbassano a causa dello stress o di un cattivo stile di vita, ecco che la singola cellula maligna può prolificare e dare origine ad un cancro.
Le radiazioni ionizzanti sono pericolose perché per i loro effetti biologici alterano le strutture chimiche di composti che regolano l’attività delle cellule e modificano il DNA inducendo mutazioni genetiche. L’esposizione a questo tipo di radiazione può provocare leucemie e tumori da cellule mutate.
Per un americano tipo l’82% delle radiazioni a cui è esposto proviene da fonti naturali come il gas Radon che fuoriesce dal terreno naturalmente; il resto proviene soprattutto da procedure mediche come i raggi X.

La TAC è un esame diagnostico avanzato che utilizza una sofisticata apparecchiatura a raggi X allo scopo di ottenere immagini radiologiche dettagliate di aree specifiche dell'organismo. Nel corso dell'esame (che di solito non supera i 40 minuti) il paziente deve sdraiarsi su un lettino che viene fatto scorrere all'interno di un'apparecchiatura. La fonte dei raggi X ruota attorno all'area da esaminare e raccoglie le immagini che poi vengono rielaborate da un computer. L'analisi delle immagini consente di distinguere i tessuti normali da quelli patologici.
Si tratta di un esame non invasivo; solo in alcuni casi è richiesta la somministrazione di mezzi di contrasto. Si deve tenere presente che il paziente viene sottoposto all'assorbimento di una quantità di radiazioni superiore a quella della radiografia tradizionale. Viene utilizzata soprattutto per la diagnosi dei tumori, ma anche per l'individuazione di altre patologie, come quelle a carico del sistema nervoso, degli organi addominali, dell'apparato muscoloscheletrico.
Negli ultimi tempi si stanno affermando due nuove tecniche: la TAC spirale (l'apparecchiatura ruota a spirale attorno al paziente) e la TAC multistrato (la parte da esaminare viene “fotografata” in sezioni sottilissime). I vantaggi di queste due tecniche sono soprattutto la possibilità di avere in tempi ridotti un numero di immagini più elevato.

Bibliografia
1- BEIR VII: Health risks from exposure to low levels of ionizing radiation. The National Academies. Report in Brief: Giugno 2005.

 
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