Che sia un comunista, per quanto anomalo, come lo scrittore e poeta Antonio Pennacchi, a battersi, evocando sciamanicamente i "Padri Fondatori", contro lo scempio che la destra amministratrice compie a Latina-Littoria, la dice molto più lunga di quel che già sembrerebbe abbastanza... (m.r.)

SPIRITI A LITTORIA
Indagine intorno alle presunte manifestazioni
dello Spirito degli Antenati
In Piazza del Popolo a Latina già Littoria


Progetto di film
di e con Antonio Pennacchi
regia di Clemente Pernarella



Il Kul Deuta è la divinità clanica nepalese (Kul = ancestrale, in sanscrito) che secondo la specifica letteratura, lo sciamano evoca nelle riunioni tribali. Essa incarna lo Spirito dei Padri, di tutti gli antenati cioè, che per via patrilineare diretta trovano il loro medium con la comunità dei viventi nella figura dello sciamano.

La stessa cosa avviene ¨cambiando naturalmente nome e modalità rituali, ma conservando la medesima essenza di Spirito degli Antenati, in tutte le società arcaiche o cosiddette primitive, dai clan della Scozia alle tribù siberiane, amazzoniche o pellirosse del Nordamerica.

Nell'antica Roma si chiamavano Penates. La stessa cosa sembra però essersi verificata anche a Latina, in piazza del Popolo, il 10 febbraio 2007.

Era pomeriggio inoltrato - le 16,30 - e pioveva a dirotto. Dinanzi ad una folla di settanta od ottanta persone riparata sotto i portici del palazzo comunale, lo scrittore e poeta Antonio Pennacchi - che nei giorni precedenti si era reso protagonista di un fatto di cronaca, avendo impedito l'abbattimento di un ponte rurale mettendosi a 57 anni con il petto davanti alle ruspe - saliva su una sedia e pronunciava una violenta °Invettiva contro i traditori della bonifica", che andava avanti più di un'ora con grande partecipazione dell'uditorio ma grave dispendio di sue energie. Alla fine era uno straccio zuppo di sudore.

Latina non è che la Littoria fondata nel 1932 dal fascismo durante la bonifica delle paludi pontine, gloria e vanto del passato regime. Divenuta oggi una città di 120mila abitanti, è stata governata ininterrottamente, dal dopoguerra fino agli anni Novanta, dalla Democrazia cristiana e suoi alleati. Dal 1994 è governata dal centrodestra con sindaco ex fascista prima - Finestra - An poi. E' sindaco difatti, dal 2002, l'on. Vincenzo Zaccheo.

Pennacchi ha però sostenuto e argomentato - nella sua Invettiva da noi ripresa con tre camere, per complessive quattro ore circa di girato grezzo - che i veri traditori della bonifica dell'Agro Pontino e del mito di fondazione delle città nuove, sono proprio i postfascisti della giunta Zaccheo. Nessuno come lui - sostiene Pennacchi - ha demolito e distrutto non solo gli edifici di fondazione, ma lo spirito stesso e gli elementi costitutivi della bonifica e del suo paesaggio:

"Se ritorna in vita il Duce, il primo che fucila alla schiena è Zaccheo".

Tutti i disastri che pure pensavamo potesse avere commesso la Democrazia cristiana in cinquant'anni - in termini di paesaggio e memoria storica - impallidiscono di fronte a ciò che è stato capace di fare lui in soli cinque anni: casali dell'Onc (Opera nazionale combattenti), ponti rurali, fasce frangivento, milioni di eucalyptus, totale dissesto urbanistico della città e dei borghi. Tutto distrutto. Ma sempre con la retorica del mito nelle celebrazioni ufficiali e parolaie.

"Questi pregano il morto e fregano il vivo: sono i primi e più grandi traditori della bonifica fascista", dice Pennacchi, "che mi tocca di difenderla proprio a me, che sono comunista".

Tutto questo però - a parte le grida d'allarme per la deforestazione delle fasce frangivento, specie in periodo di innalzamento delle temperature terrestri e conseguente aumento di turbolenze atmosferiche che, senza più contrasto degli eucalypti, si riverseranno perniciosamente sull'intero territorio e le sue popolazioni - sarebbe solo divertente.

Il fatto però è che Pennacchi - preso dall'ispirazione storico-poetica - nella sua "Invettiva" ha invocato ripetutamente, e con le stesse formule rituali sancite dai classici greco-latini e da tutta la letteratura etno-antropologica, lo spirito dei padri e degli antenati:

"Il barbaro attenta allo Spirito dei Padri; la patria è in pericolo, il nemico è alle porte, anzi è già nel Palazzo, nella casa del padre, nella casa costruita dai Padri Bonificatori".

