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L’ambiente conviene!

di Jacopo Fo - 21/02/2009

 

 

 

 

Il sindaco Alemanno ha realizzato una bella cosa. Una cosa che, per 8 anni, anche noi abbiamo cercato di far fare a Veltroni. Ha sostituito le lampadine dei semafori (durata 2000 ore) con lampadine a led (durata 80mila ore, risparmio elettricità 88%).
Viva Alemanno. Non tutti quelli di destra sono stupidi. 


 

 

Ma, tanto per dire che quel poco che si fa è davvero poco, vorremmo vantarci per i risultati che stiamo ottenendo ad Alcatraz.
Al momento ristorante e palestra sono scoperchiati.
I lavori saranno terminati entro i primi di aprile e avremo così completato una ristrutturazione durata alcuni anni, che ci ha portato a tagliare drasticamente la nostra impronta ambientale e i nostri costi energetici.
Le trasformazioni che abbiamo realizzato non hanno nulla di fantascientifico e sono alla portata di qualunque azienda o Comune.

 

 

ELETTRICITA’

Riduzione del 70% dei consumi elettrici con l’acquisto di elettrodomestici in classe A (basso consumo), sostituzione di tutte le lampadine a incandescenza con lampadine ad alto risparmio e lunga durata (-80% consumi), installazione di sensori per l’accensione automatica delle lampadine esterne.
Copertura della totalità dell’energia elettrica con 3 impianti di pannelli fotovoltaici per un totale di 15 kW di potenza (entro l’anno diventeremo una fattoria elettrica con 100 kW di potenza). I progetti sono realizzati tramite il Gruppo d’Acquisto Fotovoltaico Alcatraz-Merci Dolci (www.commercioetico.it).

 

 

CALORE
Taglio del 50% della dispersione di calore tramite l’isolamento termico dei tetti con 16 cm di sughero o materiale con eguali caratteristiche sul 90% della struttura.
Installazione di pannelli termoriflettenti che si inseriscono dietro i caloriferi, per evitare che il calore si disperda nel muro (costo ca. 10 euro/mq, www.commercioetico.it. Riduce del 10% la dispersione di calore).
Sostituzione di 19 caldaie piccole con 4 grandi caldaie tramite la realizzazione di una tubatura ad alta coibentazione termica (che trasporta l’acqua calda).
Installazione di finestre con triplo vetro e intercapedine riempita di gas isolante nel 20% delle finestre di Alcatraz, o doppie finestre, laddove non c’erano già i doppi vetri.
Installazione di 3 impianti per la produzione di acqua calda tramite pannelli solari termici.
Taglio del 90% del consumo di gas GPL grazie all’adozione di caldaie e stufe alimentate con pellet o scarti di legna e la sostituzione delle restanti caldaie a gas di vecchio tipo con caldaie a gas ad alto rendimento.

 

 

MOBILITA’

Acquisto di un’auto elettrica (autonomia 80 km, velocità 100 kmh) e di un’altra che percorre 100 km con 4 litri di benzina, in sostituzione di due auto che consumavano 8 litri di gasolio per 100 km.
ACQUA
Riduzione del 50% dei consumi idrici attraverso l’uso di acqua non potabile per gli scarichi dei wc.
Installazione su tutti i rubinetti e le docce di riduttori del flusso (http://www.commercioetico.it). 
Taglio del 100% del consumo di acqua per l’agricoltura grazie ad un impianto di recupero dell’acqua delle fogne, che viene depurata tramite 7 grandi vasche riempite di ghiaia di varie misure e piante (fitodepurazione). Tutto il sistema funziona per caduta e non richiede il consumo di un solo kW.
Installazione di 2 sistemi di filtraggio dell’acqua potabile per offrire agli ospiti acqua di alta qualità e ottimo sapore gratuitamente e ridurre così il trasporto di acqua minerale (costo di ogni filtro circa 300 euro, www.commercioetico.it).

 

 

MA QUANTO ECOSTATA QUESTA RISTRUTTURAZIONE ENERGETICA?
NEANCHE UN EURO. CI STIAMO GUADAGNANDO!
Il nostro investimento a fine lavori dovrebbe essere di circa un milione di euro, tra impianti fotovoltaici, eolici (faremo anche questo, stiamo misurando il vento) isolamento termico, eccetera.
Ma su gran parte degli investimenti vi è la detrazione del 55% (Irpef), mentre i pannelli fotovoltaici e i mulini a vento si ripagano al 100% in 15-20 anni grazie a un contributo per ogni kW prodotto.
La spesa iniziale è finanziabile da una banca e le rate del prestito sono inferiori al risparmio ottenuto+detrazioni fiscali+contributo per fotovoltaico ed eolico.
Forniremo appena possibile un’analisi consuntiva dei costi e dei ricavi, ma possiamo dire che tra risparmio e produzione di energia elettrica dovremmo avere una disponibilità di più di 100 mila euro all’anno, cioè più dell’ammontare delle rate di restituzione del prestito.
E ogni anno ci resteranno in tasca soldi da spendere in modo più intelligente. 
Si tratta di una possibilità che tutti possono utilizzare.
La società finanziaria con la quale abbiamo stretto accordi è disponibile a finanziare interventi di efficienza energetica per Comuni e cooperative sociali.

