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Gola, mater amatissima. Alimentazione e arte culinaria dall'età tardo-classica a quella medievale

di Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi - 02/11/2006

Fonte: genovapress.com


Il libro “Gola Mater Amatissima” di Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi (De
Ferrari) ha vinto con 33 voti la prima edizione del Bancarella Cucina.
Dopo un avvincente testa a testa ha battuto “L’amore goloso” di Roberta
Schira e Alfonso Signorini (Ponte delle Grazie). Di seguito si sono
classificati a pari merito con 15 preferenze “Muscoli, storie e ricette
di cozze…” di Salvatore Marchese (Res) e “Teatro e maccheroni” di Elio
Palombi (Grimaldi). In fondo alla graduatoria con 5 voti “La piadina
romagnola tradizionale” di Graziano Pozzetto (Panozzo). Un grande
successo per il premio, nato grazie alla cooperazione fra l’Accademia
Italiana della Cucina e la Fondazione Città del Libro per valorizzare
civiltà e cultura della tavola e per divulgare e promuovere il ricco
patrimonio enogastronomico che da sempre caratterizza il nostro paese E’
stato un pool di giudici formato da accademici, giornalisti
specializzati in enogastronomia e da librai a giudicare i cinque volumi
finalisti. La cerimonia di proclamazione, presentata dall’enogastronomo
Edoardo Raspelli, si è svolta ieri pomeriggio al Teatro della Rosa
davanti ad una gremita platea di pubblico. Erano presenti il segretario
nazionale dell’Accademia italiana della cucina Severino Sani e i
delegati di trenta regioni italiane A premiare gli autori del libro
vincitore è stato il Prefetto di Massa Carrara Carlo Striccoli. “Gola
Mater Amatissima” fa la storia dell’ alimentazione e dell’ arte
culinaria dall'età tardo-classica a quella medievale. Accanto alla
riproduzione di numerose ricette tratte dalle fonti documentate
dell'epoca, ricostruisce anche la controversa storia dell'idea di
"gola", da ostentazione di lusso a vizio capitale, da puro piacere di
stare a tavola a trasgressione sociale. Prima della proclamazione del
libro vincitore della prima edizione del bancarella Cucina è stato
consegnato alla giornalista Elena Spagnol il premio dedicato alla
memoria di Baldassarre Molossi, già direttore della Gazzetta di Parma.
Gli altri libri segnalati per questo evento erano “Crudo” di Lyndsay e
Patrick Mikanowsky (Fabbri Editori),” Il giro del mondo in 80 piatti” di
Giorgio Parola e Grazia Schenone (Edizioni Gribaudo) e “Avanzi di
galera” di Renato Vallanzasca (Edizione Datanova). La kermesse di tre
giorni è arrivata all’epilogo finale dopo l’avvio di venerdì scorso in
Piazza della Repubblica con l’ inaugurazione della Fiera dei libri di
cucina regionale, presa d’assalto dai buongustai e la vetrina di tutti i
libri finalisti proseguita nella giornata di sabato. Ieri mattina si è
svolto il gemellaggio della Comunità Montana della Lunigiana con la
Comunità Montana della Val Pellice. Dopo il saluto dei Presidenti delle
due Comunità Loris Rossetti e Claudio Bertalot ha preso il via una
tavola rotonda presieduta da Vittorio Marcelli, assessore
all’agricoltura della Comunità Montana della Lunigiana. Nel corso della
manifestazione sono stati premiati anche i temi del concorso lanciato
dalla Montana sul tema “La ricetta della nonna”. Sono risultati
vincitori Emanuele Giuliano della “Ferrari” di Pontremoli e Camilla
Bellacci della “Cocchi” di Licciana. Natalino Benacci.



DI COSA PARLA IL LIBRO
"Gola, mater amatissima. Alimentazione e arte culinaria dall'età tardo-
classica a quella medievale" di Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi, De
Ferrari Editore, pagine 343, Euro 32

L’opera si propone di dare un quadro il più possibile esaustivo della
realtà alimentare e culinaria che ha contraddistinto la nostra cultura
dall’età tardo classica a quella medievale. L’intento è stato quello da
un lato di mostrare il legame, pur nelle molte differenze, fra arte
culinaria romana e cucina medievale, al di là del luogo ricorrente che
sancisce una netta frattura fra il De re coquinaria di Apicio (al più
fine del IV e inzio V secolo d.C.) e i ricettari medievali, dall’altro
di disegnare gli scenari produttivi, sociali e culturali che si
delineano dietro la nascita dell’arte culinaria, sfatando al contempo
alcuni luoghi comuni duri a morire (ad esempio l'idea delle spezie usate
come conservanti, o quella relativa alla tarda introduzione della
forchetta...). Così, accanto alla riproduzione di numerose ricette
tratte dalle fonti documentate dell’epoca, si è voluto ricostruire non
solo i modelli produttivi e alimentari, ma la controversa storia
dell’idea di “gola”, nel suo passaggio da ostentazione di lusso a vizio
capitale, da puro piacere di stare a tavola a trasgressione sociale, il
tutto attraverso una ricca documentazione letteraria. Ne è nato un
affresco, sicuramente suscettibile di ulteriori ampliamenti e
integrazioni, che si sforza di far rivivere, attraverso il racconto di
quello che è sicuramente uno dei piaceri più gratificanti della vita, il
vissuto quotidiano del passato, celebrando le liturgie della mensa,
siano esse quelle mortificate dei monaci, quelle più rozze della gente
comune o quelle sontuose dei signori.


NOTE SUGLI AUTORI
Ida Li Vigni - Docente di Lettere presso il Liceo Artistico “Paul Klee”
e Cultore della Materia presso la Cattedra di Storia del Pensiero
Scientifico dell’Università degli Studi di Genova, si occupa di storia
del pensiero medico.
Paolo Aldo Rossi - Professore ordinario di Storia del Pensiero
Scientifico e di Storia del Pensiero medico e biologico presso il
Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Genova, si
occupa di epistemologia e storia delle scienze empiriche,
storico-sociali e di storia della medicina.