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C’è qualcosa di mostruoso che si aggira nella politica italiana

di Alessandro Orsini - 17/12/2023

C’è qualcosa di mostruoso che si aggira nella politica italiana

Fonte: Alessandro Orsini

C’è qualcosa di mostruoso che si aggira nella politica italiana. Una grande sciagura, un grande scorno, una grande possibilità di sprofondare talmente in basso da trovare elevata persino la segreteria di Enrico Letta ai tempi della guerra in Ucraina: la possibilità che Paolo Gentiloni prenda il posto di Elly Schlein, di cui leggo tragicamente sui giornali questa mattina.
Ora, se io volessi produrre uno sforzo mentale spaventoso e immaginare un politico italiano peggiore di Paolo Gentiloni, voglio dire, un uomo politico più patetico e improvvido, ecco, mi verrebbe in mente soltanto il commissario europeo Paolo Gentiloni.
In primo luogo, Paolo Gentiloni è una delle grandi menti della distruzione dell’Ucraina. Questo grande sostenitore di se stesso, cioè del nulla politico moltiplicato Bonaccini, ha finanziato e appoggiato tutte le strategie che hanno causato il massacro del popolo ucraino e la distruzione di quel Paese sotto i colpi delle politiche criminali del blocco occidentale che ha usato gli ucraini come carne da macello per far avanzare la Nato al confine con la Russia con la pelle altrui. Paolo Gentiloni, il grande sostenitore di se stesso, cioè di qualcosa che non è mai esistito come corpo separato da uno schienale in pelle e rotelle, è anche il sostenitore delle sanzioni a oltranza contro la Russia che hanno massacrato migliaia di famiglie italiane e che hanno mandato l’Unione europea in recessione: sanzioni concepite non per favorire la diplomazia, ma per esecrarla e separare definitivamente la Russia dall'Europa nell'interesse nazionale degli Stati Uniti.
Paolo Gentiloni è anche il grande sostenitore del milione di munizioni di artiglieria con i nostri soldi da dare a Zelensky per una guerra persa in partenza con cui spianare l'articolo 11 della Costituzione Italiana. Paolo Gentiloni è anche un grande sostenitore del governo Netanyahu, che è un governo di criminali di guerra, di terroristi di Stato e di massacratori di bambini palestinesi, che ha già sterminato 18,000 palestinesi innocenti disarmati e senza vie di fuga a Gaza. Paolo Gentiloni si oppone all’introduzione di sanzioni economiche contro Israele per i suoi crimini contro l’umanità. Questa proposta è stata lanciata dalla vice premier del Belgio, ma Gentiloni non l’ha nemmeno considerata, eppure era indirizzata proprio a lui che è il commissario europeo per (distruggere) gli affari economici e monetari dell'Europa.
Paolo Gentiloni si oppone alla designazione di Israele come Stato terrorista che, invece, ha favorito contro la Russia; Paolo Gentiloni si oppone alla richiesta di un mandato di cattura internazionale contro Netanyahu da parte della Corte penale internazionale che, invece, ha favorito contro Putin perché quando le cose vuole farle poltronissima le fa eccome. Paolo Gentiloni, commissario all’economia, si oppone a qualunque economia punitiva contro Israele che possa fermare la mano criminale di Netanyahu. Paolo Gentiloni non ha mai condannato quel criminale di guerra di Netanyahu; non ha mai rilasciato dichiarazioni contro di lui o contro il suo ministro razzista Ben-Gvir, il volgare ammiratore del terrorista Baruch Goldstein, l’autore della strage contro la moschea di Hebron del 1994, e non ha mai espresso solidarietà alla città di Gaza contro l'esercito criminale d'Israele. Noi corriamo il rischio di ritrovarci Paolo Gentiloni alla guida del principale partito di opposizione italiano essendo Paolo Gentiloni una persona che non si è mai opposta a nulla perché è un uomo opposto a tutto ciò a cui un uomo dovrebbe contrapporsi per meritare lo stipendio di politico. Paolo Gentiloni è la negazione più feroce di tutti gli ideali della sinistra.
Volete un futuro di guerra per i vostri figli?
Volete una crescita della povertà per finanziare le guerre per procura mentre Gentiloni sta al calduccio con Mario Draghi?
Bene, allora tifate per pelle e rotelle al posto di Elly Schlein.