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Il capitalismo della follia

di Alessandro Volpi - 01/06/2025

Il capitalismo della follia

Fonte: Alessandro Volpi

Il capitalismo della follia. Ho l'impressione che le difficoltà del capitalismo finanziario stiano provocando una crisi sempre meno controllabile. L'attacco ucraino che ha distrutto bombardieri nucleari russi in territorio russo è, forse, la dimostrazione che il capitalismo americano è fuori controllo, come emerge dalle difficoltà di collocare il colossale debito pubblico, in grado di travolgere l'intero panorama delle obbligazioni, e dalla instabilità continua dei listini. Per fronteggiare il debito, il Tesoro degli Stati Uniti sta ipotizzando una riforma che permetta alle banche americane di imbottirsi di titoli di Stato Usa, con l'inevitabile conseguenza di un indebolimento del dollaro di dimensioni imprevedibili. Per tornare a stampare moneta gli americani hanno bisogno di affermare una centralità militare che ha portato l'amministrazione Trump a minacciare la Cina per la questione di Taiwan e che ha permesso alla Nato di guidare l'Ucraina nell'attacco alla Russia. La stessa crisi del capitalismo Usa ha indotto, come più volte ho sostenuto, la politica del riarmo europeo per trovare una bolla finanziaria in grado di sostituire quella americana; un'escalation della guerra tra Russia e Ucraina è, dunque, sempre più necessaria per evitare che l'impennata dei titoli finanziari legati al riarmo si spenga. Si arriva così ad un gesto che può davvero segnare un salto di qualità verso l'abisso, coinvolgendo la dimensione nucleare, perché le strategie del capitalismo stanno fallendo in maniera evidente e l'unica strada percorribile è quella, ignota, di una guerra che esca dalla sfera regionale.