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Democrazia 2.0

di Marco Travaglio - 28/09/2025

Democrazia 2.0

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Il generatore automatico di attacchi russi all’Europa indifesa dev’essersi inceppato dopo un mese di duro lavoro. Infatti, per non perdere il ritmo, la Stampa raschia il fondo del barile con deludenti “avvistamenti di droni sopra lo Schleswig-Holstein” e l’“arresto di due spie adolescenti in Olanda: due diciassettenni accusati di spionaggio a favore di un Paese terzo per aver cercato di intercettare con un dispositivo wireless i dati di Europol, di Eurojust e dell’ambasciata canadese”. E quale potrà mai essere il “Paese terzo”? Indovinato! “Secondo il padre di uno dei due, sarebbe stato un hacker filorusso a reclutarli su Telegram”. Quindi ha stato Putin. Nella pagina accanto, la chiave di lettura della diuturna produzione di falsi attacchi russi: oggi si vota in Moldova. E il governo filo-Ue vicino alla presidente Sandu rischia perdere perché la gente è stufa di bellicismo, austerità e russofobia, teme di finire come l’Ucraina e minaccia di votare i partiti anti-Ue che l’Ue chiama “filorussi”: se il popolo ce l’ha con le politiche Ue, ha stato Putin. Quindi Rep spiega ai moldavi come devono votare: “Moldova al bivio tra Ue e Mosca: ‘Putin vuole truccare le urne’ con interferenze e soldi. Vuole Chisinau per attaccare Kiev” (l’ha già attaccata una volta nel 2022, ma fa niente). Il Cremlino interferisce sempre e l’Ue mai. Infatti, per non interferire, Macron, Merz, Tusk e Zelensky si sono uniti alla Sandu per ammonire i moldavi a fare come dice lei perché “un governo amico di Mosca sarebbe un trampolino di lancio per attacchi ibridi contro l’Ue”. Sempre per non interferire, la commissaria Ue Marta Kos si fa intervistare dalla Stampa per intimare ai moldavi di “scegliere fra democrazia e regime”: se non votano bene sono dei luridi fascisti e perderanno gli “investimenti della Ue”, che ora “sta dando un sostegno senza precedenti alla democrazia”. Per sostenerla meglio, non muove un dito contro le autorità che han messo fuorilegge quasi tutti i partiti di opposizione perché “filorussi” (infatti in Moldova c’è la Transnistria, piena di russi). Le prove generali dell’inedita democrazia 2.0 si erano svolte l’anno scorso in Romania: Presidenziali annullate perché vinte dal candidato sbagliato, Georgescu, arrestato e reso incandidabile. E fra sette giorni tocca alla Repubblica Ceca: anche lì il premier Fiala è odiatissimo per le politiche filo-Ue e filo-Kiev e il favorito è il rivale e predecessore Babis. Ma il sito Politico avverte che Babis è “populista” e “ha un rapporto ambiguo con la Nato” (roba da ergastolo): infatti il presidente Pavel, democraticamente “suo avversario politico”, “ha un’opzione costituzionale: non nominare Babis premier, anche se dovesse vincere le elezioni”. Giusto: nelle democrazie 2.0 governa chi le perde.