La cagnara di Trump e il narcisismo epocale
di Tommaso Merlo - 29/07/2025
Fonte: Infosannio
Trump dovrebbe finire alla sbarra per crimini contro l’umanità in quanto principale complice di Netanyahu e quindi artefice del genocidio del secolo. Del resto gli basterebbe un messaggino per fermare i terroristi israeliani ed invece siamo alla carestia. Certo, la lobby sionista se l’è comprato un tanto al chilo e non lo lascia solo neanche al cesso, ma è anche una questione più profonda. Di narcisismo che da personale si fa epocale. La vera pandemia della nostra era caratterizzata da assenza di empatia e caos egoistico. Basta vedere la raffica di minacce ed ultimatum che Trump spara e poi si rimangia. Gli unici che ancora ci cascano sono quei fessi degli europei che compreranno miliardi di armi americane per difendersi dai fantasmi della steppa che gli gironzolano in testa. Non hanno capito che se ai narcisisti gli dai il dito, si prendono pure il braccio e si lamentano pure. Già, dopo mesi di vile servilismo, quei fessi degli europei vengono ripagati da Trump con una legnata tariffaria. Cornuti e mazziati. E questo in una fase storica in cui l’Occidente è in evidente crisi mentre sta sorgendo con prepotenza la nuova leadership cinese, e quell’idiota di Trump ci indebolisce ulteriormente rovinando i rapporti commerciali tra le due sponde dell’Atlantico. Ma il narcisismo è così, miope e sotto sotto autolesionista. Per la vita privata come quella collettiva. Pare invece che Trump abbia accorciato l’ultimatum a Putin come se a qualcuno al Cremlino fregasse qualcosa. Putin al momento buono manderà la solita delegazione di falsi sorrisi e continuerà le operazioni militari fino al raggiungimento degli obiettivi russi. Come se Putin sapesse che i narcisisti patologici si trattano come i bulli di periferia, gli si dà ragione e pacche sulle spalle e poi si torna a fare le cose serie. Sono mesi che va avanti così. Con Trump che blatera di pace senza ascoltare le esigenze russe, senza studiare e proporre nulla e continuando a mandare armi a quel moicano di Zelensky che se avesse un minimo di amor patrio scenderebbe per strada sventolando bandiera bianca e proseguirebbe per prendere il primo volo per l’arcipelago delle Azzorre. Ma il narcisismo è così, egoismo camuffato da altruismo. E realtà parallela. Trump per farsi eleggere si è travestito da Gandhi ma una volta alla Casa Bianca si è tolto il costume rivelandosi più guerrafondaio della buonanima di Biden e tutta la ciurma neocon messi insieme. Ma invece di sotterrarsi dalla vergogna, vuole il Nobel per la Pace. Narcisismo allo stadio terminale che crea manie di grandezza fuori dalla realtà. E’ cronaca, con Trump che ad ogni conflitto che scoppia si prende il merito del cessate il fuoco anche quando la guerra continua o non se l’è filato nessuno. Fa tutto da solo. Lodandosi ed imbrodandosi mentre dove potrebbe fare qualcosa per la pace tipo a Gaza, è complice di quel terrorista sanguinario di Netanyahu mentre in Ucraina va a rimorchio della frangia militare dello stato profondo occidentale che si arricchisce a dismisura mentre in trincea scorrono fiumi di sangue. Ma se Trump nel mondo ha piantato solo cagnara, a casa sua sta facendo ancora peggio. Quella di Trump verrà ricordata come una delle truffe elettorali più eclatanti, ed oltre a rimangiarsi tutto sta lacerando la società americana al punto da far tenere per una guerra civile, drammatico epilogo di un impero al collasso. Del resto i narcisisti non mollano, non ammettono errori e non fanno passi indietro. Messo all’angolo da sondaggi terrificanti e dallo scabroso scandalo Epstein, Trump sta facendo di tutto per insabbiare e far parlare d’altro. Ha provato anche a gettare letame su Obama e molti temono possa arrivare a scatenare un’altra guerra in Iran per riuscire a compattare perlomeno la sua base ormai in frantumi. Davvero il peggiore presidente di sempre, ma che incarna inconsapevolmente una salvifica lezione per tutti noi. Quella della pandemia narcisista che dalla propria vita privata infetta il mondo. Una pandemia che nasce dal bieco materialismo e da una progressiva perdita di consapevolezza personale e collettiva. Con traumi infantili e carenze psicologiche che si cerca inutilmente di sedare con vane illusioni egoistiche. Tutti intenti ad imbrogliare nella propria misera partita di golf pur di convincere il mondo e se stessi di quello che non si è. Quel personaggio egoistico che si recita sui palchi della vita drogandosi con approvazione e vanità e quando non basta con qualche bicchierino o polverina magica. Nell’illusione che un giorno quel vuoto e quel dolore si placheranno e la fuga perenne da se stessi e dalla vita si concluderà in qualche salvifica meta materiale. Pie illusioni. Basta vedere quel poveraccio di Trump che ad ottant’anni è ancora in giro a fare cagnara e fregare il prossimo inseguito dai suoi fantasmi e schiavo del suo arrogante personaggio. Narcisismo personale che si fa collettivo che si fa epocale. Una pandemia che se non cureremo per tempo, ci porterà all’estinzione.