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Meglio il modello Germania: meno divieti e meno malati

di Paolo Becchi - 09/04/2020

Meglio il modello Germania: meno divieti e meno malati

Fonte: Paolo Becchi

Si sente molto spesso ripetere in giro che siamo diventati un „modello da seguire“ in Europa nel contenimento del virus. Per la verità spererei di no, considerato il nostro elevato numero di morti (ormai siamo sui 14.000 decessi, stando ai dati ufficiali). Ma è proprio così? In Europa tutti ci stanno seguendo? Quello che sta succedendo è incredibile, se c’è un Paese, come ad esempio la Svezia che si comporta diversamente da noi viene considerato un Paese di alieni, siamo invece tutto felici quando ci dicono che tutti gli altri ci seguono. Ma è proprio così, come raccontanto i giornaloni e le televisioni?
Non sono in grado di offrirvi un panorama della situazione complessiva, ma qualche dato sulla Germania vorrei illustrarlo, dal momento che ho una conoscenza diretta di quello che lì sta succedenso. Anche i tedeschi ci stanno copiando?
Libertà di espressione. Non c’è dubbio, anche in Germania cercano di contenere il virus con misure restrittive, ma la prima cosa da segnalare è che il dibattito pubblico sul rapporto tra libertà e sicurezza e sul principio costituzionale del rispetto della dignità umana è aperto. ll dibattito sui media non è tabuizzato come da noi. Nessuno si sarebbe mai permesso di denunciare un deputato della Repubblica o una virologa alla magistratura per aver espresso pubblicamente alcune opinioni in dissenso rispetto alle idee dominanti. Insomma, la libertà di espressione in Germania è garantita anche in tempi di corona virus. Sia sulla grande stampa che nei programmi televisivi.

Soprattutto la televisione, costantemente accesa nelle case degli italiani, in questo periodo, sta distruggendo molte menti, non solo alimentando il panico per favorire il sostegno alle politiche del governo, ma riabilitando personaggi che gli italiani vorrebbero dimenticare. Un solo esempio. Da noi Monti, che come è noto con le sue politiche di riduzione della spesa sanitaria è politicamente responsabile di quello che sta succedendo in Lombardia, viene costantemente invitato in televisione, mentre si sta cercando di tappare la bocca ad uno dei pochi programmi rimasti non allineati al pensiero unico: il telegiornale diretto da Claudio Messora („byoblu24“) deve essere chiuso al più presto, solo perché sta avendo successo nella sua opera di controinformazione. Cosa, anche questa, che sarebbe impossibile in Germania.
Libertà di movimento. La Germania ha discusso in relazione alla strategie di contenimento del virus tra due possibilità, scegliendo la via del Kontaktverbot („divieto di contatto“) rispetto alla Ausgangssperre („blocco delle uscite“), il che consente ai cittadini una quotidianità certamente più umana. Di seguito illustrerò quali differenze principali rispetto all’Italia ciò comporti.
Beninteso, anche in Germania con le più recenti restrizioni, che dureranno sino al 19 aprile, sono stati chiusi negozi birrerie, ristoranti, palestre, luoghi di divertimento ecc. ecc. e con l’accordo dei Länder – sì perché il sistema federale ha funzionato e non si è visto l’indecoroso spettacolo del governo contro alcune alcune regioni come si sta verificando in Italia – anche tutte le scuole e gli asili. In Germania, va ricordato, l’istruzione è gestita dai singoli Länder e non a livello federale. Tuttavia l’esame di maturità, che in Germania si svolge solitamente tra marzo e aprile, in alcuni Länder è stato già scritto, mentre in altri è stato solo spostato a maggio. L’idea che tutti saranno ammessi o addirittura promossi, come pare si stia pensando di fare da noi, non è stata neppure presa in considerazione.

Per il resto però ci si può muovere in città e all’interno di tutto il Paese, anche se il governo consiglia di rimanere il più possibile a casa riducendo soprattutto i viaggi privati non necessari o vacanze all’estero. In ogni caso il governo ribadisce l’importanza di ***muoversi all’aperto, di fare sport, far scorazzare i bambini e far passeggiare le persone anziane. „Bewegung an der frischen Luft ist gesund“. „Muoversi all’aria aperta è salutare“. Ciò non solo è permesso, ma è espressamente consigliato. Lo si può fare da soli o insieme ai propri familiari o conviventi***. Un singolo può farlo anche in compagnia di un’altra persona, purché si mantenga a un metro e mezzo di distanza. Nessuna difficoltà pertanto a uscire con i propri figli: i nuclei famigliari possono uscire insieme e passeggiare senza alcuna limitazione. Persone che vivono da single possono anche incontrare un’altra persona se si sentono sole e le persone anziane posso essere accompagnate all’aria aperta da un’altra persona anche se non è un familiare. Questo vale in generale, ma i Länder hanno anche la libertà di adottare misure in parte più restrittive se lo ritengono necessario. Per girare per le strade non c’è comunque bisogno in tutto il Paese di alcuna autocertificazione. Regole chiare che non hanno bisogno di avvocati o giudici per essere interpretate e che il governo con apposito documento ha reso ancora più semplici, diffondendole a tutta la popolazione con un linguaggio accessibile a tutti.
Da noi, e va beh lo sappiamo tutti quello che succede. Pare si sia aperto uno spiraglio per i bambini, forse anche per gli anziani, ma le circolari ministeriali sono contraddittorie: i bambini possono fare una passeggiata con un genitore ma solo „per ragione di necessità o di salute“? Boh, nessuno lo ha capito, ci vuole una nuova circolare che interpreti quella precedente. Forse ora sembrerebbe sempre possibile per tutti passeggiare, ma solo sotto casa. Insomma, una passeggiata sulla spiaggia sì, ma solo se vivi su una barca?
Gli uffici postali o quelli bancari restano ovviamente aperti anche in Germania come da noi, ma l’accesso deve essere regolato in modo da evitare assolutamente code. Da noi , come è noto, ci sono file soprattutto di anziani che aspettano ore al freddo fuori in coda prima di potere entrare in posta per ritirare la pensione.
Libertà religiose. Le messe non sono permesse, ma sono autorizzati i funerali nel rispetto di alcune regole. In alcuni Länder soltanto all’aperto. A parteciparvi devono essere gli stretti congiunti, i quali devono stare distanziati di un metro e mezzo e non si possono toccare per fare le condoglianze. Non è ammesso il tradizionale pranzo con i parenti („Leichensmaus“ nel linguaggio popolare) dopo la funzione, ma si può anche recitare il rosario o unirsi in preghiera in casa nel rispetto delle distanze previste. Non permettere i funerali sarebbe stata una violazione del principio della dignità umana. La cremazione è ammessa solo col consenso esplicito dell’interessato. Come sono stati trattati i nostri morti è purtroppo cosa tristemente nota. Anche sotto questo profilo, con i morti trattati come sacchi di spazzatura, caricati nei camion militari e portati ai forni crematori di notte, siamo stati proprio un bel modello da seguire in Europa.
Forse è ancora presto per dirlo, ma sulla base delle informazioni attuali e dei dati disponibili la Germania è stata più efficace di noi nel contenimento del virus e c’è già chi tra gli epidemiologi – lì sono liberi di dire quello che vogliono senza il rischio di subire un processo – avanza l’idea che intorno a Pasqua la Germania sarà riuscita a contenere il virus, con un numero di morti molto limitato. Se andrà così la Germania ci sarà riuscita senza introdurre regole insensate come ha fatto il nostro governo chiudendoci tutti, da Bergamo a Palermo, a casa non per due settimane ma per mesi, e senza neppure infettare la democrazia, come invece abbiamo fatto in Italia, dove le decisioni vengono prese da Conte, l’“uomo solo al comando“ il quale fa i suoi personali decreti sulla base delle raccomandazioni di un fantomatico „Comitato Tecnico-Scientifico“ […] di cui nessuno sa nulla.