Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Giustizia, non ragion di Stato

Giustizia, non ragion di Stato

di Gabriele Adinolfi - 07/03/2007

Si approssima la Casazione bis per Bologna. Non sia liquidato disinvoltamente il capro espiatorio scelto a caso

Il 14 marzo, mercoledì prossimo, avrà luogo la Cassazione bis per la sentenza sulla strage di Bologna (1980) nei confronti di Luigi Ciavardini. Ciavardini, due volte assolto è stato due volte condannato per la strage;

contro di lui, unico elemento considerato probante, la testimonianza a discarico dei coimputati Fioravanti e Mambro. Per l’amministrazione di una giustizia sommaria una semplice testimonianza discordante con le conclusioni espresse in un altro processo è considerata nientedimeno che la prova di un concorso in strage!

La necessità politica di risolvere questa lunga  vergognosa pendenza giuridica italiana con una formula di comodo e, soprattutto, che non scomodi settori ambigui e potenti, come quelli che da anni si sperticano a fornire depistaggi, ha probabilmente determinato le due condanne contrastate di Ciavardini. Anche il desiderio di tenere calmi i familiari delle vittime, ai quali non si è mai manifestata una precisa intenzione di perseguire la verità e la giustizia, e che col tempo sono incappati anch’essi nelle logiche di copione così bene rimarcate da Oreste Scalzone non è estraneo alle decisioni.

Ci sono giustificati motivi per essere preoccupati in attesa della sentenza.

Ed è per questo che invitiamo chiunque sia in grado di alzare una voce che spezzi la cappa del silenzio ed aiuti ad un giudizio equo sottraendo un capro espiatorio predeterminato da una condanna per « ragioni di Stato »  a farlo senza pregiudizi di parte e senza esitazioni.