L’Europa delle banche e della grande finanza ha i giorni contati
di redazionale - 11/10/2008
Fonte: noeuro
Tutto come previsto! Il Sistema della finanza facile che pensava di schiavizzare i cittadini e legarli al proprio servizio è al collasso. Questa Europa che pensa solo al denaro facile e peraltro fasullo giorno dopo giorno scricchiola.
Il Movimento No Euro dal 2003 sta dicendo che la crisi legata all’Euro, cioè allo strapotere bancario doveva arrivare. Era impossibile pensare che la grande truffa potesse perpetrarsi nel tempo.
L’introduzione dell’Euro, con la definitiva privatizzazione della moneta è stato l’ultimo atto.
Oggi assistiamo al collasso del sistema della “riserva frazionaria” dove le banche commerciale potevano e possono prestare denaro fino a 50 volte quello raccolto, cioè denaro inventato inesistente.
Purtroppo il collasso non sarà indolore! I cittadini, i pochi che ancora un po’ di denaro lo hanno affidato al sistema bancario in pochi anni o forse mesi lo vedranno scomparire come neve al sole, come coloro che hanno acquistato quote di fondi che per la maggior parte hanno affidato alle Borse gonfiate i propri capitali. E che dire dei fondi pensione e del TFR? Quanto riusciranno a recuperare coloro che sono stati accecati da facili guadagni affidandosi a banche e finanziarie?
La crisi, quella vera, deve ancora venire. Dalla finanza si trasferirà inevitabilmente al commercio e al mondo produttivo e quindi a tutti i cittadini.
Fra le tante soluzioni, a dimostrazione del fatto che il Sistema controlla i media e la politica nessun governante ha proposto la soluzione più semplice. La Nazionalizzazione della Moneta cioè la Moneta di Proprietà Pubblica sia essa l’Euro o una qualsiasi Moneta Nazionale. Ma il Movimento No Euro c’è e ci sarà per poter affossare definitivamente l’Europa degli affaristi e poter così costituire l’Europa dei Popoli che dovrà nasce su basi sane nel rispetto del cittadino.
Le porte sono aperte. Vi aspettiamo numerosi, per esserci, alle prossime Elezioni Europee di primavera. Indipendentemente dalla Legge Elettorale o dagli sbarramenti. I segnali austriaci e irlandesi sono chiari gli Europei scelgono con la testa e sono stufi di farsi prendere in giro. E gli Italiani……?
ll programma è diviso per aree tematiche, a fondo pagina di ogni singolo settore troverete le proposte. Il Progetto Politico del Movimento NO EURO si basa su due punti essenziali:
- la proprietà della moneta
- l'uscita dell'Italia dall'Euro
L'economia di fatto è oggi il motore trainate della società.
Una società economicamente sana di fatto pone le condizioni di benessere che permettono la soluzione di tutti i problemi da quelli sociali a quelli culturali
Il progetto politico si può così sintetizzare:
No alla privatizzazione della Moneta
Con l'introduzione dell'Euro si è¨ di fatto completata la privatizzazione della Moneta. Infatti l'Euro è una moneta completamente privata: la Banca Centrale Europea non ha nessun controllo da parte di qualsiasi organismo Comunitario. La Commissione Europea, il Parlamento Europeo, la Comunità Europea di fatto riconosce l'Euro allo stesso livello della Sterlina Inglese, delle Corone Svedesi e Danesi dello Sloty Polacco e di tutte le altre monete circolanti nella Comunità stessa.
Vero o Falso
Le verità sulla falsa informazione che viene imposta ai cittadini dal sistema bancario e da quello politico; come non farsi più ingannare e aprire gli occhi sull'Euro e sull'Europa.
L'Euro la Rovina dell'Italia
Uscire dall'Area Euro è per l'Italia la possibile salvezza dal tracollo economico e sociale che sta travolgendo le famiglie, le aziende, e piùin generale tutta la società italiana.
Bankitalia, il suo rapporto con le banche e il debito pubblico
La Banca d'Italia non puù essere di proprietà di banche private ma deve diventare lo strumento della politica economica del governo unico rappresentante dei diritti dei cittadini.
No alla Costituzione Europea
Dopo i disastri dell'Euro i burocrati europei, rappresentanti del sistema bancario continentale ci vogliono imporre una Costituzione Europea che non guarda ai problemi sociali, culturali ed etnici che rischiano di travolgere l'essenza stessa dell'Europa che i nostri Padri hanno faticosamente costruito.
Agricoltura allo sfascio
Dalle quote latte imposte ai nostri allevatori, alle politiche agricole di sostegno alle agricolture tedesche, austriache, francesi, danesi, ecc. si sta delineando il progetto europeo di annientare il nostro sistema agricolo senza che la classe politica italiana sappia reagire concretamente.
Il Commercio Italiano svenduto a Francesi, Tedeschi ed Austriaci
Grande Distribuzione, Hard e Soft Discount hanno ormai in mano il Commercio che conta nel nostro paese, decidendo così dall'estero le politiche commerciali italiane, ma soprattutto imponendoci prodotti esteri. L'Italia è diventata ormai una colonia Commerciale da sfruttare: per quanto ancora?
Occupazione a rischio per la maggior parte degli italiani
Nei prossimi mesi si assisterà inevitabilmente in Italia alla chiusura del sistema produttivo, che grazie all'Euro non è più competitivo, non solo nei confronti dei paesi emergenti, ma sopratutto dei Paesi Europei (est in testa). L'agricoltura è ormai alla deriva ed il turismo altra grande fonte occupazionale in Italia è destinato ad un tracollo conseguente ai prezzi che non sono più attraenti per i ricchi mercati turistici mondiali. La presenza di un'immigrazione con costi del lavoro estremamente competitivi creerà inevitabilmente un collasso occupazionale in tutte le aree del Paese.
Pensioni a rischio?
Fino ad alcuni anni fà si parlava della riforma del sistema pensionistico. Con l'entrata in vigore dell'Euro il problema sembra essersi risolto, infatti l'Euro ha di fatto dimezzato il valore delle pensioni a tutti i l ivelli. Ma il futuro non è certamente roseo. Il crollo occupazionale porterà al tracollo del sistema pensionistico grazie ad un calo drastico delle contribuzioni. Per rispettare poi i parametri Europei i Governi futuri difficilmente potranno intervenire a sostegno di questo settore.