La guerra continua
di Daniele Dell'orco - 22/10/2025
Fonte: Daniele Dell'orco
L'incontro tra Trump e Putin non si svolgerà a breve, probabilmente nemmeno a Budapest, e al momento restano congelati anche gli incontri tra Rubio e Lavrov.
Il motivo è sempre lo stesso: le condizioni negoziali dall'una e dall'altra parte non sono cambiate. Di conseguenza, si va avanti.
Quali sono le richieste della Russia?
Status neutrale, non allineato e privo di armi nucleari per l'Ucraina;
Rinuncia ufficialmente all'adesione alla NATO;
Smilitarizzazione (concetto labile che vorrebbe dire no armi offensive in grado di colpire la Russia) e "denazificazione" (concetto ancor più labile che vorrebbe dire regime change e rimozione delle norme russofobe) dell'Ucraina;
Fissazione dello status di Crimea, Sebastopoli, DNR, LNR, regioni di Kherson e Zaporizhzhia come regioni russe nei trattati internazionali.
Quali sono le richieste degli Usa?
Cessate il fuoco con congelamento dell'attuale linea del fronte;
Ricomoscimento de facto (ma non de jure) della sovranità russa sui territori controllati;
Piano economico a supporto di entrambi i contendenti trasformando gli appalti trilionari in favore delle imprese Usa come garanzia di pace e stabilità in futuro;
Ingresso dell'Ucraina in Ue ma non nella Nato.
Quali sono le richieste ucraine/europee?
Maggior supporto in armamenti specie a lungo raggio per colpire la Russia in profondità e creare caos economico sociale;
Nessuna cessione ufficiale di territori (nemmeno la Crimea);
Ingresso in Ue e nella Nato.
Trasformazione dell'esercito ucraino in forza europea di contenimento ad Est e ingresso di truppe europee come addestramento e pattugliamento dei confini.
Com'è l'attuale situazione sul campo?
L'esercito russo continua ad avanzare sulla linea del fronte in direzione di Pokrovsk e Mirnograd, chiuse in accerchiamento operativo; Kupyansk, ma di cui controlla periferie e mezza città è una zona grigia; Seversk.
Le offensive sono affidate ormai solo a DRG e piccoli gruppi di assaltatori. Tutto al fronte avviene per mezzo di droni (ricognizione, attacchi aerei, rifornimenti) e ciò rende così rischioso l'impiego di uomini da rendere, paradossalmente, entrambi gli eserciti più conservativi. Per questo, per ora, la Russia non sfonda e l'Ucraina non cede;
Kiev continua a bombardare in profondità la Federazione russa creando carenze nella lavorazione del petrolio, e quindi sia nell'export che nel consumo interno. Tuttavia resta ancora complicato da capire quanto la società civile russa sia più votata alla critica del Cremlino piuttosto che dalla cementificazione interna;
Sul campo di battaglia l'unico "game changer" sono le nuove versioni di bombe plananti russe che, esattamente come quelle "adattate" di ormai un anno e mezzo fa, conferiscono alla Russia un vantaggio notevole. Ora possono colpire con più precisione, con più raggio e con costi incredibilmente contenuti rispetto alla carica distruttiva e all'efficacia.
Fino a che l'equilibrio resterà quello attuale, tutti saranno convinti di avere in mano le carte giuste. La Russia sarà disposta a pagare il prezzo delle proprie conquiste.
L'Ucraina quello delle proprie perdite.
E gli Usa non avranno troppo l'interesse a dover accelerare in questo processo di pace dal momento che la guerra comunque gli garantisce introiti senza che la futura pace gli comprometta quelli già appaltati.
Infine una nota sull'Ue: la guerra significa legge marziale, legge marziale significa confini chiusi. Fino a che ci sarà la guerra Bruxelles si eviterà di doversi porre il problema di cosa accadrà quando quei confini si apriranno e l'Ucraina entrerà in Ue: ossia esodo di massa.