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Afghanistan: «Mai vista una guerra così dura»

di redazione - 14/10/2006

 
I reduci dell’Afghanistan a “The Guardian”: «Mai vista una guerra così dura»

«Si trattava di vere e proprie operazioni di guerra. Della più difficile situazione mai incontrata».

A parlare non è una giovane recluta, ma il Tenente Colonnello del terzo battaglione paracadusti britannico Stuart Tootal. Ha combattuto nelle due guerre irachene, nelle strade dell’Irlanda del Nord, ma nessuno di questi scenari è - come ha raccontato al britannico The Guardian - paragonabile a quanto ha visto nei sei mesi che ha trascorso sul fronte afgano.

I soldati del suo gruppo hanno descritto al tabloid la situazione nella provincia di Helmand dove in teoria si sarebbero dovuti occupare della ricostruzione. Ad attenderli invece una situazione «mai affrontata dai militari britannici per almeno una generazione». In quattro mesi si sono trovati coinvolti in un numero di scontri maggiore di qualsiasi altra operazione dai tempi della guerra di Corea.

I militari britannici hanno dichiarato inoltre di aver usato armamenti e aver vissuto situazioni per le quali non erano mai stati preparati. «Ho usato mortai da 51mm e, vi assicuro, che nessun parà britannico li ha mai usati prima» ha dichiarato il ventinovenne Richie Astin. Alcune polemiche sono state sollevate sulla scarsa sicurezza dei mezzi forniti alle truppe, considerati inadeguati e insicuri in un teatro di guerra così incandescente.

Per il sergente maggiore John Hardy «L’Iraq è nulla confrontato a quello che abbiamo affrontato in Afghanistan. Spesso i combattimenti erano giornalieri, a volte anche quattro o cinque al giorno». A sostegno delle testimonianze ci sono i numeri. Nei quattro mesi dell’“Operazione Herrick”, nome in codice della missione afgana, sono stati sparati dalle truppe britanniche 450.000 colpi di fucile, 4.300 bombe ad alto contenuto esplosivo, più di mille bombe a mano, 7.500 colpi di mortaio, 75 missili anti carro.