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E mo'?

di Antonio Catalano - 21/10/2025

E mo'?

Fonte: Antonio Catalano

Mi metto nei panni di questa mentecatta (letteralmente: mente cattiva o difettosa, ma qui vanno bene entrambi i significati) UE e capisco la sua frustrazione per il vertice Putin-Trump... in Ungheria!
Nonostante abbia fatto di tutto per fomentare il conflitto in Ucraina con armi e pacchetti di sanzioni (19) contro la Russia e in conto finanziamento 6.800 miliardi per i prossimi dieci anni. Il pericolo per l’Europa, dice la Kaja Kallas, non finirà con la pace in Ucraina. Come dire: è inutile Trump che tu faccia lo splendido a non darci i tuoi fottuti Tomahawk e ora pure a venire a Budapest, sappi comunque che la guerra contro la Russia DEVE continuare.   
La mentecatta quanto pericolosa UE sa bene di non valere più niente sul piano internazionale, che ha da fare i conti al suo interno con crisi economica, crisi sociale, crisi culturale… una Germania in recessione… una Francia incapace di mettere in piedi uno straccio di governo… spese sociali che si riducono… una Grecia che addirittura approva in parlamento un disegno di legge che consente ai dipendenti del settore privato la giornata lavorativa di 13 ore... mentre i Grandi lavorano per conquistarsi la posizione più vantaggiosa nel nuovo ordine mondiale multipolare.
Una UE che si sente umiliata, che considera il prossimo incontro Putin-Trump a Budapest un “affronto”, un simbolo di disprezzo verso l’Unione e un colpo alla sua unità. Come scrive il quotidiano spagnolo “El Pais”, non è un caso che il vertice si tenga a Budapest, proprio dove nel 1994 fu firmato il Memorandum secondo il quale l’Ucraina avrebbe rinunciato alle armi nucleari. Le fonti del giornale spagnolo ci raccontano di leader europei che percepiscono i negoziati imminenti come una “sconfitta politica”.  
Qui in Italia sia la destra che la sinistra neoliberiste, entrambi impegnati sul fronte ucraino, rivendicano una “pace giusta” (ma che vor dì?). Con i primi che però non vogliono inimicarsi Trump, i secondi ai quali letteralmente gli brucia che questa Europa non riesca a farsi valere e che addirittura consenta al “criminale” Putin di calpestare il suo suolo (e proprio casa dell’odiato Orban!). Così finita la parentesi pacifista e movimentista, nella quale la sinistra globalista ha messo da parte i Fassino, i Fiano, le Picerno, la “Sinistra per Israele” a favore di una strumentale solidarietà al tormentato popolo palestinese, ora tira fuori la sua più becera vocazione atlantista per difendere la democrazia europea dalla minaccia russa.