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Un venerdì 17 funesto per i Popoli europei

di Nicoletta Forcheri - 20/12/2010

Fonte: stampalibera


Venerdì 17 scorso è stato veramente funesto: la presidenza di quel tampone di paese, il belgio, si è terminata con le conclusioni del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre scorsi, con cui si modifica alla chetichella il Trattato dell’UE decidendo che:

“Per i paesi considerati solvibili in seguito all’analisi di sostenibilità del debito condotta dalla Commissione e dall’FMI di concerto con la BCE, i creditori del settore privato saranno incoraggiati a mantenere le rispettive esposizioni secondo le norme internazionali e pienamente in linea con le prassi dell’FMI. Nell’eventualità inattesa che un paese risulti insolvente, lo Stato membro deve negoziare un piano globale di ristrutturazione con i propri creditori privati, in linea con le prassi dell’FMI al fine di ripristinare la sostenibilità del debito. Se è possibile pervenire alla sostenibilità del debito grazie a queste misure, il meccanismo europeo di stabilità può fornire un sostegno di liquidità.”

Cioé, una conclusione tagliata su misura di anonimi creditori privati, imponendo regole di emissione delle obbligazioni degli Stati allineate con quelle dell’asse angloamericano, cioé l’asse responsabile della crisi e propugnatore dell’infausto nuovo ordine mondiale, dove una moneta globale sostituirà la carta straccia che vanta immeritata posizione di privilegio, il dollaro, per mantenere sovranità, potere e ricchezza in mano agli stessi che manipolano dollaro, sterlina e dollaro:

"Per agevolare questo processo, clausole di azione collettiva (CAC) standardizzate e identiche, in modo da tutelare la liquidità dei mercati, saranno inserite tra le modalità e condizioni di emissione di tutte le nuove obbligazioni di Stato della zona euro a partire dal giugno 2013. Le suddette clausole saranno coerenti con quelle comuni nel diritto del Regno Unito e degli Stati Uniti conformemente alla relazione del G10 sulle CAC, comprese clausole di aggregazione che consentano a tutti i titoli di debito emessi da uno Stato membro di essere considerati insieme nelle negoziazioni. Ciò consentirà ai creditori di prendere una decisione a maggioranza qualificata su una modifica giuridicamente vincolante dei termini di pagamento (sospensione, proroga della maturità, riduzione del tasso di interesse e/o haircut) nell’eventualità d’inadempienza del debitore."

I maiali, come vedete, la fanno franca (Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca) poiché “Gli Stati membri la cui moneta non è l’euro saranno associati ai lavori, se lo desiderano. Possono decidere di partecipare caso per caso alle operazioni condotte secondo il meccanismo.” I maiali hanno deciso di spennare inizialmente i cosiddetti PIIGS dell’area geograficamente marginale dell’Europa.  A vantaggio della zoccola dura Merkel/Sarko, nel frattempo cooptata nell’opera dei maiali, sperando di farla franca anch’essa.

Hanno deciso, crepi il popolo purché rimanga stabile e FORTE l’euro. Prova ne siano le innumerevoli manifestazioni in tutta Europa contro i tagli alla cultura, al settore pubblico, alle pensioni, e a tutto ciò che più di tutti meriterebbe sovvenzioni, aiuti, incoraggiamenti, sponsor in poche parole liquidità e MONETA.

Un meccanismo “di stabilizzazione dell’euro” in caso di crisi di più di un paese che coinvolga i “creditori privati” a partire dal 2013, cifra esotericamente malefica.

L’UE getta la maschera. E fa capire per chi lavora realmente. Un’associazione probancaria che opera nell’ombra  a vantaggio di anonimi creditori dei debiti “sovrani” (che di sovrano non hanno più niente), e che sono quegli stessi che hanno in mano petrolio/farmaceutica/agroalimentare, brevetti, risorse prime e utilities (vedi qui ed elenco sotto).

Un “meccanismo permanente di gestione delle crisi per salvaguardare la stabilità finanziaria dell’intera zona euro” basato sul “fondo europeo di stabilità finanziaria” per fornire “pacchetti di assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro” – LEGGERE DEBITI – nell’ambito di un “nuovo quadro di governance economica rafforzata” con tanto di “sorveglianza economica efficace e severa” coinvolgendo “la partecipazione dei creditori del settore privato in base a valutazioni caso per caso, in linea con le politiche dell’FMI.”

Una EUROPA sotto tutela di FMI e NATO, strenui difensori di quegli ANONIMI CREDITORI DEL SETTORE PRIVATO di cui non si fanno mai i nomi. Per tutelare tali creditori del settore privato, il prestito del meccanismo europeo di stabilità

“fruirà di uno status di creditore privilegiato, secondo solo a quello dell’FMI.”

Quale migliore strumento per soppiantare definitivamente gli Stati sovrani – casse neutre mutualistiche trasformate in riscossori coatti del debito -  trasformando i popoli buoi in pagatori di ultima istanza, che non quello di soppiantere i titoli nazionali del credito sovrano con quelli europei???

Nicoletta Forcheri

Lettura: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=DOC/10/5&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en

LISTA ITALIANA DEI PRIMI PRENDITORI DEL DEBITO PUBBLICO: