3.3.2015: VIAGGIO NEL FUTURO
Questa mattina non vado in ufficio. E’ finalmente operativa la legge che consente, laddove è possibile, di svolgere le proprie mansioni di servizio amministrativo da casa propria, opportunamente collegato via internet e Web-cam con la centrale che rimane operativa h/24. Alle 8 in punto ho inviato l’e-mail di operatività al www.... che l’ha registrata. Mi sono collegato in videoconferenza con il mio capo e i colleghi e abbiamo concordato l’ordine del giorno. Ho richiesto all’archivio elettronico i dati che mi occorrono. Mi ha messo in attesa per qualche minuto, consentendomi di preparare un caffè moka senza l’infinita ressa del bar interno. Mentre sorseggio, sposto le tendine della finestra della postazione lavoro che ho ricavato nella sala da pranzo e vedo le vie insolitamente libere da traffico e smog… Insieme a me, altri ventimila travet hanno lasciato la macchina in garage. La città mi sembra goderne un poco… Arrivano i dati richiesti, mi siedo e sono operativo. Sullo stereo gira la mia musica preferita. Lavoro rilassato e completamente a mio agio. Sono più concentrato. Alle 14, ho inviato l’e-mail di fine turno. Sono contento di come è andata. Ho deciso che smetterò di fumare.

4.4.2015
E’ più di un mese che lavoro da casa. Sembra che il periodo di sperimentazione stia dando i risultati sperati: maggiore puntualità, migliore qualità del servizio, riduzione delle giornate di malattia, riduzione delle prestazione straordinarie… Quest’ultima voce, all’inizio, un po’ mi spaventava per via delle infinite spese familiari che mia moglie e io dobbiamo affrontare: il mutuo, le utenze le assicurazioni e che gli straordinari ci consentivano di fronteggiare. Anche mia moglie, dipendente di un altro Ente statale, è stata ammessa alla fase sperimentale del Nuovo Ordinamento Amministrativo Informatizzato (N.O.A.I.). Abbiamo deciso che possiamo tranquillamente rinunciare a una delle nostre due auto e ridurre, così, di almeno 3/4 le spese di trasporto e annessi. Abbiamo disdetto anche il contratto dell’asilo nido della nostra figlia più piccola: ora cresce dentro casa con noi, con meno costi e più attenzione e, se non sta bene, non abbiamo più bisogno di chiedere giornate di esenzione dal lavoro per “assistenza minori”. Alle paure economiche iniziali è subentrata una nuova piacevole sorpresa: siamo più ricchi, abbiamo migliorato la qualità della nostra vita e costiamo di meno allo stato. Forse ci mancano le occasioni di socialità che il vecchio Ordinamento Amministrativo (O.A.) consentiva: il contatto quotidiano con i vecchi colleghi con i quali abbiamo condiviso tanti anni di ufficio…. Ma abbiamo più “tempo libero dall’ansia” e le amicizie le coltiviamo altrove che nei fuori stanza ansiogeni: una pizza, qualche cena in casa, un cinema e i vecchi legami trovano nuove e più confortevoli occasioni d’incontro. In più, mia moglie e io ci siamo iscritti a gruppi di solidarietà sociale: lei in favore dell’infanzia abbandonata, io per i senza casa. Lo progettavamo da molto, ora abbiamo tempo per farlo. Anche fra noi le cose vanno meglio.

10.5.2015
Oggi, si è interrotto per mezzora il collegamento di rete… Ho temuto che l’inconveniente desse via libera alle critiche dei “dove andremo a finire”, degli integralisti dell’efficienza che si misura sulla “presenza effettiva”, dei nostalgici del “controllo orario” e del “te la do io la giornata di permesso sindacale”. Di tutti quelli, insomma, che stanno aspettando l’occasione giusta per far sentire la voce del dissenso mestatorio e luddista. Però, dovrebbero ricordare che, nel vecchio O.A (Ordinamento Amministrativo), era sufficiente saltasse il montacarichi per frenare il flusso dei fascicoli dall’archivio ai reparti ed era normale concedersi, allora, due belle ore di sana lettura del “Corriere dello Sport”. Invece, sono convinto che chi non vuole tornare alle delizie del tornello e del marca tempo approfitta della pausa forzata, per riordinare il software, inserire il nuovo sistema anti-virus, scaricare il file dell’ultima Gazzetta Ufficiale Elettronica… insomma, come si diceva una volta, “per migliorare l’efficienza del servizio”, come sto facendo io. Quando è ripartito il collegamento, ho ripreso esattamente da dove avevo lasciato e in un’ora ho messo in evidenza la pratica sul desk-top del mio capo. Adesso riesce persino ad essere simpatico: mi ha fatto i complimenti con lo smile: ;-).

10.8.2015
Tra gli altri benefici che il N.O.A.I. (Nuovo Ordinamento Amministrativo Informatizzato) ha realizzato ci sono le riduzioni dei costi delle utenze telefoniche, dei canoni, delle auto di servizio, dei benefit per le sedi disagiate, dei buoni pasto, per gli affitti degli edifici (ora ne bastano meno e sono molto più piccoli) e degli appalti per la loro manutenzione... Le spese di collegamento alla rete sono irrisorie, anche grazie a un’opportuna convenzione per i “servizi di stato”. Mi viene da ridere al ricordo che l’annoso problema dei costi della pubblica amministrazione è stata combattuta per decenni a colpi di forbice alle spese di cancelleria. Il computer può piacere o non piacere (io, per esempio, non ne sono un maniaco…) ma offre già da almeno tre decenni la risoluzione a molti problemi: bastava rendersene conto e avere il coraggio di avviare l’unica vera rivoluzione che la burocrazia abbia mai realizzato su se stessa.


23.10.2006: RITORNO AL PRESENTE
Alle 6 e trenta in punto suona la sveglia. Apro gli occhi quasi contento… Ma dura poco. Mi rendo conto che la rivoluzione burocratica l’avevo soltanto sognata … Mia moglie è già uscita da casa: la sua sede è dall’altra parte della città e deve partire prima di me. Sveglio la bambina, la vesto, le faccio fare colazione di corsa e la porto al nido con il solito magone che mi lasciano i suoi occhioni tristi per un distacco che non vuole… Il traffico m’incolonna nella quotidiana via crucis del travet… E’ più lento del solito… Mi accendo la quarta sigaretta… Guardo l’orologio… Farò tardi… Dovrò recuperare anche oggi: altro che straordinari. Ripenso al mio sogno e lo maledico… La mia era solo una finzione privata: sono vere solo le pubbliche funzioni.