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Il Giappone prende le distanze

di Andrea Marcigliano - 27/10/2025

Il Giappone prende le distanze

Fonte: Electo

La notizia passa, quasi, inosservata. Eppure si tratta di una novità estremamente importante. Per certi versi dirompente. Il premier giapponese Sanae Takaichi, la prima donna mai eletta a questa carica, annuncia la sua intenzione di ristabilire accordi di pace e collaborazione con la Russia. Anche, anzi soprattutto, per favorire le importazioni di gas e petrolio, a bassi costi, essenziali per l’economia nipponica.

 Non è una notizia, come dicevo, di secondaria inportanza. Il Giappone, dalla fine della II Guerra Mondiale, è sempre stato pressocchè totalmente soggetto agli Stati Uniti. Di fatto militarmente occupato, e radicalmente subalterno, indipendentemente da chi lo governnasse. Una condizione di minorità in primo luogo militare. Perché Washington ha a lungo proibito a Tokyo di avere un forza militare che non fosse mera rappresentanza. Solo parvenza. Tanta era la paura americana generata dal lungo, sanguinosi scontro nel Pacifico. E contro questa condizione, si erse Yukio Mishima. Praticando il seppuku rituale davanti a quella finzione di esercito. Dopo aver arringato i soldati. Un gesto estremo, da parte di quello che era indiscutibilmente il massimo scrittore giapponese contemporaneo. Poco più che quarantenne, già considerato un Nobel in pectore.

Restano i suoi libri. Molti capolavori. Su tutti la tetralogia “Il mare della fertilità”. Che adombra già, nell’ultima parte, la scelta estrema dello scrittore. Poi, però, in anni molti recenti, Washington ha voluto che il Giappone riarmasse. Per utilizzarlo in funzione anti-cinese. Ed anche di controllo della Russia. Una scelta obbligata. Perché gli Stati Uniti divengono ogni giorno di più una potenza con decrescente forza militare. Le armi atomiche, da sole, non bastano. Ci vogliono uomini. Soldati addestrati e pronti. E nonostante l’arruolamento dei nuovi arrivati, soprattutto latinos, in cerca di cittadinanza, questi cominciano a scarseggiare. Così Washington ha permesso al Giappone di riarmare. Anzi, lo ha ordinato. Come sciogliere un cane dalla catena. Un cane che sembrava docile e ammansito. Ma, appunto, sembrava…

Perché, riarmando, il Giappone sta tornando a rialzare il capo, tenuto chino per troppi decenni. E a guardarsi intorno, pensando ai propri, specifici, interessi. E l’interesse giapponese, oggi, è di intrattenere buoni rapporti con la Russia. Importando, massicciamente, petrolio e gas necessari al suo sistema industriale. Importandoli ad un prezzo enormemente più basso di quello imposto da Washington.

Ed è toccato a questa gentile signora, il primo premier donna nella storia del Giappone, marcare questo passo fondamentale. Tokyo è tornata a giocare in proprio. E tutti, proprio tutti, dovranno cominciare a fare i conti con questa realtà. Il sogno di Mishima sembra sul punto di avverarsi.