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La guerra di Olmert

di Dan Rabà - 03/05/2007

Un giornalista israeliano commenta la crisi politica in Israele dopo l'inchiesta sulla guerra in Libano
 
 
Solo sei mesi fa Israele si trovava in guerra. La guerra era stata considerata una facile passeggiata, una reazione d'orgoglio al rapimento di tre ragazzi, meglio soldati! Olmert aveva picchiato il pugno sul tavolo e aveva detto "adesso basta!".

il giudice winograd, presidente della commissione d'inchiesta sulla guerra in libanoL'uomo sbagliato al posto sbagliato.  Molti si erano chiesti perché dei soldati prigionieri devono essere considerati "rapiti"? Un soldato prigioniero deve essere trattato secondo le norme internazionali e scambiato, alla fine del conflitto, con i prigionieri dell'altra parte. Ma la guerra tra palestinesi e israeliani non è una guerra pura come una volta, è una guerra con elementi di guerriglia, sequestri, contrabbando di armi e droga, caccia all'uomo con aerei ed elicotteri. Vi sono anche molte componenti di cinema e teatro, un gioco delle parti. La visione di Pirandello è egemone, il presidente è poi sequestrato, prima ha tutti i poteri poi nessuno, un giorno ha eserciti e polizia il giorno dopo minaccia le dimissioni perché non può fare nulla. La grande verità è che gli israeliani non si fidano degli arabi, le mosse degli arabi sono impreviste, chi si aspettava ferro e fuoco dopo che Sharon si ritirò dalla Striscia di Gaza? Ci si aspettava un po' di gratitudine e un paio di proposte di pacificazione. Detto questo, in generale, la Seconda Guerra del Libano dopo pochi giorni già sembrava un disastro. Il governo era stato formato da poche settimane, il ministro della difesa era un civile (cosa che accade di rado), ma era anche uno che non si era mai occupato di esercito, guerre e politica estera. Amir Peretz veniva dal sindacato, dalle lotte sociali, le pensioni. Il Primo Ministro, credendo di essere un grande stratega, invece di metterlo al ministero del Tesoro lo ha messo alla Difesa. "Così, mi darà meno", avrà pensato. Risultato: Peretz non ha diretto l'esercito perché non aveva ancora studiato il problema e non si era inserito nel suo posto di lavoro.

le macerie di beirut dopo i bombardamentiUna guida frettolosa. Una considerazione sul comandante in capo dell'Esercito, Halutz. Il generale, ottimo pilota, patriota giurato, 40 anni di esercito e azioni brillanti. Comandante dell'aviazione si era distinto in un'operazione insolita, lo sgombero dei cittadini israeliani dalle colonie intorno a Gaza. E' stato immortalato dall'informazione per una sua uscita infelice, quando un pilota , che aveva lanciato una bomba per uccidere un importante terrorista su una casa abitata e aveva ucciso un certo numero di palestinesi tra i quali molti bambini, era molto turbato. Chiesero ad Halutz cosa lui avrebbe provato nel lanciare la bomba. "Una leggera vibrazione
dell'aereo nella zona della coda". Voleva essere una uscita di umore nero, alla John Wayne, ed è rimasta una pezza sanguinante che fotografa la sua scarsa sensibilità. Il General Halutz era il primo comandante della Aeronautica ad essere nominato Comandante in capo delle forze armate.
Nelle considerazioni della Commissione di inchiesta Winograd si disegna questo quadro: il primo ministro Olmert ha deciso una Guerra senza capire cosa stava facendo e quali fossero le conseguenze. Il ministro della Difesa, nonostante qualche timido dubbio, ha appoggiato le proposte dell'esercito. Il Comandante Halutz ha voluto dimostrare che, con una brillante operazione aerea, avrebbe risolto il problema. La commissione lo accusa di eccessivo carisma: avrebbe convinto il gabinetto delle sue opinioni senza preparare alternative. La Troika, i tre dirigenti, non hanno valutato le eccessive difficoltà dei cittadini. L'esercito non era pronto e la popolazione non era pronta, non era protetta. Come reagisce oggi la popolazione? Ogni settore si lamenta per i danni subiti, per le perdite, per le vittime. I settori colpiti sono moltissimi e ognuno reagisce a suo modo.
Anziani abbandonati senza assistenza, senza cibo, soli nelle abitazioni o nei rifugi. Bambini chiusi in rifugi, senza giochi e televisione, per più di 30 giorni. Danni a fabbriche e negozi per mancato lavoro. A tutto questo bisogna aggiungere l'impressione che fanno 7 inchieste che riguardano Olmert per corruzione, abusi, interesse privato nella gestione della cosa pubblica.

il premier israeliano ehud olmertCrisi politica a tutti i livelli. Inoltre, per completare il panorama, il ministro del Tesoro si è dimesso da poco per una enorme truffa. Il Ministro della Giustizia, si è dimesso perchè è stato considerato colpevole di molestie sessuali, compiute il giorno della riunione governativa che decideva la guerra. Si parla della seconda Guerra del Libano, perfino una commissione governativa ne ha consacrato il nome, ora ufficiale. Eppure il governo ha stabilito solo di eseguire una missione. Non ha ancora stabilito giuridicamente che si trattò di una guerra. La cosa può sembrare insignificante, ma ha molte implicazioni economiche, Su come si stabiliscono le riparazioni, se durante la guerra i genitori sono stati coi bambini che avevano paura e non c'era l'asilo o la scuola devono essere pagati o hanno preso "vacanza"? Tutte le regole cambiano in una guerra e il governo deve pagare. Durante una "missione", in fondo non succede nulla. Si può dire che per un motivo o per un altro ogni cittadino ha motivo di pensare che Olmert lo ha preso in giro, ha fatto il suo tirocinio di primo ministro sulla pelle della gente che lavora . In questo caso le divergenze non sono solo ideali e politiche e i danni sono forti e di natura materiale.
Rimane anche un problema politico, e il Parlamento che ha votato a favore della azione militare in Libano è considerato dalla Commissione di inchiesta responsabile. In questo Parlamento il governo ha ancora la maggioranza e potrebbe continuare a governare. Ci sono primi elementi di dibattito sia nel partito di Olmert (Kadima) che nel partito di Peretz (Havoda'). Per ora la coalizione sopravvive. Bisogna aspettare gli sviluppi.