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Io, italiano indegno di questo nome.

di Lorenzo Borrè - 01/01/2010

 

mappa_occupazione_afghanistan.gif image by simo_infoaut

 

Conosco persone, non molte a dire il vero, che passano parte del loro tempo libero facendo volontariato sociale, che educano i propri figli al rispetto delle regole del vivere civile, che vivono sobriamente con lo stipendio di un lavoro  trovato senza raccomandazioni, che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo e non cercano favoritismi, che cercano di migliorare questo mondo o almeno di non guastarlo, che amano l’arte e conoscono la storia e le tradizioni del luogo dove vivono.

Ebbene, leggendo il Correre della Sera del 29 dicembre ho appreso che queste persone, secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini,  “non sono italiani degni di questo nome” solo perché non sono fiere e grate per l’impegno dei militari italiani all’estero (http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=42043230).

Anch’io, lo devo ammettere, non sono  grato ai nostri militari per la loro presenza in Irak, in Afghanistan, e non vado fiero dell’”intervento umanitario” contro la Repubblica Serba.

Non sono quindi, a dispetto di cittadinanza, nazionalità e retaggio familiare, degno di essere chiamato italiano.

Analizzando meglio, scopro di non essere degno di chiamarmi italiano perché non approvo gli interventi militari all’estero deliberati dai governi, italianissimi, che si sono succeduti negli ultimi vent’anni.

Conosco persone, troppe a dire il vero, che predicavano rigore etico e oggi esercitano “l’arte del compromesso”, che protestavano contro il clientelismo e oggi “piazzano” parenti, amici e amichette in società a partecipazione pubblica, che volevano essere uomini di valore e si sono accontentati di diventare uomini di potere, che cercano e dispensano favori con fare mafioso, prostituti che gongolano per i buffetti di chi gli ha aperto i salotti buoni, che mugolano soddisfatti per l’amicizia dei poteri forti.

Conosco persone, una moltitudine purtroppo, che fanno i salti mortali pur di non pagare contravvenzioni, che passano almeno sei ore al giorno davanti alla televisione, che cercano favoritismi anche per una ricetta medica o per non fare una fila, che devastano il territorio con abusi edilizi, che sottopagano, trattandoli come bestie, uomini e donne che hanno il solo torto di essere nati ad una latitudine sbagliata….;

Conosco queste persone: sono connazionali di chi mi esclude dal novero degli italiani degni di questo nome.