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Riforme ad personam

di redazionale - 20/01/2007

La socialdemocrazia, si sà, è "riformista" per definizione. Riforme quindi ogni dì: ce n’è una sulle pensioni. Adesso ce n’è una sulla mobilità nel pubblico impiego. Riformare si,  ma per regredire in nome del "popolo sovrano". Non si possono toccare i potentati, i sindacati, le clientele degli enti e gli enti di clientela, per non parlare di banche e assicurazioni. Ci si può rifare, tutt’al più, sui tassisti, sui farmacisti e sui benzinai. Qui le liberalizzazioni riescono meglio se agevolano la grande distribuzione, comunque consumista, nella quale è casualmente dominante la posizione delle Coop. Si fanno le liberalizzazioni  che hanno queste caratteristiche "sociali" e questi appoggi "disinteressati", mentre quelle che intaccano poteri davvero determinanti, restano l'amo a cui abbocca il proletariato che fu.