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Globalità maxima. Sfida indo-franco-americana per la grande distribuzione a New Delhi

di redazionale - 17/03/2007



La globalizzazione dell’economia mondiale sceglie il sud-est asiatico. Il conglomerato indiano Reliance Industries ha annunciato una joint venture con la francese Carrefour per prevenire la sfida nella grande distribuzione che si appresta a farle Wal-Mart, assieme a Bharti Enterprises, altro conglomerato indiano. Wal-Mart è la maggiore impresa di grande distribuzione mondiale. Carrefour è comunque, in questo ambito, la più grande impresa europea e la seconda su scala mondiale. Reliance è a sua volta l’impresa privata indiana più importante per fatturato. Bharti Enterprises è meno grossa di Reliance. Tenuto conto di tutto, dunque, la sfida fra i due gruppi sul mercato delle vendite al minuto indiano, sinora caratterizzato soprattutto dai piccoli esercizi, è alla pari. La crescita che la grande distribuzione può avere in India è stimata in un 25 per cento annuo, tenuto conto che il pil sta crescendo dell’8-9 per cento annuo e che la rete distributiva ha bisogno di ammodernarsi di fronte alla sfida del consumo di massa. Secondo la legge indiana, sinora le imprese straniere possono avere solo una quota di minoranza nei supermercati, che debbono essere a maggioranza di proprietà di entità nazionali. In ogni caso Wal-Mart non potrebbe espandersi in India senza un importante socio locale in grado di conoscere le abitudini dei consumatori e le opportunità delle varie aree di questo immenso territorio. E Reliance che ha 70 supermercati e progetta di arrivare a mille ha bisogno di un partner estero specializzato per realizzare il grande balzo in avanti. E’ interessante notare che Carrefour, dal canto suo, sta registrando al proprio interno una rivoluzione proprietaria a causa dell’ingresso accanto alla famiglia Halley – che ha il 13 per cento delle azioni e il 20 per cento dei voti – di un gruppo formato dal colosso della moda LVMH controllato da Bernard Arnault, dalla immobiliare di Los Angeles Colony Capital e dal fondo Usa TPG-Axon, con il 9,8 per cento complessivo. Così la rete di grande distribuzione dell’India sarà realizzata in parte da Wal-Mart e in parte da una impresa francese, ibridata da capitale americano, con l’apporto di un gruppo di alta moda ormai cosmopolita.