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I "due corpi" di Berlusconi e Draghi

di Carlo Gambescia - 20/01/2006

Fonte: carlo gambescia

 

Come pensa Draghi di risolvere i propri conflitti di interesse? Stando a quel che è trapelato, ricorrendo al meccanismo del "blind trust"e alle "astensioni decisionali".
Come Berlusconi durante il Consiglio dei Ministri (così dicono...), anche Draghi, a sua volta, si allontanerà "fisicamente" quando il suo Consiglio riunito, dovrà decidere su questioni che possano far sorgere possibili conflitti di interessi tra l'ex altissimo funzionario di Goldman Sachs e l'attuale Governatore della Banca d'Italia?
Sotto questo aspetto è come se Berlusconi e Draghi avessero "due corpi": un corpo materiale (quello da Homo Oeconomicus: del grande imprenditore e del grande consulente, dediti a conseguire il proprio bene privato, come singoli che rappresentano solo se stessi) e un corpo spirituale (quello da Homo Politicus: del grande uomo di Stato e del Governatore, tesi a difendere il bene pubblico, come uomini pubblici che rappresentano la comunità) .
Si tratta di puro pensiero magico. Una forma di credenza che può essere avvicinata all'antica teoria, ancora viva all'inizio dell'età moderna, dei due "Corpi del Re": quello materiale che muore e si corrompe, e quello spirituale che vive per sempre, rinnovando e accrescendo il potere dei discendenti.
Con una differenza: l'idea dei corpi "privati e pubblici" e del "conflitto di interessi" tra di essi, è un'idea tipicamente liberale e tutta moderna. Dal momento che dà per scontata la divisione della società in una sfera privata e in una sfera pubblica. Un'idea sconosciuta in precedenza, e che si è sviluppata come prolungamento dell'individualismo giuridico ed economico moderni. Per il liberalismo, che ne costuisce la maschera politica, c'è l'uomo privato dedito alla famiglia e al proprio lavoro e c'è l'uomo pubblico rivolto alla politica, e dunque al bene pubblico. E' come se l'uomo avesse due corpi: un corpo privato, materiale, dedito al benessere individuale; un corpo pubblico rivolto al benessere collettivo.
L'errore è sociologico: non esistono due sfere. Come mostra la storia in generale, e quella del capitalismo in particolare: l'uomo vive immerso in un sistema di valori, relazioni e interessi econonomici e politici. Un vero groviglio di passioni e interessi che condiziona le sue decisioni. Soprattutto in una società "complessa" come l'attuale. Perciò uscire da una sala riunioni, non significa assolutamente non riuscire a influenzare, chi comunque dipende, o ha rapporti di vario genere ( psicologici, professionali, ambientali), con colui che si astiene "fisicamente".
In questo modo il pensiero, oltre che erroneo, si fa addirittura magico, dal momento che si ritiene, che il "corpo pubblico" di Draghi, o di Berlusconi, invece di corrompersi con quello "privato" possa come nel film "Ghost", restare sulla "terra", come fantasma, e proteggere i cittadini.