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Immigrati: per affondarci di sofismi

di Nicoletta Forcheri - 13/04/2011

Fonte: mercatoliberotestimonianze


Per quel che riguarda il problema "immigrati" in Italia, il modo in cui ci descrive l'Europa è parziale ed è ingannevole il metodo di calcolo, che verte sul numero di rifugiati, e non su quello degli immigrati , clandestini o no. Per cui effettivamente abbiamo pochi profughi politici, rispetto agli altri Paesi membri, ma tantissimi immigranti economici, clandestini e non. E poi il nostro è un paese in cui neanche i cittadini italiani hanno diritto a sussidi, minimi garantiti o altre sovvenzioni come per la disoccupazione o aiuti alla famiglia, contrariamente a paesi come Francia e Germania, il che rende tanto più difficile l'assorbimento in Italia di un elevato numero di profughi politici, il cui status richiede per definizione una diaria e un alloggio gratis, rischiando di scioccare l'opinione pubblica locale.
Non so se renda l'idea l'immagine che a una famiglia cui svaligiano la casa, la polizia venisse ad ingiungerle di aprire la porta di casa per accogliere i vicini sfrattati...E' quello che sta succedendo in Italia.
Quello che i media italiani e la classe politica non hanno mai capito, o hanno sempre fatto finta di non capire, è che in tutta Europa l'accoglienza persino dei cittadini comunitari è sottoposta a condizioni di autonomia economica con redditi da lavoro o quant'altro (titoli di proprietà), pena il rifiuto d'iscrizione nei registri comunali e l'espulsione, sia pur con Schengen. Schengen riguarda infatti la libertà di circolazione “secca” in Europa mentre la libertà di circolazione/insediamento prevista dalle direttive UE riguarda i “lavoratori”: mano d'opera che sia profittevole ai globalisti, e non un peso per le casse pseudo mutualistiche ma in realtà assicurative...
Tali norme applicate scrupolosamente nella maggior parte dei paesi UE –  e conformi con le sue direttive - onde evitare che cittadini di altri paesi comunitari vadano a pesare sulle casse previdenziali assicurative (sanità, disoccupazione, sussidi famiglia, pensione), subordinano l'accesso a tali diritti di assistenza al lavoro effettivamente svolto in quel dato paese con conseguente pagamento preventivo dei contributi sociali – e alimentazione di quelle casse - contrariamente all'Italia dove la sanità è gratuita di per sé, e i sussidi per la disoccupazione del normale cittadino non esistono – tranne cassa integrazione per alcune fasce di non precari, cioè una minoranza di “privilegiati”.
Tali norme, quindi, applicate dall'Unione europea, lo sono a maggior ragione applicate per i cittadini extracomunitari, che in questo caso essendo tunisini scappati da una guerra provocata dalla Francia, nell'intento di scacciare un Ben Ali che stava portando a termine un programma di costituzione di un polo finanziario di banca islamica, che avrebbe ostacolato i soliti interessi signoraggisti rotschildiani rappresentati nella privatissima banca centrale tunisina, avrebbero tutti i numeri per godere dello statuto di profugo in tutta Europa. Pertanto l'Italia ha ragione a pretendere una condivisione degli oneri, ma non in virtù di Schengen, semplicemente in virtù degli stessi principi dell'UE in materia di accoglienza dei profughi.
Tutta questa faccenda puzza di atteggiamento aprioristicamente anti Italia dell'UE, costruito ad arte per strumentalmente sottometterci a quegli stessi interessi spudoratamente serviti dalla Franciolanda e l'UE, destabilizzando il paese con un influsso di massa di profughi e clandestini da esse stesse, e dalle forze che le governano, provocato. Questa situazione è ulteriormente peggiorata da decisioni come queste di assegnare ai nomadi che traslocano dal campo di Genova un assegno di 40000 euro a famiglia, oppure come questa del comune di Riace di distribuire, oltre alla casa, una diaria di 200 euro a settimana in moneta locale ai profughi del comune. Iniziativa pregevole, che mette a nudo la carenza cronica di moneta circolante per tutti gli scopi sociali, o semplicemente umani, e la necessità di stampare la moneta carente per tutti i cittadini, non solamente i profughi.
Cittadini che l'UE vuole rigorosamente di serie B, di un paese definito PIIGS, che sarà l'ultimo a fallire, se prima non avrà provocato la rivoluzione..