Trump si è "dimenticato" di fare una telefonata
di Riccardo Paccosi - 20/05/2025
Fonte: Riccardo Paccosi
Nel suo messaggio successivo alla telefonata avuta ieri con Putin, oltre a dichiarare "credo che sia andata molto bene", Trump dice:
"I negoziati tra Russia e Ucraina inizieranno immediatamente. Ho riferito questo al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al Presidente francese Emmanuel Macron, al Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al Presidente finlandese Alexander Stubb".
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Orbene.... in tale elenco non manca qualcuno?
Non manca, specificamente, quel paese che ha appena tradito il mandato elettorale di un referendum chiamato Brexit e che l'ha fatto con l'esplicito scopo di poter più agevolmente guidare l'Europa in guerra?
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Il problema che si pone con la Gran Bretagna - e il suo ruolo di stato-canaglia o stato terrorista su scala sia europea che globale - riguarda fra le altre cose il fatto che suddetto ruolo si stia svolgendo nel silenzio.
Nulla si dice, difatti, del conflitto che evidentemente sussiste fra USA e UK.
Malgrado nell'incontro fra Trump e Starmer, avvenuto in febbraio, il Presidente americano abbia negato la possibilità di utilizzo dell'Articolo 5 della NATO in caso di scontro in Europa fra truppe NATO e Russia - marcando così la maggior distanza possibile dal premier britannico - rimane il fatto che tanto gli inglesi quanto gli americani stiano evitando in tutti i modi di litigare in pubblico.
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D'altronde, se da una parte i media ufficiali tacciono, dall'altra anche nel mondo della controinformazione vi è poca contezza del ruolo trainante svolto dalla Gran Bretagna.
Lo dimostra il fatto che, non appena si è andata strutturando la coalizione guerrafondaia detta dei "volenterosi", nei canali web dissidenti si sono moltiplicati interventi sulla Germania che torna a essere una minaccia ma quasi nessun analisi sul fatto che la guida della NATO in Europa sia ormai britannica, quasi nulla sul caso eclatante e senza precedenti del discorso con cui Carlo III si è messo a impartire ordini al Parlamento italiano come si trattasse d'una sua colonia e così via.
Eppure, è evidente che malgrado il procedere della distensione russo-americana, Starmer non intenda arretrare di un millimetro in merito a quello che è da dieci anni a questa parte l'obiettivo di tutta la classe politica inglese: scatenare una guerra nucleare in Europa.