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Situazione irrimediabile

di Gianfranco La Grassa - 19/06/2009


Da anni (e molti) sostengo che la sinistra è un cancro in grado di condurre a morte il nostro paese.
Ho avvertito pure che i cancri non si curano con palliativi, ma con chemioterapia e soprattutto
asportazione chirurgica. Ammetto, comunque, che questo ammasso di liquame ha superato ogni livello
da me prospettato; e ne è stata ampiamente coinvolta l’intera sinistra detta “radicale” o “estrema”
e quella “alternativa”. Sono rimasto per la verità spiazzato dai ragazzi dell’Onda e da quelli
dei centri sociali; li ho sempre valutati zero politicamente (e un po’ anche intellettualmente), ma
non pensavo si rivelassero così disgustosi e vergognosi come hanno dimostrato d’essere negli ultimi
giorni. La politica è del tutto finita; siamo al pettegolezzo, al fango gettato a piene mani, ma pure
all’appoggio più spudorato ai reazionari interni e stranieri (Usa), che stanno mettendo a soqquadro
il paese.
L’unica soddisfazione è di vedere finalmente smitizzata l’intelligenza del “bombardatore del
Kosovo” (per conto e assieme ai suoi “amici” americani), perché era uno scandalo venisse paragonato
a Togliatti. Un uomo di non eccelse capacità, solo abile in manovre da congresso di partito; il
tutto mascherato da un’arroganza e supponenza che hanno pochi paragoni possibili. L’ho sostenuto
fin da quando l’ho visto in azione a Pisa, ventenne, nel 1968; e, finalmente, la sua pochezza politica
appare in tutta evidenza.
Detto questo, solo gli sciocchi – o i malintenzionati – pensano, anzi inducono “il popolo” a pensare,
che la sinistra agisca in proprio. Non farebbe un metro, sarebbe già stata distrutta dal “crollo
del muro”, se dietro non ci fosse (fin dal 1992-93) una finanza di emeriti parassiti (come ricordo
spesso: weimariana, cioè testa di ponte della finanza e politica statunitense) e l’industria decotta tipo
Fiat, che dovrebbe essere fallita da anni, ma sopravvive appunto come i parassiti, dandosi agli
Usa e adattandosi alle loro vecchie e nuove strategie di predominio. E’ inutile – come fanno i poveri
destri; non tutti, solo i “berlusconiani”, perché gli altri gongolano – prendersela con Repubblica, La
Stampa, Il Corriere, ecc.; di chi sono questi giornali, chi li finanzia, chi se ne serve per le sue “oscure”
trame? Oscure solo per chi non vuol vedere; proprio come il popolo tedesco non sapeva dei
campi di sterminio perché “non voleva vedere”.
Così fanno i “berluscones”; e per questo non si salveranno facilmente. L’unico che, almeno con
riferimento a “Mani Pulite”, cita sempre “le manine d’oltreoceano”, è Geronimo. Gli altri (anche
oggi) continuano a dire che gli Usa sono con noi e con Berlusconi, pubblicano le foto di Obama e di
quest’ultimo sorridenti, “amiconi”. Gli “alleati” (termine di un umorismo nero incredibile!) non avrebbero
mai tramato contro certe nostre forze politiche (non perfettamente allineate), nemmeno nel
1992-93. O fetenti o ignoranti. Basta leggere un libro di storia delle scuole superiori (forse anche
medie) per sapere che questa è intessuta di sorrisi, false amicizie, tradimenti, accoltellamenti, di
nuovo sorrisi ma con il pugnale in mano mentre gli “alleati” si abbracciano. Tra Usa e Italia – dopo
decenni di subordinazione per essere “uniti” contro l’“Impero del Male” – ci sono sorrisi solo se ci
si piega come la nostra finanza, come la nostra grande industria di settori ormai “stramaturi”. Se
cerchi di ammiccare alla Russia, o al mondo arabo, per portare avanti interessi per noi fondamentali
– specie in questa situazione di crisi (che non è per nulla passata e ci farà soffrire a lungo) – non
può che finire a “Mani Pulite” o al gossip, alle “luci rosse”, ecc.
Certo, poi ci sono quelli che servono a portare avanti queste trame, per nulla oscure. Si è trovata
una sinistra fatta di rinnegati del piciismo – la cui degenerazione era comunque già iniziata
all’epoca dell’ipocrita, menzognera, questione morale del berlinguerismo – con l’aggiunta di “antimperialisti”
filoamericani, di studenti “critici” (che non vogliono studiare, vogliono fare la “bella
vita” concessa loro dall’indegno lassismo della sinistra), di “centrosocialisti” non semplicemente
decerebrati, ma qualcosa di ben peggiore. Tutto questo è però meno essenziale di chi ci sta dietro, di
chi li foraggia e se ne serve come di sicari. Siamo sempre alla solita storia: chi denuncia il terribile
degrado della vita politica e civile italiana si comporta come colui che guarda il dito e non la Luna
che questo indica. Non c’è dubbio: il “dito” (la sinistra con gli altri) è ormai feccia, spurgo di fogna,
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sta ammorbando l’aria. Quindi la pulizia andrebbe comunque fatta. Tuttavia, come puoi farla se non
ti accorgi della Luna? Anzi, non dobbiamo mentire a noi stessi: proprio chi è sottoposto al cattivo
odore della cloaca urla contro l’odore, ma fa finta di non vedere la cloaca, perché altrimenti dovrebbe
risalire alla grande finanza e industria decotta e poi, infine, agli Usa.
Allora sarebbe costretto a dire apertamente che cosa c’è dietro le varie “rivoluzioni colorate”,
indecorosamente indicate come “democratiche”, mentre sono controrivoluzioni promosse da quinte
colonne (esistenti in ogni paese) con alle spalle il disegno imperiale statunitense, che la nuova amministrazione
porta avanti con più determinazione ed in modo ancor più sporco di prima. Solo che,
dove non si può agire diversamente (Afghanistan), si inviano altre truppe (e le fanno inviare anche a
noi), dov’è possibile si fodera invece il disegno egemonico con il dollaro, non meno violento delle
armi. Berlusconi vuole impegnarsi a favore della Fiat; mi auguro che anche questa sua predisposizione
amichevole sia come quella di Obama nei suoi confronti. In caso contrario, è perduto definitivamente,
come Craxi e Andreotti, ecc.
In conclusione: la sinistra (con gli altri) è il cancro che va curato con il bisturi. Tuttavia, i “linfonodi”
sono già attaccati, si può sempre ripresentare. Le cause del cancro vero, umano, sono ancora
largamente sconosciute. Abbiamo invece la fortuna di conoscere quelle del cancro sociale; sia i
vari “sinistri” sia coloro che se ne servono quali sicari sono ben individuabili. Quindi, o parte
l’effettiva cura; o altrimenti che poi il malato non si lamenti della sua morte. Andiamo alla “Luna”,
senza tuttavia lasciar perdere nemmeno il “dito”. Ovviamente è un’esortazione di pura testimonianza,
giacché l’Italia è un paese di filoamericani, di antiarabi e di altre vergogne ancora. Comunque,
almeno non accettiamo di farci prendere in giro: dirigiamo l’occhio verso la “Luna” e saremmo favorevoli
al taglio del “dito”.