Agguato agli italiani fuori Kabul
di Enrico Piovesana - 15/05/2008
E nel sud-ovest, dove operano le nostre truppe, un kamikaze fa strage di poliziotti e civili |
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Questa mattina una bomba radiocomandata è esplosa al passaggio di un convoglio degli Alpini fuori Kabul, ferendo tre soldati, uno in maniera grave. E ieri sera, nella provincia sud-occidentale di Farah, dove operano le nostre forze armate, quindici persone sono morte in un attacco suicida.
Intanto gli Stati Uniti sono tornati a bombardare le Aree Tribali pachistane, uccidendo almeno quindici persone.
![]() La Valle di Musahi, che si trova una trentina di chilometri a sud di Kabul, è sotto controllo dei guerriglieri talebani. Lo scorso 5 ottobre, gli Alpini dovettero respingere un attacco notturno contro un loro avamposto in quota.
Dall'inizio della missione italiana in Afghanistan, dodici nostri soldati sono morti, decine i feriti. ![]() Nella provincia di Farah, dove i talebani sono presenti in forze, i soldati italiani della brigata Friuli hanno più volte combattuto in passato. E qui operano, da alcuni mesi in maniera stabile, duecento uomini delle nostre forze speciali e una cinquantina di consiglieri militari italiani che seguono in battaglia il soldati afgani del 207° copro d’armata.
![]() Il villaggio di Damadola era già stato bombardato dai droni Usa nel gennaio del 2006: allora morirono una ventina di civili.
Il raid missilistico statunitense giunge proprio mentre i talebani pachistani hanno iniziato a negoziare con il nuovo governo pachistano: una scelta apertamente avversata da Washington e dalla Nato. |