Fatto sta, che lui sembrava invasato - vas, da vaso; ma radice pure di vate - ma la gente sostiene che a un certo punto si sarebbe sentita proprio la presenza, su tutta la piazza, in mezzo all'acqua che grondava, e sotto i portici in mezzo a loro, dentro di loro, lo spirito degli Anziani, dei loro padri e dei loro nonni, incazzati, che hanno fatto la bonifica delle Paludi e costruito Latina-Littoria. Incazzati coi traditori della giunta Zaccheo.

Pennacchi sostiene - sulla base dei trascorsi sindacali, di quando da giovane stava in Fulgorcavi - che si è trattato solo di un'esperienza di massa:

°Forse un po' più intensa, ma solo un fenomeno di identità e comunione psichica tra oratore e massa".

Gli astanti dicono di no: "Ma perché, se è possibile nel Nepal e tra i Sioux, non è possibile pure tra noi? E che, gli Antenati nostri sono più stronzi?".

Non già quindi un semplice comizio o una performance - per quanto riuscita - d'artista, ma un vero e proprio rito sciamanico si sarebbe tenuto il 10 febbraio in piazza del Popolo a Latina già Littoria. E il Kul Deuta - lo Spirito dei Padri Bonificatori dell'Agro Pontino - sarebbe incazzato a morte contro i fasciotraditori della bonifica.

Il film si propone di indagare su cosa è veramente successo quel giorno in piazza. Durerà circa un'ora e si articolerà attorno all' "Invettiva", corredandola mano mano delle immagini citate: ponti di bonifica, canali, fasce frangivento, poderi abbattuti, immagini d'epoca, disastri attuali, protagonisti, contadini, operai, caduti in guerra, Mussolini stesso. A queste però si alterneranno anche interviste ai presenti - cosa davvero hanno visto, cosa davvero hanno sentito - e a specialisti della ricerca sciamanica ed etno-antropologica, per tentare di capire se davvero c'erano, o no, quel giorno gli Spiriti.

(Al di là delle credenze o credulità di ognuno in termini anti-materialistici, va però precisato che la comunità pontina - pur vivendo appieno nel terzo millennio - ha comunque solo settant'anni di vita e quindi, come communitas, non può non avere, anche se gira in automobile, tutti i caratteri e le potenzialità di una società primitiva e arcaica, sia in termini di pensé e sauvage che di archetipi, inconsci e mitopoiesis collettive. Ne fanno testo, tra l'altro, le stesse leggende e racconti popolari già raccolti e trascritti dal Pennacchi stesso, quali la presenza sotto la fontana della palla posta al centro della piazza del Popolo, di un camion e di un gattino che, affondati nella melma il giorno prima dell'inaugurazione della città, il 18 dicembre 1932, per fare prima e poter finire i lavori, sarebbero stati sotterrati là sotto e nelle notti d'inverno si udrebbe ancora il motore rombare e il gattino miagolare. Per non parlare del fantasma del Duce che - pentito dei suoi peccati - percorrerebbe di notte, su un Guzzi 500 Falcone Sport, tutte le strade dell'Agro Pontino.)


Anonima Scrittori
Latina, 25 febbraio 2007

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CURRICULA

Antonio PENNACCHI (Latina 1950), narratore, ha pubblicato per Mondadori: Il fasciocomunista (2003); Shaw 150 (2006). Per Donzelli aveva gi¨¤ pubblicato i romanzi: Mammut (1994); Palude (1995); Una nuvola rossa (1998). Saggi: Viaggio per le città del Duce (Asefi 2003); L'autobus di Stalin (Vallecchi 2005). Collabora a "LiMes".

Clemente PERNARELLA (Latina 1971), attore teatrale, ha lavorato con Ronconi: "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" e "Teorema". Ha anche fatto "Romeo e Giulietta" di Cuscona, "L'opera del mendicante" di Martino, "Serata Andreini" di Farau, etc. Star televisiva, ha partecipato a "I ragazzi del muretto", "Un posto al sole", "Centovetrine", "La fattoria". Sue anche le regie teatrali di "Salgari, Corso Casale 205" e il recentissimo "Autobus di Stalin" di Pennacchi, diretto e interpretato al Teatro Orologio di Roma, Sala Orfeo, nel gennaio-febbraio 2007.