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Amore, dolce e tenero amore, ma dove sei finito? ¹

di Alessandro Grifi - 19/02/2007

 

 

"Dov'è l'amore nella società occidentale contemporanea? La gente capace d'amare, nel sistema attuale, è l'eccezione. L'amore è per necessità un fenomeno marginato nella società occidentale moderna. Non tanto perché molte occupazioni lavorative non permettono un'attitudine ad amare, ma perché lo spirito della società basata sulla produzione è tale, che solo l'anticonformista può difendersi con efficacia contro di essa. Coloro che credono veramente nell'amore come nell'unica soluzione al problema dell'esistenza umana devono, allora, arrivare alla conclusione che certi cambiamenti importanti e radicali nella nostra struttura sociale sono necessari, se l'amore deve diventare un fenomeno sociale e non un fenomeno marginale e individuale. La nostra società è regolata da una burocrazia direzionale, da politici di professione(?); la gente è spinta da suggerimenti di massa, il suo scopo è di produrre di più  e di consumare di più come fine a se stesso. Tutte le attività, o quasi, sono subordinate a scopi economici, i mezzi sono diventati i fini; l'uomo è un automa, ben nutrito, ben vestito (?)(almeno in passato si contraddistingueva per lo stile e l'eleganza) ma senza un vero interesse per quella che è la sua particolare qualità e funzione umana. Ripeto perché è importante: MA SENZA UN VERO INTERESSE PER QUELLA CHE E' LA SUA PARTICOLARE QUALITA' E FUNZIONE UMANA. Se l'uomo è capace d'amare, deve essere messo nel posto supremo. La macchina economica deve servirgli, anziché lui servire ad essa. Egli deve essere in grado di partecipare all'esperienza e al lavoro, anziché ai profitti. Parlare d'amore non significa predicare, per la semplice ragione che significa parlare dell'unico, vero bisogno dell'essere umano. Che questo bisogno sia stato oscurato, non  significa che non esista..."

 

¹Raccolta di citazioni di Erich Fromm curata da Alessandro Grifi