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In aumento le truffe a tavola

di Nicoletta Cottone - 13/07/2006

In aumento le truffe a tavola
di Nicoletta Cottone

In aumento le truffe a tavola: i sequestri effettuati dai Nas sono aumentati del 7 per cento.

Pesce scaduto da oltre 6 anni, tonnellate (1.400) di pomodoro infestato da insetti e parassiti, vermi che passeggiano nel riso servito ai bambini di un asilo e di una scuola elementare. E, ancora, nei piatti arrivano oggetti indesiderati: un taglierino nei pop corn, un dente umano nell’impasto della pizza, un chiodo nel pane e addirittura resti di un piccolo animale nel minestrone surgelato. Sono i casi più eclatanti segnalati nel rapporto «Truffe a tavola 2006», terzo rapporto sulle frodi alimentari in Italia realizzato dal Movimento difesa del cittadino e Legambiente, presentato questa mattina a Roma.
«Dai dati raccolti in questo rapporto - dice Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - risulta evidente il grande lavoro svolto dalle forze dell'ordine e dagli enti preposti. Una maggiore sicurezza potrebbe essere ottenuta attraverso l'applicazione di norme più severe sull'etichettatura e la tracciabilità dei prodotti alimentari, sia italiani sia provenienti dall'estero e soprattutto inserendo tempi certi per i procedimenti giudiziari che riguardano gli alimenti. Effettuare le analisi in tempi rapidi permetterebbe di controllare efficacemente la filiera e di risalire alla fase del danno prima che si perdano le tracce dei responsabili e che i prodotti adulterati vengano dispersi nei vari passaggi della catena della distribuzione».
L'allarme Cina. Non manca l’emergenza Cina, da dove arrivano cibi non sottoposti a controlli sanitari: il salango congelato, pesce cinese, venduto come bianchetti della costiera romagnola, chili e chili di vongole e cozze senza etichetta smerciate a Sanremo, 600 chili di zampe di pollo cinese e un intero veicolo pieno di 2.300 chili di cani avicole, pesce e verdure surgelate in pessimo stato di conservazione, fermati poco prima di essere consegnati in esercizi commerciali. Non mancano il concentrato di pomodoro made in Gracia pieno di muffe e gli agrumi provenienti da Paesi extracomunitari trattati con l’additivo E233 vietato dall’Unione europea. A Torino sequestrati ben 69mila chili di grano tenero nazionale pieno di parassiti. Nel mirino anche oltre mille uova di anatra bollite, chili di carne e pesce congelati all’origine trasportati in camion senza refrigerazione.
Ma gli esperti, per fortuna, gettano acqua sul fuoco. «Il quadro complessivo della filiera produttiva e commerciale alimentare italiana è di ottima qualità e garantisce il consumatore - dice Antonio Longo, presidente del Movimento difesa del cittadino - ma ci sono ancora settori a rischio per i quali ben vengano le sanzioni più severe previste dal decreto legislativo 190 dello scorso aprile per chi non ritira subito dal commercio prodotti non sicuri».
Le operazioni delle Forze dell'Ordine. Il rapporto tiene conto delle operazioni dei Carabinieri per la sanità, dei Carabinieri per le Politiche agricole, dell’Ispettorato repressione frodi, del ministero della Salute, del Corpo forestale e della Guardia costiera.
Nel 2005 sono state 37.330 le ispezioni dei Carabinieri dei Nas nel settore alimentare: 38 gli arresti, oltre 12.800 persone segnalate all’autorità giudiziaria e amministrativa, 792 strutture chiuse per motivi di salute pubblica, 419 quelle sequestrate. Oltre 55 milioni e mezzo le confezioni di prodotti sequestrati per un valore di oltre 108 milioni di euro. mentre restano preoccupanti i dati legati alle strutture di ristorazione, si registra una diminuzione di infrazioni, segnalazioni e sequestri per i prodotti ittici. Preoccupanti anche i dati dell’Ispettorato repressione frodi che nel 2005 ha individuato ben 3.751 operatori irregolari, il 15% di quelli controllati. Oltre mille i prodotti non a norma. L’ispettorato ha effettuato sequestri per un valore di circa 9 milioni di euro, 436 denunciati per reato, 3.977 le contestazioni amministrative. Più di un terzo delle notizie di reato riguardano il Sud (39%), il 32% il Centro e il 20,4% il Nord, l’8,5% le isole.
I casi più eclatanti. Fra gli scandali 2005 più eclatanti le truffe alimentari provenienti dal mercato cinese, lo scandalo del latte all’Itx, le uova marce vendute alle industrie per la trasformazione di merendine, pasta e gelati fino alle 58mila tonnellate di grano duro contenente una sostanza cancerogena, l’ocratossina, sequestrate a Bari.