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Manichini e Manigoldi

di Miro Renzaglia - 19/01/2006

Fonte: noreporter.org

Manichini e Manigoldi
cronaca (prevista) dei commenti a vanvera...

Dunque, l’altra notte gli attivisti del Mutuo Sociale  hanno impiccato, a Roma, 300 (400 in tutto il Lazio…) manichini, allegoricamente allusivi alla situazione dei braccati dall’usura, dalle prassi dell’affitto e dei mutui agevolati (agevolati, per chi?), ivi costretti dall’emergenza casa. E i cori delle Vergini Vestali dell’Antifascismo Purchessia e del Pressappochismo in Cronaca, hanno subito levato alto il canto stonato della loro cattiva coscienza. Sentite quante stecche.

 

“Macabri”, ha detto il Sindaco. Ma come: macabri… Qualcuno ti passa la sveglia, ricordandoti che il previsto sblocco degli sfratti, in vigore esecutivo proprio dall’altro ieri, creerà un’altra legione di senzatetto o di prossimi incravattati dai mutui bancari a tassi proibitivi nella città che amministri, e tu non hai niente di meglio da dire che definirli “macabri”? Poi non ti lamentare se una testa di ferro - mettiamo Gerry, il Candidato per il Mutuo Sociale alle ultime regionali - quello che ti dava le spalle sui manifesti  che per mesi hanno imbandierato Roma (do you remember?) - non ti esclude dal novero delle facce di bronzo. Mi dice Gianluca Iannone, capo squadra operativa: “Porre davanti agli occhi della popolazione una problematica reale e sentirla stigmatizzare come atto “macabro”, ci lascia esterrefatti. Tanto più se l’obiezione viene da chi governa la Capitale. La pochezza di tali prese di posizione, la dice lunga sulle reali intenzioni di chi dovrebbe affrontare, e non lo fa, l’emergenza abitativa di migliaia di famiglie”.

 

“Situazionismo”, ha sentenziato qualcun altro. Ma sì, certo: situazionismo. Purché si abbia avuta la buona creanza di aver letto, non dico Trotzskji ma, almeno, Guy Debord e si sappia dare, di per ciò, il corretto significato a questo termine. E non, come fa la “La Stampa” del 17 u.s., imputandolo, quasi fosse una cosa disdicevole, ai militanti che hanno compiuto l’operazione di “squadrismo mediatico”, (così la definiscono loro stessi e il sottoscritto puntualmente riferisce…): “Ah! ecco: siete dei situazionisti…” Sìssignore, sono situazionisti: e allora? Credo (anzi: lo so con certezza…) che a loro non dispiaccia affatto essere ritenuti tali. Ma non nel senso della “goliardata”, come adombra qualche pigro di intelletto. Ai militanti di Casa Pound (fuoco d’origine dell’iniziativa) non interessa il beau geste fine a se stesso. E nemmeno la protesta per la protesta. O la provocazione per la provocazione. Loro hanno un progetto e, di situazione in situazione (oh, yes…), lo portano avanti in “Direzione ostinata e contraria” (come direbbe De André). Quello che deve essere sfuggito a questi cronisti, è che l’azione mediatica dell’altra notte non nasce improvvisata. Dietro, ci sono due anni e passa di Occupazioni a Scopo Abitativo e Non Conformi, un Coordinamento Nazionale per la proposta di legge regionale del Mutuo Sociale ai fini dell’acquisto della prima casa da parte delle famiglie italiane, decine di convegni e conferenze (a Casa Pound) per l’elaborazione del relativo disegno di legge; una continua, rigorosa, attenta analisi dell’emergenza abitativa effettuata sul territorio, tra la gente, e non al tavolino di qualche illustre urbanista. Altro che “goliardata”! (E, en passant, visto che qualcuno ha inteso rintracciare negli ottanteschi Campi Hobbit le radici dei situazionisti odierni, voglio aggiungere una cosa: nemmeno quelli erano una “goliardata”, ma il primo serio tentativo - poi, riuscito - di uscire dalle fogne…).

 

Poi, ci sono i Cento, i mille, i diecimila cretini che, di fronte a questa strategia puntigliosa e puntigliosamente condotta nelle “situazioni” reali, riescono ad esprimere appena il senso del loro frustrato pregiudizio (e/o della loro malcelata invidia): “Non vale: sono di destra”. Qui, il “comico” c’è, sebbene provenga ad una triste compagnia di guitti che non fa mai ridere abbastanza. E c’è pure il “folklore”: peccato che sappia di minestra rancida. Che vuol dire: “Sono di destra”? Che se le occupazioni le fa Action, con la benevolenza del nostro illustre Primo Cittadino e consiglieri comunali addetti, hanno plauso a farle, sennò no? Oddio, forse è proprio così. Mica è un caso che i soli due sgomberi operati in tempi recenti nella Capitale sono stati effettuati proprio contro due centri non conformi: Foro 753 e - udite udite - quel palazzo di Via Lima, 51 a Roma, già occupato dalle Osa e balzato recentemente agli onori della cronaca (triste) per quei noti fatterelli in cui sono rimasti coinvolti Ricucci e compari di merende finanziarie. Un consiglio che ne vale Cento: meditate prima di aprire bocca e assillarci col vostro fiato acidoso…

 

Infine, ultimi ma non ultimi in ordine di nullatenenze cerebralmente intese, ci sono pure quelli che sospettano, dietro l’operazione, l’avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. Forse, costoro, per limitatezza encefalica che non aveva bisogno dell’ulteriore comprova, poco intenderanno le considerazioni di Iannone, ma a noi giova riportarle: “L’azione dei”manichini impiccati” non ha alcuno scopo elettorale, tanto meno propagandistico. Chi si è sperticato in dichiarazioni di tale genere, forse non ha ben presente la portata, drammatica, del problema abitativo a Roma. Il diritto alla casa non è, o meglio: non dovrebbe essere, una tigre che qualcuno, non noi, intenterebbe cavalcare: ma, solo, un diritto primario da rispettare e garantire. Noi abbiamo solo ricordato a chi ha il potere di risolvere il problema, che non l’ha fatto… Insisteremo, nei modi che la legge ci consente”.

 

Avanti, autocarri…