
Cos’hanno in comune la destra liberale e la sinistra radical chic? Entrambe difendono dei modelli civili che ci sono ostili e che vanno in antitesi con le nostre radici. Se la sinistra propugna un’idea di società multiculturale e cosmopolita, la destra invece difende a spada tratta un modello di civiltà che non solo va contro ogni discorso identitario ma ci è assolutamente nemica: l’Occidente.
I paladini dell’Occidente che si scagliano contro l’Islam sono coloro che propongono la difesa di uno stato liberale, atlantista e pseudocristiano seguendo il modello neocon americano.
Allo stesso tempo costoro si definiscono gli unici salvatori della nazione, alle volte si definiscono orgogliosamente “Nazionalisti”, ma non serve essere dei geni per capire che ciò che auspicano è quanto di più antinazionale possibile, in senso politico e ideale.
Multiculturalismo e integralismo occidentale sono due facce della stessa medaglia e sono nostri nemici in egual misura. Uno stato che ospita oltre cento basi militari americane, servo della NATO e privo di una politica indipendente è uno stato privo di sovranità, di conseguenza chi difende lo status quo risulta di fatto ostile all’interesse nazionale.
Un altro discorso è quello dell’idea stessa di Occidente che hanno i rappresentanti della destra (e non solo), un Occidente fondato su dei totem che non si reggono in piedi: una società borghese che rinnega se stessa che si basa sulla dissoluzione dei valori classici sacrificati per inseguire il mito capitalista e mercantile.
L’Occidente è quindi la negazione della tradizione e della storia europea, l’idea nazionale di certa destra conservatrice è figlia dell’America moderna e non solo dal punto di vista politico; infatti è una vera e propria visione del mondo radicata nel nostro immaginario tramite un processo di indottrinamento a cui noi europei siamo stati soggetti per tantissimo tempo.
Falsi miti, modelli da seguire e concetti idealizzati di un Occidente libero, un paradiso terrestre, che viene minacciato da costanti pericoli stranieri (vuoi il terrorismo islamico, la Russia, Corea del Nord e altri spauracchi) che ne minano la pacifica esistenza; è questo il presunto Occidente che i neo-crociati vogliono difendere con una retorica chiamata alle armi.
Come è essenziale riaffermare la propria coscienza nazionale per poterla applicare in un contesto politico, in senso più ampio bisogna sbarazzarsi definitivamente dell’Occidente e di ciò che finora ha rappresentato e ritornare noi stessi, guardando con ammirazione a ciò che l’Europa ha costruito nei secoli: dalle grandi civiltà greche e romane alla nascita degli stati moderni figli del Medioevo, dalle avanguardie culturali del Rinascimento alle grandi scoperte scientifiche ed alle innovazioni in campo filosofico.
Un’idea politica laica ma coerente con ciò che siamo, questo deve essere il nostro obbiettivo perché finché daremo conto all’idea del grande “scontro di civiltà” non saremo altro che succubi…con buona pace dei seguaci della Fallaci.