Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Iran: il ruolo di Londra, accusata di essere dietro le violenze

Iran: il ruolo di Londra, accusata di essere dietro le violenze

di Leila Mazboudi* - 22/06/2009

 
 

La storia si ripete, è quello che i dirigenti iraniani sembrano imparare in seguito al movimento di protesta contro la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Ed è la Gran Bretagna che sempre di più si trova nel loro mirino, sospettata di aver ripreso, come in passato, il suo ruolo di perturbatore in Iran, e di essere dietro le violenze scoppiate nelle strade di Teheran.

Il primo ad avere suonato l'allarme contro Londra è stato il numero uno, la Guida suprema Sayed Ali Khamenei: "I diplomatici di diversi paesi occidentali, che finora ci hanno parlato con il linguaggio diplomatico hanno dimostrato il loro vero volto, in primo luogo il governo britannico", ha proclamato nel suo discorso di venerdì sulle elezioni presidenziali iraniane, mentre la folla ha gridato "Abbasso la Gran Bretagna".
Questa domenica, anche il presidente eletto, Mahmoud Ahmadinejad ha fatto riferimento all’ingerenza inglese e statunitense: "Non entrerete nella cerchia di amici della nazione iraniana tenendo proponimenti frettolosi. Per questo motivo, vi chiedo interrompere la vostra ingerenza." ha scritto sul suo sito web.

In precedenza, il ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, era andato ben oltre, accusando Londra di aver cospirato contro le elezioni presidenziali. Nel corso di un incontro con i diplomatici, citato dal canale satellitare in lingua inglese "Press TV", aveva osservato che "è da due anni che Londra prepara un siluro contro le elezioni presidenziali iraniane:" Abbiamo notato un afflusso (dalla Gran Bretagna) prima delle elezioni", ha affermato, riferendosi alla presenza di "elementi legati ai servizio segreti britannici".
La Gran Bretagna "voleva che nessuno si recasse al voto", "questa era la linea dei media britannici", ha aggiunto.

Infatti, questi media hanno, fin dalle prime ore, e senza prove, adottato il punto di vista dei perdenti alle presidenziali, contestando l'esattezza delle cifre ufficiali e pubblicandole prematuramente. Da questo momento viene alla luce tutta l'ampiezza dell’ingerenza britannica, che, quindi, non era limitato ai soli mezzi di informazione.

Un ruolo importante è stato assunto nelle recenti dimostrazioni dai membri dell’ “Organizzazione dei Mujahidin del popolo”, vietata in Iran, che sono stati arrestati dai servizi di sicurezza.
Secondo il ministero in questione, essi hanno confessato di essere stati addestrati da soldati britannici di stanza in Iraq.

Nel corso degli ultimi due anni, diverse reti terroristiche, con l'obiettivo di creare disordini in Iran, erano state smantellate in molte province iraniane, nella provincia araba di Al-Ahwaz, e in quella turcomanna del Balochistan.
Essi hanno inoltre confessato di aver legami con il Regno Unito.

L'avversione di Londra contro Teheran non è un segreto per nessuno, a causa della vittoria della rivoluzione di Imam Khomeini, il quale è riuscito a detronizzare uno degli alleati pro-occidentali più vicini a Londra (ed anche a Washington).
Data la storia di interferenza e cospirazioni pianificate da parte dei vari governi di sua maestà "in questa regione come altrove nel mondo, le accuse iraniane contro l'ex Impero del Sol Levante, sono più plausibili che i dinieghi del segretario degli Esteri britannico, David Miliband, per il quale "il Regno Unito è irremovibile sul fatto che sia il popolo iraniano a scegliere il proprio governo e le autorità iraniane a garantire l'imparzialità dei risultati (elezioni presidenziali) e proteggere i loro concittadini."

Nel 1953, è stato il Regno Unito che ha indotto gli Stati Uniti arovesciare il governo popolare di Mossadegh. Aveva deciso di nazionalizzare il settore petrolifero iraniano. Ahmadineajd è stato molto più audace.


* Fonte: http://www.almanar.com.lb/NewsSite/NewsDetails.aspx?id=90974&language=fr