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La semplicità e la potenza di una foto

di Aldo Rossi - 07/03/2021

La semplicità e la potenza di una foto

Fonte: Aldo Rossi

La semplicità e la potenza di una foto. Non ho mai particolarmente amato questo Papa gesuita, eletto in presenza ancora di un Papa dimissionario, lui grande uomo di religione e tradizione. Tuttavia con questo viaggio, lancia un messaggio dirompente ai potenti della terra e compie un passo che nessun politico e’stato capace di fare. Siede, semplicemente, fianco a fianco all’ayatollah Al Sistani che, oltre ad essere il massimo leader sciita in Iraq e’considerato da tanti la piu’importante autorità religiosa di tutto il mondo sciita. E’il custode della moschea di Najaf, quella dalla cupola d’oro, un luogo sacro per tutti gli sciiti, il luogo dove e’sepolto Ali’, cugino e genero del profeta, e primo imam sciita. Una leggenda dice che qui siano sepolti anche Adamo ed Eva ed anche Noe. Questo per descrivere l’importanza millenaria di queste terre devastate da vent’anni di guerre. L’incontro ha voluto sigillare un messaggio di pace e tolleranza principalmente nei confronti dei cristiani dell’Iraq (passati da 1300000 a 300000 nel giro di un decennio). Al Sistani, per chi non lo sapesse, e’il leader musulmano che lancio’la fatwa contro l’Isis e lo Stato Islamico e l’appello per la liberazione di Mosul. Ecco, l’Isis e il suo califfato, ipocritamente tollerati e finanziati dalle potenze del golfo, dal principe assassino saudita e anche a lungo e per troppo tempo dagli stessi ‘gendarmi’ americani che poco sanno, forse nulla, di queste terre. Dopo tutto fu uno di loro, illustre, che alcuni decenni fa disse che per risolvere il “problema” del Medio Oriente, bastava de-cristianizzarlo. Si chiama Henry Kissinger, ed e’ancora al mondo. Contando sullo scontro secolare fra sciiti e sunniti riteneva che togliendo di mezzo la componente cristiana, lui che cristiano non e’, si potesse creare quel ‘caos organizzato’ che poi e’successo. Organizzato proprio non tanto perche’le variabili impazzite subentrate nella storia di questi quattro decenni sono state tante (Rivoluzione Iraniana, Saddam e il suo Baath, prima amici e poi nemici, Assad immortale, la demografia del mondo sciita, l’avidita’degli sceicchi del golfo). In tutto questo contesto dalle terre che abitavano da un paio di millenni sono gradualmente scomparsi i cristiani. 
E il Papa che si siede fianco a fianco ad Al Sistani a fare quello che tutti ci aspettiamo: il leader religioso. Quando la Chiesa si occupa di religione e Sacro non puo’che essere vincente, quando si occupa di altro puo’solo perdere.