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Comunque vada, ha vinto Berlusconi

di Christian Raimo - 05/02/2006

Fonte: nazioneindiana.com

 
L’altroieri sera ho visto in tv un programma che definire orrendo è sbagliato perché suona come un’indignazione civile. Ho visto “Alice” con Anna La Rosa, Tremonti e Bertinotti. E’ un programma semplicemente sciattissimo, indegno di una prima ma anche di una terza serata in una rete nazionale, ma tant’è. Anna La Rosa è una donna incapace di fare il mestiere per cui è pagata. Non è un giudizio di merito, è un dato di fatto. Anche io se fossi pagato per fare il programmatore di computer sarei incapace. Ci sono parametri che servono a valutare la professionalità di quello che si fa. Fare il giornalista politico è un mestiere, per cui serve conoscere la storia d’Italia, non balbettare, prepararsi le domande, riuscire a dialogare con il pubblico e non dire per esempio “Questa cosa non l’ho capita”, “Questo mi sembra un discorso difficile per chi ci sente da casa”. Aho, ma mi stai prendendo per il culo?

Sono serio, nella puntata di “Alice”, più che in ogni altra apparizione esondante di Berlusconi ha stravinto Berlusconi. Ha vinto Berlusconi se Anna La Rosa conduce un programma televisivo. Ha vinto Berlusconi se una ragazzina truccata da Hallo Spank, sedicente astrologa, detta a Bertinotti l’oroscopo che a lei è stato suggerito dal suo pupazzo Pallocchietto venuto giù dal pianeto Lollo e Bertinotti la ringrazia. Ha vinto Berlusconi se una donna di 36 anni, impiegata in un’agenzia di moda chiede a Bertinotti qual è il segreto del suo stile casual-chic e Bertinotti si lascia toccare la giacca da Anna La Rosa per certificare il fatto che sia di lana grezza e non di cashmere. Ha vinto Berlusconi perché si è parlato ancora e ancora, su indicazione di una riciclata di ferro come Maria Giovanna Maglie (un essere viscido ma almeno pensante che accanto ad Anna La Rosa faceva una figura da gigante del giornalismo), dei giudici che dovrebbero indagare sui Ds per la Unipol, cioè del niente. Ha vinto Berlusconi perché rispetto ai dati discordanti che Tremonti e Bertinotti citavano in materia economica, Anna La Rosa brandiva la sua totale impreparazione se non il suo disinteresse. Ha vinto Berlusconi perché si parlava con toni pacati e ogni contrasto veniva stemperato in battutine, strette di mano un minuto dopo, in nome dell’essere persone perbene, mentre da settimane lui solo può urlare e vomitare merda sugli altri all’impazzata. Ha vinto Berlusconi perché Tremonti diceva di sé che la cosa migliore che ha fatto negli ultimi anni è stato scrivere un libro. Ha vinto Berlusconi perché si poteva dire qualunque cosa in queste due ore, senza che niente venisse sottoposto a un vaglio critico.

La professionalità è un fardello, l’approfondimento è un peso, l’impegno è una minaccia, la verità è un peccato, la storia è un gioco, questo ci ha insegnato e ci continua a insegnare Berlusconi. Questo al di là di come andranno le elezioni, è il modo in cui ha stravinto.