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Sos radon

di lanuovaecologia - 04/10/2006

Salute domestica
Salute in casa
Indagine dell’associazione: superata la soglia di presenza del gas nel 10% del territorio nazionale. Lombardia, Friuli, Lazio e Piemonte le regioni più colpite. Primato alla Campania / LINK: Altroconsumo
Mal di radon per 12 regioni su 20 con rischio doppio in Campania. Questi i risultati dell'indagine di Altroconsumo. Su un totale di 2.543 adesioni in tutta Italia, 245 - circa il 10% - hanno registrato valori superiori a 400 Bq/mc (Becquerel al metro cubo), soglia oltre la quale una raccomandazione dell’Unione europea consiglia un intervento di bonifica sulle abitazioni. I luoghi più a rischio sono in Lombardia, Friuli, Campania, Lazio e Piemonte. Le province con i valori registrati più elevati: Salerno, Roma, Viterbo, Latina e Biella. Il problema non è confinato a poche zone del Paese: nel complesso il valore-soglia è stato superato almeno una volta in 12 regioni su 20 e nel 38% delle 101 province.

Il radon è un gas naturale radioattivo cancerogeno, seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo. La campagna di rilevazione condotta da Altroconsumo è partita 4 anni fa e all'iniziativa hanno aderito oltre 2.500 soci dell'associazione, interessati a scoprire l'eventuale presenza nella propria abitazione del gas. Altroconsumo chiede quindi maggiore attenzione al rischio radon: «Oggi – affermano i responsabili dell'associazione – i danni alla salute causati da questo gas sono ignorati: non vi sono campagne informative, politiche di prevenzione, né attenzione all'utilizzo dei materiali e alle tecniche di costruzione abitativa. La legge in vigore è limitata solo ai luoghi di lavoro, mentre è proprio nelle abitazioni private che soggiornano più a lungo anziani e bambini, individui la cui salute è più vulnerabile». L'associazione di consumatori chiede «che sia istituita una mappatura aggiornata del territorio per monitorare la presenza del gas cancerogeno».