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L’inquinamento a Milano ricovera 73 persone al giorno

di Andrea Boretti - 06/10/2009

Secondo i risultati della ricerca Poemi (Pollution and Emergency in Milan) a Milano una media di 73 persone al giorno viene ricoverata per malattie collegate all’inquinamento. Ad esserne colpiti sono soprattutto i giovani e i bambini con dati davvero preoccupanti.

 

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Parlare di Milano e parlare di smog è da troppi anni la stessa cosa, e purtroppo per combatterlo si è sempre fatto molto poco
Una volta a Milano, d'inverno, c'era la nebbia. Era questo l'evento atmosferico per il quale la capitale lombarda era famosa e per il quale veniva "sbeffeggiata" dai cugini del sud. Poi i navigli di Leonardo sono stati coperti, il clima è cambiato e ora a Milano la nebbia non c'è più, ma la città viene ancora sbeffeggiata. I motivi sono diversi, ora per il cielo grigio, ora per i suoi palazzi sporchi di smog. Perfino il Duomo è rimasto per mesi e mesi ricoperto da un lenzuolone da fantasma dietro il quale si è lavorato ad un'opera di pulizia che lo ha reso "così bianco che più bianco non si può"...almeno per ora e chi sa per quanto...

 

Sì perché parlare di Milano e parlare di smog è da troppi anni la stessa cosa, e purtroppo per combatterlo si è sempre fatto molto poco. Se un lenzuolo e del restauro bastano temporaneamente per il Duomo, la stesa cosa non si può dire per la salute dei milanesi. In questo senso, tocca ora ad una ricerca commissionata dallo stesso comune alzare nuovamente il livello d'allarme sull'inquinamento.

"Poemi", questo il nome della ricerca che sta per "Pollution and Emergency in Milan" e porta all'attenzione come una media di 73 persone al giorno vengano ricoverate a Milano per malattie collegate all'inquinamento. Più in particolare lo studio dimostra come ai picchi di presenza degli agenti inquinanti (pm10, pm2,5) corrisponda un aumento degli accessi ai pronto soccorso (circa il 10%-15% in più) degli ospedali cittadini.

La ricerca, che si è incentrata in particolare su 5 ospedali (Fatebenefratelli, Policlinico, Niguarda, San Carlo e San Paolo), racconta come dei 53.514 accessi registrati, 26.151 sono stati provocati da disturbi acuti delle vie respiratorie superiori, 3.569 da asma acuto, 8.536 da bronchite acuta, 5.689 da polmonite, 1.825 da riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva, 4.324 da scompenso cardiocircolatorio, 1.697 da sindrome coronarica acuta e infine, 1.723 da ictus. "La missione di questo studio è definire strategie di prevenzione e tutela della salute dei cittadini", puntualizzano gli autori dello studio.

 

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Esiste una correlazione tra la pessima aria che si respira nel capoluogo e la salute dei suoi abitanti
La ricerca non è quindi una critica alla politica sull'inquinamento del comune, ma anzi la volontà di capire e agire di conseguenza. Lo scopo è di quelli nobili e apprezzabili, ma resta il fatto che i numeri registrano una correlazione tra la pessima aria che si respira nel capoluogo lombardo e la salute dei suoi abitanti. Una correlazione per niente positiva, com'era immaginabile. Balzano all'occhio, in particolare, i preoccupanti dati relativi a giovani e bambini: dei 1815 casi di riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva registrati nel 2008, il 50% riguarda gli under 18.

 

Così, mentre tra le mura di palazzo Marino continua la diatriba ecopass sì-ecopass no, e il sindaco Moratti approva una "sanatoria" - o se preferite chiamatelo condono o scudo - sui multati nei primi 3 mesi del provvedimento, i giovani Milanesi soffrono sempre più d'asma e continuano a vivere in una città dove ad oggi sono già 57 (contro i 35 "concessi" dall'UE) i giorni in cui è stato superata la soglia di sostanze inquinanti, e bisogna ancora affrontare l'inverno, notoriamente la stagione più inquinata dell'anno...