Krugman chiede al governo di architettare una guerra per uscire dalla crisi
di Paul Joseph Watson - 21/08/2011
Nel mezzo di uno sproloquio su un’invasione aliena, molti si sono persi il punto che l’economista del NY Times stava appoggiando una crisi architettata
Nel corso delle reazioni melodrammatiche agli sbalorditivi sproloqui di Paul Krugman sull’impatto che un’invasione aliena avrebbe sull’economia degli USA, molti si sono persi la cosa fondamentale, che Krugman ha chiesto al governo di architettare un evento o una guerra per alzare una cortina di fumo sul continuo saccheggio a cui è sottoposto il popolo statunitense.
Krugman, uno scrittore del New York Times che è periodicamente messo in croce da gente come Max Keiser e Gerald Celente per essere un lecchino del palazzo e un apologo della Federal Reserve, ha partecipato a uno show della CNN del luminare Fareed Zakaria per esprimere un punto di vista apparentemente estremista.
“Se noi scoprissimo che gli alieni stessero pianificando un attacco e avessimo bisogno di prepararci per contrastare la minaccia aliena e davvero l’inflazione e il passivo del bilancio venissero in secondo piano, la fase negativa terminerebbe in diciotto mesi. E se poi scoprissimo, oops, di aver fatto un errore, che non c’erano alieni, sarebbe ancora meglio”, ha rimarcato Krugman.
“C’era un episodio di Twilight Zone come questo nel quale gli scienziati simularono una minaccia aliena per poter raggiungere la pace nel mondo. Bene, questa volta […] ne avremmo bisogno per avere un qualche stimolo fiscale”, ha ancora aggiunto.
Come previsto, le discussioni che hanno seguito i commenti di Krugman si sono concentrate sulla sua sporca analogia con l’invasione extraterrestre, perdendosi l’elefante nella stanza e il vero punto del suo sproloquio, il sostegno all’amministrazione Obama nel preparare una falsa crisi, o addirittura una guerra, per poter dar forza alla sua politica economica.
Come abbiamo già evidenziato in precedenza, riuscire a immischiare gli Stati Uniti in un altro conflitto di proporzioni globali è da lungo tempo una delle opzioni a disposizione del governo per bluffare sulla crisi finanziaria ed evitare una qualsiasi iniziativa per dare una soluzione ai problemi fondamentali che hanno provocato il collasso, oltre a proteggere quelli che ne hanno beneficiato.
Tornando all’ottobre del 2008 abbiamo parlato di un progetto della RAND Corporation per fare pressioni sul Pentagono per avviare un conflitto con le maggiori potenze straniere, principalmente Cina, Iran o Russia, nel tentativo di stimolare l’economia americana e per prevenire una nuova caduta nella recessione.
Si dice che la proposta della RAND chiedesse in modo sfacciato che venisse lanciata una nuova guerra per favorire l’economia, ma evidenziava che il paese da prendere di mira fosse una potenza di grande importanza, e non più piccola dell’Afghanistan o dell’Iraq.
Numeosi analisi politici hanno chiesto al presidente Obama di sfruttare una crisi architettata per dare vigore alla propria politica interna mentre Obama stava precipitando ai livelli più bassi di popolarità.
Ci sono tutti gli indizi per dire che Obama è incamminato per ottenere una sconfitta bruciante nel 2012, e questo è il motivo per cui gli strateghi del Partito Democratico hanno detto che l’unica cosa che salverà la presidenza sarà un attacco terroristico delle dimensioni di Oklahoma City o dell’11 settembre.
Mentre partecipava lo scorso anno allo spettacolo “Hardball” di Chris Matthews su MSNBC, l’ex Democratico dello staff di Clinton Mark Penn disse che Obama aveva bisogno di un evento come l’attentato di Oklahoma City per riguadagnare popolarità.
“Ricordate, il presidente Clinton risalì in sella grazie a Oklahoma, giusto?”, disse Penn. “E il presidente ora sembra davvero distante. Non fu se non dopo quel discorso [dopo il bombardamento] che [Clinton] riusci a entrare in simpatia al pubblico americano. Obama ha bisogno di un momento significativo di questo tipo.”
Un ex consigliere del presidente Bill Clinton Robert Shapiro ha ripetuto un’analisi simile quando scrisse sul Financial Times che solo un altro attentato come quello di Oklahoma City o dell’11 settembre avrebbe potuto fornire a Obama l’opportunità di dimostrare di essere un leader forte.
“La cosa importante è che gli Americani non credono nella leadership del presidente Obama”, disse Shapiro, che poi aggiunse: “Deve trovare un modo da qui a novembre per dimostrare di essere un leader che riesce a riscuotere fiducia e, se non fosse per un evento come l’11 settembre o l’attentato di Oklahoma City, non credo che sia in grado di farlo.”
*********************Fonte: Krugman Calls On Government To Manufacture War To Save Economy
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE