Al tempo in cui la "legge" rende tutti gli uomini dei potenziali stupratori
di Antonio Terrenzio - 24/11/2025

Fonte: Antonio Terrenzio
La sinistra oramai è una categoria psichiatrica in preda al delirio ideologico, ma la destra che la asseconda nella sua deriva androfobica si pone sullo stesso piano riformando il reato di stupro. D'ora in poi qualsiasi atto sessuale potrà essere imputato alla parte maschile come stupro ed anche in momento successivo, qualora la donna volesse riformulare la sua versione. Oltretutto con l'istituzione dell'"inversione dell'onere della prova" a carico dell'accusato che dovrà provare di essere innocente di fronte alle accuse di una presunta vittima di violenza. Un atto di barbarie giuridica, l'ennesimo, che rende il principio di presunzione di innocenza una "fictio juris", una mera astrazione giuridica. Un Governo che anche sul campo delle tematiche femministe di ritrova sotto schiaffo della sinistra, che col consueto ricatto di non obbedire alle logiche psico-femministe, si ritrova accusato di appoggiare i femminicidi, come già avvenuto in parlamento nella discussione sull'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole.
La norma sul consenso scritto "esplicito ed attuale" è l'ennesimo sfregio agli uomini che subiscono la deriva dell'idiozia psico-femminista. Gli uomini sono già ampiamente vittime della vendetta delle donne che può arrivare a punte di cattiveria micidiali. Con questa legge si fornisce un'ulteriore arma di ricatto alle donne che la potranno utilizzare per colpire gli uomini, come se non bastassero i danni economici e psicologici subiti nelle separazioni, dove l'uomo viene lasciato nell'80% dei casi e viene espulso dalla propria abitazione, e dove spesso finisce economicamente sul lastrico per pagare gli alimenti alla propria ex-moglie.
La propaganda psico-femminista è riuscita a creare un'emergenza che non esiste, sovradimensionando mediaticamente un fenomeno, quello dei femminicidi, che non va oltre il centinaio di donne uccise l'anno. Fenomeno ovviamente già attenzionato attraverso braccialetti elettronici e campagne di sensibilizzazione varia. Tuttavia per quanto sia sempre possibile prevenire certi crimini, le tragedie succedono ogni giorno e le donne non sono vittime esclusive di crimini e gli uomini sono le prime vittime di violenza. Come ha ricordato in un'intervista televisiva dall'avvocatessa Benedetti De Pace, che di divorzi se ne intende, le donne sono capaci di una violenza psicologica devastante e che nei numeri è molto più diffusa di quella pubblicizzata contro di loro. La Benedetti De Pace si è spinta oltre dichiarando le donne di oggi "indifendibili" per i loro comportamenti. Non è necessario ricordare le angherie, le ripicche, lo stalking, i ricatti di cui le donne sono capaci per colpire i propri compagni ed ex, attraverso per esempio i figli. La mossa più malvagia e subdola che è in grado di fare una donna è quella di togliere un bambino al proprio papà. Gli uomini che arrivano a suicidarsi sono oltre 300 l'anno, come rivela Alessia Zuppicchiatti nel suo libro: "Io ti odio", Storie di uomini odiati dalle donne. Altro che femminicidi. Senza contare quelli che finiscono in rovina finanziaria come accennato più sopra. Tornado alle denunce per molestie e richieste da "codice rosso", come ricorda l'autrice, per l'80% risultano infondate. Da questi pochi dati sono subito rinvenibili le fallace logiche e le falsità della narrazione moralmente corrotta, che vede le donne vittime esclusive di un patriarcato immaginario che le reprime da tempo immemore. Eppure, come ogni narrazione inficiata dal canone ideologico dominante, i pochi femminicidi riscontrabili su scala nazionale, coprono gli infanticidi e gli aborti che invece svelano una realtà ben diversa da quella raccontata quotidianamente dai media. Sotto questa angolazione la categoria di vittime ascritta al sesso femminile, passa al ruolo di carnefice, e ne manifesta gli aspetti diabolici. Per cui tale legge sul consenso "esplicito ed attuale", oltre a sollevare dubbi, contraddizioni e aporie come ogni obbrobrio giuridico che si rispetti: "cosa succede se prima lei ci va a letto e poi ci ripensa?", " Come si fa a dimostrare che lei era consenziente nel rapporto e poi per pentimento o vendetta dichiara che è stata vittima di abuso sessuale?", propone "l'inversione dell'onere della prova" ed “estende enormemente l’area del penalmente rilevante, affida a categorie psicologiche vaghe la frontiera tra lecito e illecito, lascia alle corti il compito di ricostruire "ex post" ciò che il legislatore non ha voluto distinguere”, come afferma il giurista Daniele Trabucco. Una deriva pericolosissima specie considerando lo stato di credibilità della giustizia Italiana. Valgano come dichiarazioni di intenti le parole sconcertanti del Presidente del Tribunale di Milano Roia rilasciate a Repubblica:"Dimostrare la volontà del rapporto sarà un problema degli uomini, chi abbia un dubbio meglio che si astenga" e che fuga ogni perplessità sulla natura androfobica della legge :"Siamo di fronte ad uno stupro ogniqualvolta non ci sia un consenso pieno, consapevole ed attuale. Sia prima che durante il rapporto sessuale. [...] ovviamente non è che si arriva al punto di richiedere un provvedimento scritto, ma diciamo che d'ora in poi questo è un problema che riguarda gli uomini [...] Se io fossi un PM, di fronte ad una donna che mi dice di avere subito violenza la prova c'è già. Poi naturalmente andrà valutata nel dibattimento. Diciamo che se l'uomo non è sicuro del consenso della donna, farà meglio ad astenersi... ". Uomini ridotti alla mercé di una giustizia che sovverte ogni principio garantista costituzionale, dove per essere colpevoli non occorre più la certezza di aver commesso un reato. Al delirio ideologico è seguito quello giuridico. Ricordiamo che la legge sulla riforma del reato di stupro va a sommarsi alla legge sul femminicidio, attuata sempre dal Governo Meloni, che considera l'omicidio di una donna più grave rispetto a quello di un uomo, ed alla legge sull'educazione sessuale, che altro non è che la legge Zan e delle propaganda LGBT+ fatta passare nelle scuole. La Destra meloniana, sotto pressione della propaganda femminista ha completamente abdicato all'ideologia woke per volontà di piacere e per non inimicarsi l'elettorato femminile. Inutile dire che questi cedimenti all'agenda femminista non solo non risolveranno il problema dei femminicidi che comunque rimane un fenomeno di sovraesposizione mediatica più che una piaga nella società. Come se già i rapporti tra i sessi non fossero compromessi; e che oltretutto stride con la volontà di rilanciare la natalità dal momento che una legge che rende ogni uomo un potenziale stupratore va ad alimentare il senso si timore e sospetto nei riguardi della controparte femminile vista come potenziale minaccia. Tale provvedimento avrà l'unico risultato di allontanare uomini e donne. Oltrettutto il dato che vede l'80% della richieste da "codice rosso" come false ed infondate, pone a maggior rischio quelle donne realmente vittime di violenza. In ogni caso le linee di intervento dovrebbero essere altre, come abbiamo già indicato in articoli precedenti: una maggiore presenza di figure maschili nell'educazione scolastica, un settore dominato all'85% da donne. Quando si parla di degrado scolastico, di declino dell'autorità e di analfabetismo funzionale, non si sottolinea mai abbastanza questo dato per non offendere la sensibilità femminile... Riguardo poi femminicidi o le violenze correlate a rapporti tossici, nessuno pone l'attenzione sull'incapacità di molte donne di riconoscere partner giusti. Anzi spesso questi rapporti sono ricercati volontariamente. La scelta di partner sbagliati è dovuta alla mancanza di figure paterne solide e positive che sappiano indicare modelli maschili sani, uomini amorevoli e protettivi. Ma il femminismo con la menzogna venduta alle donne di liberarle dall'oppressione patriarcale, le ha convinte che gli uomini siano all'origine della loro infelicità. Questo è completamente falso, il femminismo si è rivelata un'ideologia perversa e diabolica che ha come obiettivo finale l'annullamento anche fisico (si pensi ai milioni di aborti su territorio nazionale) degli uomini, e le leggi tese a demonizzare il sesso maschile si inscrivono in questo registro repressivo, dove l'uomo bianco ed eterosessuale deve essere umiliato e demonizzato. Ma questo maschio se è rubricato per principio a nemico numero uno del sesso femminile, potenziale stupratore ed omicida, non ci sarà per difendervi quando orde di migranti africani affamati di sesso vi salteranno addosso. E già sta succedendo.

