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politica energetica italiana

di Fare Verde - 08/07/2006

 apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate dal Ministero dell'Ambiente Pecoraro Scanio sul tema della politica energetica italiana.

Un nuovo piano nazionale per l'energia, ispirato ai principi del risparmio energetico, all'incentivazione dei biocarburanti e alla diffusione del fotovoltaico, senza trascurare l'eolico e le centrali a biomasse di piccola taglia, e la ricerca sull'idrogeno. E' questo il progetto per le energie rinnovabili del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, illustrato in un'intervista al Quotidiano Nazionale (Giorno-Resto del Carlino-Nazione). Pecoraro annuncia l'obiettivo di arrivare entro la fine della legislatura a produrre ''almeno il 25% dell'energia da fonti rinnovabili''. Un impegno difficile, ma che il ministro dichiara di poter raggiungere, attraverso il varo, come prima mossa, di un piano energetico nazionale improntato fortemente alla ''razionalizzazione dei consumi e alla promozione del risparmio energetico''. ''Intendiamo, ad esempio - afferma Pecoraro - incentivare economicamente, con il sistema gia' usato per le ristrutturazioni edilizie, gli interventi per il risparmio energetico: coibentazioni, doppi vetri, caldaie ad alta efficienza''.

Il ministro vede nella legge sull'efficienza energetica degli edifici approvata in Sudtirolo (''che non consente piu' - dice il ministro - di costruire appartamenti che consumino oltre 7 litri di gasolio a fronte dei 20 usati mediamente nel resto d'Italia'') un esempio da imitare e da implementare con l'uso di lampadine ad alta efficienza e di elettrodomestici che possono risparmiare fino al 70%. Sul fotovoltaico Pecoraro vede nel 'conto energia', misura introdotta sull'onda del successo tedesco dal decreto del 19 settembre 2005 che permette di vendere l'energia prodotta al gestore elettrico, ''uno strumento importante'', ma che non basta da solo, e che va integrato con la ricerca sui pannelli fotovoltaici innovativi, gli incentivi al solare termico e la ripresa del progetto Rubbia sul solare ad alta pressione. Attenzione anche all'eolico, anche se, secondo il ministro bisogna puntare sui ''piccoli impianti'', dicendo ''no alla logica del gigantismo''.

Sul tema caldo dei biocarburanti, Pecoraro afferma: ''E' evidente che noi dobbiamo o abolire la quota esente, o almeno abbassare significativamente le accise sui biocarburanti. Dobbiamo defiscalizzare il carburante usato in agricoltura e dobbiamo garantire agli agricoltori che una parte dei fondi Ue serva alla produzione di biocarburanti, che portrebbero essere usati dalle aziende di trasporto pubblico urbano, in modo da contribuire a migliorare la qualita' dell'aria nelle citta'''. Non bastera' pero' certo solo il biodiesel a combattere la lotta contro le emissioni nocive, e allora per Pecoraro ''occorre potenziare i mezzi a trazione elettrica, filobus e tram in primis, e incentivare l'uso di mezzi come le biciclette''. Ultima battuta per i rigassificatori, che sono per il ministro verde ''uno strumento utile e necessario, ma prima di farli serve un piano energetico nazionale o almeno una valutazione ambientale che ci dica quanti ne servono davvero''.

Segnali positivi c'erano già stati nelle scorsesettimane prima con la dichiarazione congiunta Prodi-Pecoraro dopo il"conclave di S. Martino" in cui si metteva al primo posto il risparmioenergetico e poi con la decisione di impegnare Maurizio Pallante in unacommissione che lavori sull'efficienza energetica.
Le dichiarazionidel Ministro Pecoraro, quindi, contribuiscono a delineare uno scenarioistituzionale che fa ben sperare per una svolta realmente ecologica intema energetico per il nostro Paese.

Fare Verde ha più volte sottolineato l'importanza della riduzione dei consumi come unica stradapossibile per far fronte a scenari energetici preoccupanti sia per latutela dell'ambiente che per la sicurezza degli approvvigionamenti.
Chiuderei buchi del sistema eliminando sprechi ed inefficienze è per Fare Verde prioritario rispetto a qualsiasi altra misura volta a fornire nuova energia ad un sistema che potrebbe ridurre fino al 46% la propria domanda a parità di servizi finali, con il solo risparmio energetico.

FareVerde ha apprezzato anche il riferimento alla normativa del Trentino Alto Adige - Sud Tirolo sull'efficienza energetica degli edifici come modello per una legge nazionale. La certificazione "CasaClima" adottata in Trentino Alto Adige - Sud Tirolo è stata spesso indicata da FareVerde come esempio da seguire.

"Dichiarazioni importanti, quelledi Pecoraro Scanio." - afferma Massimo De Maio, vicepresidente di Fare Verde - "Non siamo abituati a sentire dichiarazioni così ecologicamente corrette da esponenti del Governo. Tuttavia, aspettiamo di vedere come queste dichiarazioni si trasformeranno in leggi dello Stato. Per quanto ci riguarda, ci sarà tutto il sostegno a iniziative che vadano nella direzione della riduzione dei consumi energetici poichè riteniamo che solo così si può fare il bene del nostro Paese".

Per Fare Verde una occasione per concretizzare da subito questo nuovo corso in tema energetico potrebbe essere il recepimento della recente Direttiva europea 32/2006 sull'efficienza energetica degli Stati membri. Oppure, in modo più semplice e immediato, emanare il decreto attuativo per la legge 81 del 2006 che prevede dal primo di luglio l'obbligo di miscelare l'1% di biodiesel al carburante tradizionale. Senza Decreto attuativo, infatti, non ci sono sanzioni per chi non rispetta questa norma. Sarebbe un bel passo avanti nella direzione indicata da Pecoraro, visto che l'Italia è già sotto procedura d'infrazione dell'Unione Europea per non aver attuato le direttive comunitarie sul biodiesel.