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Scudo antimissile: Obama come Bush

di Andrea Perrone - 05/08/2010

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Praga è pronta ad ospitare un centro di allerta preventiva allestito da Washington, nell’ambito del progetto per lo scudo antimissile.
A darne notizia è stato il quotidiano economico Hospodarske noviny, precisando che sarà utile per garantire un’informazione tempestiva su un eventuale pericolo missilistico. Il giornale non ha mancato di riportare poi che il Pentagono avrebbe chiesto al Congresso i mezzi necessari per l’allestimento del centro entro la fine dell’anno in corso. Dal canto loro gli Stati Uniti avrebbero in programma di investire inizialmente 2,2 milioni dollari negli anni 2011-2012, che dovrebbe diventare parte di una comune difesa antimissile Nato nel prossimo futuro.
Il luogo esatto per la realizzazione del progetto non è ancora stato ancora stabilito, ma Praga o i suoi dintorni potrebbero costituire l’opzione principale. Il servizio del centro di allerta dovrebbe inoltre essere assicurato da militari cechi e un team di esperti dovrebbe controllare i dati provenienti dai satelliti. Una scelta quella del governo di Praga, in ossequio all’impero a stelle e strisce, che contravviene secondo i sondaggi al volere del popolo della Cekia, contrario quasi al 70 per cento alla dislocazione di qualsiasi parte del sistema antimissilistico made in Usa lungo il territorio nazionale e sovrano. Durante una conferenza stampa il premier ceco ha sottolineato che questo sarà  un “centro tecnico-amministrativo volto a individuare il lancio di missili contro il territorio dell’Alleanza atlantica”.“In questo momento - ha proseguito il leader ceco riferendosi all’intesa con Washington - rappresenta una questione bilaterale, ma si presume che questo sistema farà parte della difesa missilistica della Nato”. “La parte americana propone di creare nella Repubblica ceca un impianto dotato di sensori per un’allerta tempestiva sul pericolo missilistico”, ha osservato Necas. “Per me è un primo passo simbolico”, ha osservato fiducioso il ministro della Difesa Alexandr Vondra, l’ex vicepremier per gli Affari europei e grande promotore del progetto di George W. Bush che prevedeva la costruzione di un radar nella Repubblica ceca nell’ambito dello scudo spaziale. Il vecchio programma dell’amministrazione Bush è stato infatti annullato l’anno scorso per volere del presidente Barack Obama (nella foto). L’attuale strategia del leader della Casa Bianca prevede invece un progetto più moderno e meno costoso, che punta alla dislocazione di nuovi missili Patriot su piattaforme mobili e navi, in alcune aree dell’Europa centro-orientale e non solo, fra cui Polonia, Repubblica Ceca, Romania, e forse Bulgaria e Turchia, insieme alla dislocazione in alcune aree come quelle del Mar Baltico, del Mare del Nord e dell’Artico.
Dure le prese di posizione del governo di Mosca che ha condannato le scelte dei Paesi europei definendo il progetto dello scudo spaziale una minaccia alla propria sicurezza nazionale. Intanto, a Bratislava anche il ministro degli Esteri slovacco, Mikulas Dzurinda, ha fatto sapere che il suo Paese è pronto ad entrare nel sistema voluto da Washington. “Se questo progetto, in cui la Repubblica Ceca dovrebbe essere inclusa, porta ad una maggiore sicurezza, si dirà ‘sì’ in modo inequivocabile”, ha precisato durante una conferenza stampa, a conferma che le decisioni degli Usa non saranno disattese.