 

 

ALTRI SETTORI di intervento
RISPARMIO ENERGETICO
PRODUZIONE AGRICOLA E ALIMENTI
Riduzione dell’incidenza dei trasporti degli alimenti attraverso la creazione di un orto di 1000 metri quadrati, la rimessa in produzione di 850 olivi e 200 alberi da frutta, l’incremento del consumo di erbe selvatiche.
Inoltre produciamo direttamente pane, yogurt, biscotti, marmellate, aceto.
L’adozione di un grande buffet al ristorante con ampia e abbondante scelta ha comportato incredibilmente un taglio dell’80% del consumo di carne. E questo senza CREARE DISAGIO a chi ama la carne. Infatti, scegliendo con gli occhi e con il naso tra decine di diverse pietanze le persone, spontaneamente, tendono a desiderare di assaggiare tutto. La carne è sempre presente sul nostro buffet, è cucinata divinamente ed è di ottima qualità. Ciononostante, finisce che, per prendere un po’ di tutto, le persone consumano meno carne e più verdure, cereali, formaggi, uova, pesce.
Questo è un bene per la salute e il benessere dei nostri ospiti, ma lo è anche per l’ambiente, in quanto la produzione di carne è un’attività enormemente energivora: per produrre una caloria da fonte animale serve 4 volte più terreno che per produrre una caloria vegetale.
Quindi ridurre il consumo di carne riduce quello del petrolio e contrasta l’emergenza alimentare causata dall’uso di vegetali per produrre biocarburanti (il famoso progetto Bush: due miliardi di morti per fame per alimentare le auto statunitensi. Il biocarburante è una bella cosa perché permette di recuperare scarti vegetali, terreni fuori coltivazione, olio fritto delle cucine… Si può tirar fuori biocarburante perfino dall’immondizia. Ma la produzione di biocarburante diventa un crimine se si coltivano legumi e cereali per produrlo o se si abbattono le foreste millenarie per creare campi da arare). 
Anche il fatto che il 90% dei prodotti alimentari consumati ad Alcatraz sia biologico incide diminuendo l’inquinamento. Le culture biologiche infatti non utilizzano diserbanti, anticrittogamici, fertilizzanti, insetticidi, conservanti, coloranti. Tutta roba che inquina quando viene prodotta e quando viene sparsa sul terreno e sui cibi. L’adozione del biologico comporta quindi meno spreco di energia, nessuna tossicità per i contadini e i consumatori, migliore sapore e profumo, ripristino di elementi nutritivi essenziali (i cibi coltivati chimicamente hanno una ricchezza di microelementi inferiore del 50% rispetto ai cibi biologici di buona qualità).

 

 

DETERSIVI
Sostituzione dei detersivi commerciali con altri autoprodotti con aceto, bicarbonato e simili (vedi il manuale dei detersivi bioallegri su www.commercioetico.it)

 

 

AZIENDE RESPONSABILI
Fin dalla nascita, 30 anni fa, il progetto Alcatraz si è posto il problema di controbilanciare il suo impatto ambientale. Ogni attività nella società moderna ha un suo costo in termini di petrolio consumato e di inquinamento. Si parla di impronta ecologica o zaino ambientale.
Dal primo anno trascorso su queste colline abbiamo iniziato quindi a proteggere e valorizzare i boschi e a piantare nuovi alberi. Oggi siamo arrivati a 380 mila metri quadrati di rimboschimento, migliaia di alberi che oggi arrivano a superare in molti casi i 6 metri di altezza e che assorbono molta più anidride carbonica di quanta la nostra attività ne immetta nell’atmosfera.
Si lasciano le piante grandi e si tagliano quelle piccole, esattamente il contrario di quel che si fa generalmente per sfruttare la ricchezza del bosco. Negli ultimi due anni abbiamo recuperato più di 10 mila quintali di legna da ardere ripulendo 700 mila metri quadrati di bosco. Se a questo dato aggiungiamo l’energia elettrica che dovremmo arrivare a produrre con il fotovoltaico entro la fine dell’anno arriveremo a una produzione di energia enormemente superiore ai nostri consumi.
Questa è la filosofia di impresa che vorremmo lanciare con un marchio di qualità ambientale: aziende e amministrazioni pubbliche che controbilanciano le loro emissioni di anidride carbonica “adottando” rimboschimenti e che producono altrettanta energia di quanta ne consumano. Si tratta di proporre l’idea di

 

 

RESPONSABILITAAMBIENTALE ED ENERGETICA
Per questo marchio di qualità abbiamo scelto il nome di Energia Arcobaleno.