Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Le soluzioni per l'efficienza energetica sono a portata di mano

Le soluzioni per l'efficienza energetica sono a portata di mano

di De Maio Massimo - 16/04/2007

 

 

 
Microcogenerazione, ventilazione forzata con recupero di calore, riscaldamento a pavimento e a parete a bassa temperatura, isolamenti a cappotto, coibentazione dei cassonetti, infissi a triplo vetro, caldaie a condensazione ad alta efficienza, materiali per l’edilizia rinnovabili e riciclabili: sono solo alcune delle tecnologie e dei sistemi esposti alla fiera Klimahouse07 di Bolzano. Un trionfo dell’inventiva umana per ridurre al minimo i nostri sprechi, ma anche una strada obbligata per l’edilizia di domani.
Dal 25 al 28 gennaio 2007 si è svolta a Bolzano la seconda edizione della Fiera “Klimahouse” rivolta a coloro che operano nel mondo dell‘edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica.
Il massiccio afflusso degli operatori che nei quattro giorni della manifestazione sono giunti da tutta Italia nel quartiere fieristico di Bolzano, è chiara misura del grande interesse che c’è per questo settore: gli organizzatori hanno registrato ben 35.753 ingressi, il 50% in più rispetto all’edizione del 2006. E quest’anno tra le migliaia di visitatori di Klimahouse gli organizzatori hanno potuto registrare anche una rappresentanza di Fare Verde composta dal sottoscritto e da due componenti del neonato Gruppo di Lavoro della nostra associazione sulla “casa ecologica”: Fabio Di Clemente e Emanuela Guerra.
La visita è stata per tutto il gruppo a tratti entusiasmante per la possibilità di toccare con mano una serie di tecnologie e soluzioni che potrebbero, come minimo, dimezzare i consumi energetici delle nostre abitazioni e rendere finalmente efficienti e competitive le fonti rinnovabili di energia soprattutto se utilizzate su piccola scala, domestica o condominiale.
Una parte consistente degli espositori proveniva da Paesi di lingua tedesca dell’arco alpino e non sono mancati momenti di incomprensione linguistica nonostante lo sforzo fatto da molti espositori di lingua tedesca per esprimersi in un italiano comprensibile. Nel frattempo abbiamo imparato che legno in tedesco si dice “holz” e casa si dice “haus”. Tra molti dèpliant disponibili solo in lingua tedesca, abbiamo scoperto con piacere anche diverse aziende italiane all’avanguardia sia nell’impiantistica ad alta efficienza che nel settore delle costruzioni a basso consumo. Bisogna ammettere che nonostante le 12 ore di cuccetta che dividono Roma da Bolzano, la localizzazione della fiera nel capoluogo altoatesino è particolarmente felice in quanto permette ad aziende e operatori di lingua italiana e tedesca di incontrarsi e confrontarsi proficuamente.
Le 330 aziende italiane e estere presenti a Klimahouse 2007 proponevano soluzioni tecniche innovative ed estremamente interessanti, anche da un punto di vista della convenienza economica, nel settore dell‘edilizia residenziale sia per il nuovo che per la ristrutturazione.
La parte del leone l’hanno fatta, come è immaginabile, i sistemi per l’isolamento degli edifici. In esposizione c’erano decine di “pacchetti murari” e sezioni di tetti che utilizzavano isolanti realizzati con diversi materiali, da quelli ecologici come la lana di pecora, il sughero macinato, i fiocchi di cellulosa ricavati dal riciclaggio della carta dei quotidiani, la fibra di legno a quelli per niente ecologici, seppure altrettanto efficaci, come il polistirolo espanso. Con questi materiali si realizzano muri dagli spessori consistenti, in alcuni casi come quelli delle vecchie case dei nostri nonni, capaci di trattenere il calore all’interno dell’appartamento o di impedire al caldo esterno di entrarci, con livelli di efficienza elevatissimi.
Per misurare l’attitudine di un muro a disperdere il calore dall’interno verso l’esterno si utilizza l’indice di trasmittanza, indicato secondo le nuove norme europee con la lettera “U”. Tale indice rappresenta il flusso di calore che attraversa 1 m2 di parete per una differenza di temperatura pari a 1 grado Kelvin tra i due lati della parete nell’unità di tempo. Un muro costruito con sistemi convenzionali può avere un indice di trasmittanza U intorno a 1 Wm2/K, con l’edilizia ad alta efficienza energetica si può arrivare a U = 0,07 Wm2/K!
