Donald Trump, il presidente della civiltà del dollaro
di Diego Fusaro - 22/06/2025
Fonte: Diego Fusaro
Donald Trump, il presidente della civiltà del dollaro, aveva garantito che grazie al suo intervento presto vi sarebbe stata la pace tra Iran e Israele. Aveva altresì dichiarato che si sarebbe preso due settimane per decidere se intervenire militarmente oppure no contro l'Iran. E poi, improvvisamente, nelle ore scorse gli Stati Uniti d'America hanno attaccato tre siti nucleari iraniani. L'occidente, anzi l'uccidente, si conferma come l'impero della propaganda e della menzogna, oltre che dell'imperialismo umanitario con bombardamenti etici e missili democratici incorporati. Sul proprio profilo Truth, Trump si gloria del fatto che l'intervento imperialistico statunitense è stato condotto con perizia, come nessun altro esercito al mondo sarebbe stato in grado di fare. Non vi è poi molto di che stupirsi, a dire il vero. La Russia che attacca l'Ucraina viene qualificata dalla comunità internazionale come un invasore spietato che deve essere fermato. Gli Stati Uniti d'America che attaccano l'Iran vengono viceversa celebrati come i liberatori. Come non vedere la falsità ignobile sottesa alla narrazione propagandistica occidentale? Molti stolti avevano elogiato Trump sostenendo che con lui non vi sarebbero state mai guerre, come invece vi erano state con i presidenti "democratici". Questa narrazione demenziale si è ora sciolta come neve al sole. L'obiettivo ultimo dell'imperialismo di Washington, deve essere chiaro, resta la Cina, potenza mondiale che ormai sta superando gli stessi Stati Uniti d'America. Con l'arcobalenico e vegliardo Biden, Washington aspirava aggiungere alla Cina passando dalla Russia. Con Trump, mira ad arrivare alla Cina passando per l'Iran e per il Medio Oriente. Con Biden o con Trump, il nemico principale resta l'imperialismo statunitense, con la sua folle idea di "giustizia infinita" e di "guerra umanitaria": per questo, come non mi stanco di ribadire, dobbiamo sperare in una Cina e in una Russia forti e sovrane, militarmente attrezzate e unite, in grado di tenere a freno il delirio di onnipotenza imperialistica della civiltà dell'hamburger.