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L'Europa blocca gli ogm nel bio

di redazionale - 30/03/2007

ogm, api fuggono da campi biotech
Un campo di colza
L'Europarlamento respinge la proposta della soglia di tolleranza dello 0,9% di transgenico nei prodotti biologici. Capanna: «Gli europedutati ci hanno creduto». Aiab: «Il voto rispetta la volontà degli europei».
Il Parlamento europeo ha respinto la proposta di inserimento di una soglia dello 0,9% di tolleranza di Ogm anche nei prodotti biologici, come già avviene per quelli convenzionali. Lo ha fatto approvando oggi l’emendamento 171, che richiede l’esclusione della dicitura “Biologico”, dall’etichetta dei prodotti “la cui contaminazione accidentale da parte di OGM superi la soglia rilevabile dello 0,1%”. Considerando i margini di approssimazione minimi delle rilevazioni, lo 0,1% significa in pratica un’esclusione completa dalla contaminazione di organismi transgenici
«Il voto europeo rispecchi la sensibilità dei cittadini europei che non vogliono gli Ogm nei campi e nel cibo», commenta Andrea Ferrante, presidente dell’Associazione Italiana Agricoltura Biologica.

«La decisione del Parlamento Europeo di oggi è una scelta di buon senso», così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta il voto di oggi. «Speriamo che questa decisione venga confermata a tutti i livelli – prosegue Realacci – e che venga fugata una volta per tutte la proposta della Commissione Europea di equiparare il biologico a tutti gli altri prodotti alimentari, con una soglia di contaminazione pari allo 0,9%. Mi auguro che anche l’Italia, faccia la sua parte per tutelare l’agricoltura biologica, comparto in cui il nostro paese eccelle e che ci vede leader nel panorama europeo».

Il Parlamento Europeo ha anche rimandato in Commissione Agricoltura il testo della proposta per dirimere il conflitto di competenze tra Consiglio Europeo e Parlamento riguardo la capacità decisionale sulla regolamentazione di questo settore.

«Insieme a noi e alla Coalizione Liberi da Ogm ci hanno creduto anche i deputati europei» è il commento di Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti Genetici, alla decisione del Parlamento Europeo. «Una decisione di grande rilevanza dice Capanna - che testimonia la sensibilità dell'assemblea elettiva del Parlamento verso le sollecitazioni dell'opinione pubblica e del sistema agricolo e produttivo, una attenzione che invece non si riscontra negli atteggiamenti della Commissione Europea, incline a considerare molto più gli interessi corporativi delle lobby di stanza a Bruxelles. Il Parlamento – precisa Capanna – ha inoltre rivendicato un ruolo di vera e propria co-decisione e non solo meramente consultivo in relazione al Regolamento»