Per completare il perfetto isolamento dell’edificio abbiamo potuto toccare con mano le prestazioni impressionanti di infissi ad alta tenuta e tripli vetri, ma anche sistemi per la coibentazione dei cassonetti per gli avvolgibili, pellicole da applicare ai vetri per aumentarne le capacità isolanti e perfino tondini in ferro per realizzare balconi in cemento armato che, grazie ad uno strato di isolante in polistirolo o lana di vetro, evitano il classico “ponte termico”, cioè la capacità che hanno i balconi di far entrare in casa il freddo esterno attraverso la soletta del pavimento.
Case perfettamente sigillate vanno comunque areate e, adatti a questo scopo, abbiamo visionato decine di sistemi per la ventilazione forzata con recupero di calore. Si tratta di sistemi estremamente intelligenti che permettono l’aerazione dei locali senza aprire le finestre evitando lo “shock termico” generato dalla differenza esistente tra le temperature interna ed esterna (che nei mesi invernali può raggiungere anche i 20 gradi). Nei sistemi di ventilazione con recupero di calore, sia l’aria viziata interna che l’aria fresca esterna passano attraverso uno scambiatore di calore all’interno del quale l’aria viziata in uscita cede parte del suo calore all’aria fresca in entrata in modo da immetterla in casa a temperature molto più elevate di quelle esterne, riducendo al minimo lo “shock termico” dovuto al ricambio d’aria e, allo stesso tempo, riducendo drasticamente i consumi energetici per il riscaldamento.
Altra soluzione particolarmente efficace per il controllo della temperatura interna agli edifici sono i riscaldamenti a parete o a pavimento. realizzati con tubi a serpentina, nella loro versione più efficiente vengono “affogati nel massetto”, cioè immersi nello strato di calcestruzzo che costituisce la soletta del pavimento. Questo tipo di riscaldamento, alternativo ai classici termosifoni, ha due vantaggi: l’acqua che circola nei tubi ha una temperatura più bassa rispetto a quella che circola nei tradizionali impianti di riscaldamento e in estate è possibile far circolare negli stessi tubi acqua fredda (basta quella dell’acquedotto, che esce a 10 gradi) per raffrescare gli ambienti.
Per quanto riguarda le centrali termiche, abbiamo visto da vicino diversi micro-cogeneratori, cioè macchine capaci di generare insieme energia elettrica e calore. Sono costituiti da un semplice motore di derivazione automobilistica alimentato a GPL, ma predisposto per funzionare anche con bio-carburanti, che alimenta una dinamo per la produzione di energia elettrica e, allo stesso tempo, recupera il calore prodotto dal motore durante il suo funzionamento, per alimentare impianti di acqua calda sanitaria o riscaldamento. In questo trionfo dell’inventiva umana per ridurre al minimo i nostri sprechi, sonde geotermiche, pannelli solari e caldaie a pellet, che pure si trovavano ad ogni angolo, rischiavano di sembrare, paradossalmente, tecnologie superate!
Tra i diversi stand, non mancavano le soluzioni per rendere ancora più ecologiche le nostre case, come i sistemi per la raccolta dell’acqua piovana da usare per gli scarichi del water e l’irrigazione del giardino.
Infine, una nota che fa riflettere sui modelli da proporre ad un Sud del mondo: nel corso di Klimahouse 2007 è stata presentata una casa a basso consumo prefabbricata dotata di certificazione energetica CasaClima e particolarmente economica da utilizzare in missioni umanitarie al posto di container e tende da campo.
MICRO-COGENERAZIONE
I micro-cogeneratori utilizzano motori di derivazione automobilistica e consentono  a parità di energia immessa (il combustibile) una maggiore quantità di energia sfruttata (calore ed energia elettrica).
ISOLAMENTO
Esistono “pacchetti murari” con dispersione di calore vicina allo zero, ma anche sistemi per l’isolamento dei cassonetti di facile applicazione anche in fai da te.
SCAMBIATORI DI CALORE
Gli scambiatori di calore permettono l’areazione dei locali senza aprire le finestre. Hanno rendimenti del 75/85% e richiedono la realizzazione di un impianto per la circolazione dell’aria. Più pratico in caso di ristrutturazioni, il davanzale attrezzato ideato da Mario Palazzetti, che svolge le stesse funzioni di ricambio d’aria con recupero di calore senza posare i tubi per l’impianto di ventilazione.
RISCALDAMENTO A BASSA TEMPERATURA
Nei riscaldamenti a pavimento e a parete è possibile far circolare l’acqua a temperature più basse rispetto ai tradizionali termosifoni, riducendo sensibilmente i consumi.