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L'Europa come comunità di destino

di Fabio Filomeni - 26/10/2025

L'Europa come comunità di destino

Fonte: Fabio Filomeni

Trump chiede aiuto alla Cina per far la pace con la Russia. Provo un misto di rabbia e dolore perché questa è una guerra europea e dovremmo essere noi europei a trovare la pace. Nessun altro ha interesse più di noi europei alla pace nel nostro continente. Gli americani, sostituendosi alla Russia, si sono assicurati la vendita di armi, gas e petrolio per i prossimi decenni. La Russia non ha potuto far altro che riorientare il suo commercio verso l’Asia, facendo a meno dei prodotti UE. Anche la Cina, tra i due litiganti, finisce per godere vedendo impoveriti noi europei sempre più costretti a comprare i suoi prodotti. Solo un’Europa amica della Russia – che è anch’essa parte dell’Europa – può divenire realmente una vera potenza economica e militare. Lo sanno bene gli attuali padroni del mondo, i grandi fondi finanziari americani come Black Roch, State Street e Vanguard che tengono le cordicelle nel teatrino della politica nostrana. È da Yalta che siamo un dominio americano: politico, economico, finanziario e militare grazie al cappio della NATO e a una classe politica corrotta che prende ordini da Washington. Non dovremmo andare in piazza solo per gridare “Palestina Libera”. Dovremmo gridare anche “Europa Libera”. Ma per arrivare a questo dovremmo prima convincerci che noi europei siamo una “comunità di destino”. Il nostro nazionalismo è un avvenire in comune che ci unisce gli uni agli altri da una eredità spirituale e da una identità di destino storico che non può essere disgiunta dalla Russia. Smettiamola di essere piccoli uomini al cospetto di una storia grandiosa! La vera Europa trae ispirazione dalla tradizione classica della Grecia e di Roma antiche. Pensiamo anche al contributo alla civiltà europea di giganti come Aleksandr Puškin, Pietro il Grande, Ivan il Terribile o Lev Tolstoj, figure che non solo hanno arricchito la storia della Russia, ma rappresentano pilastri di una cultura condivisa che ha unito l’Europa nel corso dei secoli. Pietro il grande, per fondare da una palude San Pietroburgo, si rivolse all’architetto italiano Domenico Trezzini a testimonianza che l’Europa è un progetto condiviso. 
Non sarà affidandoci a mercanti e palazzinari americani né a comunisti cinesi convertiti al capitalismo che troveremo la soluzione ai problemi dell’Europa.