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“Pellegrinaggi” significativi del ceto politico a casa di un “ribelle”

di Enrico Galoppini - 20/03/2016

Fonte: Il Discrimine


berlusconi_pannellaC’è qualcosa di oggettivamente “strano” e, oserei dire, inquietante nell’andirivieni di personalità politiche che in questi giorni, alla notizia del suo cattivo stato di salute, si stanno recando a trovare il capo dei Radicali Marco (Giacinto) Pannella.

Il Corriere della Sera ha usato significativamente la parola “pellegrinaggio”.

Tutti si precipitano a sincerarsi delle condizioni di quello che, anno dopo anno, assieme a Emma Bonino, anch’essa malata, è diventato il simbolo delle “battaglie per i diritti civili”.

Divorzio, aborto, droga libera, eutanasia… A parte una condizione più umana dei carcerati (e chissà se anche in quel caso non c’è qualche fine poco chiaro), c’è ben poco di condivisibile nell’operato “non violento” di questo “partito transnazionale”, che solo una volta ha preso una percentuale significativa di voti, eppure ha sempre contato parecchio.

Infilando qua e là, trasversalmente, i propri militanti, a destra come a sinistra, come se ogni carrozzone fosse tenuto a prendersene una quota e a seguirne i dettami.

radicali_israelePer capire come mai tutti oggi facciano a gara a rendere una specie di estremo saluto al capo carismatico di un movimento di idee militante – più che un partito – che affonda le proprie radici in un tipo particolare di “umanesimo”, senza Dio e ferocemente anticlericale ma filo-israeliano (quando “Israele” è anche e soprattutto un progetto “teocratico”…) e unilateralmente anti-russo, bisogna riflettere sul fatto che i partiti politici, anche quando sembrano uno contro l’altro (in specie in regime democratico parlamentare sotto occupazione straniera) costituiscono una mera facciata di altro, ben più coerente e interconnesso.

Se si guarda infatti alla “agenda” dei vari partiti in lizza nei ludi elettorali e, nel medio-lungo periodo, alla plastica concretizzazione delle loro politiche, si noterà che tutto procede linearmente, tra ovvi rallentamenti ed accelerazioni, lungo una linea tracciata che segue esattamente il programma, o gli ideali, del cosiddetto Partito Radicale.

Che “al potere” (fittizio, perché non comandano gli italiani) ci sia la destra o la sinistra “tutto va come deve andare”… Gli uni come gli altri attuano “il programma”. E un passo dopo l’altro ci ritroviamo con un unico grande partito radicale di fatto al governo. E una società che, per forza o per amore, deve adeguarsi.

C’è solo un ostacolo a tutto questo, e si chiama Chiesa Cattolica.

bonino_pannella_vaticanoSe, infatti, non godiamo ancora di varie “libertà” e “diritti civili” come le “unioni omosessuali”, le “adozioni gay”, lo sdoganamento di una “pedofilia buona” e via via “contestando” fino al transumanesimo, lo dobbiamo all’opposizione degli odiati preti, che per ironia della sorte – ma non certo per caso – vengono additati in blocco come “pedofili”. D’altra parte, non è un consumato trucco quello di accusare gli altri di ciò che si combina senza darlo troppo a vedere?

Se a ciò aggiungiamo la vera e propria passione per le istanze “sovranazionali” come l’Onu eccetera, le “rivoluzioni colorate” e le cosiddette “guerre umanitarie” occidentali che han fatto strage di famiglie in giro per il mondo, il quadro è sufficientemente tinteggiato foscamente in maniera che questi “pellegrinaggi”, più che dal carisma di un santo, sembrano trarre alimento da un’aura potente ed oscura che promana da questa “personalità” che tutto il ceto politico omaggia senza sosta, quasi facendo a gara per farsi notare.

renzi_pannellaIl tutto segue una logica per così dire al contrario, poiché trattandosi di individualità che si ribellano apertamente a ciò che è stato decretato da Dio non si può che inscenare una parodia, un’inversione grottesca di tutto ciò che ha a che vedere con la spiritualità sana e rettamente intesa, compresa questa scimmiottatura di un “pellegrinaggio” o “visita” che si rende tradizionalmente alla persona di un sant’uomo per riceverne le benedizioni, guardarlo negli occhi e dunque abbeverarsi direttamente alla “Fonte di vita”.

A quale “fonte” attingono, invece, questi personaggi che, dietro parole suadenti come “libertà” e “diritti”, si propongono alle masse ignare e beote quali epigoni dell’originaria e pervicace “ribellione”?