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Inceneritori. Stroke: le nanopolveri responsabili ictus cerebrale

di redazionale - 26/03/2007

 
 
Uno studio pubblicato sull'ultimo numero di una delle più quotate riviste neurologiche a livello internazionale, la statunitense "Stroke", ha dimostrato che le polveri ultrafini, emesse in quantità anche dagli inceneritori di ultima generazione, possono provocare un ictus cerebrale.
La notizia viene rilanciata da Unaltracittà/Unaltromondo - gruppo consiliare del comune di Firenze - impegnata da sempre per una gestione dei rifiuti virtuosa, capace di fare a meno dell'incenerimento.
Gianluca Garetti, medico a Peretola, firmatario insieme ad altri cento medici di famiglia della Piana fiorentina di un appello contro le anacronistiche politiche delle amministrazioni sul tema, e attivo in Unaltracittà/Unaltromondo ha dichiarato: "Già in precedenza numerosi studi avevano dimostrato una relazione causale tra apoplessia cerebrale e materiale particolato, tuttavia, le nanopolveri non erano mai state prese in considerazione. Oggi i ricercatori del National public health institute di Kuopio (Helsinki, Finlandia) hanno dimostrato, prendendo in esame 3.265 casi
di ictus, che anche le polveri ultrafini sono capaci di provocare questa grave patologia cerebrale. I rischi per la popolazione sono alti, basti pensare, come è stato dimostrato sulla rivista Environmental Medicine del settembre 2006, come un'emorragia cerebrale possa insorgere appena dopo due ore dall'esposizione a materiale particolato".

Ornella De Zordo, capogruppo in Palazzo Vecchio, ha inoltre consigliato all'assessore provinciale all'ambiente Nigi, che solo ieri ha annunciato l'apertura di una campagna per spiegare i vantaggi della termovalorizzazione attraverso uno sportello "capace di offrire informazioni complete e
scientifiche, ma allo stesso tempo chiare e comprensibili, sulle tecniche di trattamento termico dei rifiuti", di scaricare la ricerca all'indirizzo http://stroke.ahajournals.org/cgi/content/full/38/3/918, tradurla in italiano, e farla poi conoscere a tutti i cittadini da lui amministrati.
Un'azione doverosa, sempre che la campagna informativa non sia solo fumo negli occhi dei più ingenui e sia davvero capace di dare "un' informazione senza trucchi" come dichiarato dallo stesso assessore o di fornire "dati scientificamente comprovati" come spiegato dalla società di marketing e comunicazione Florence multimedia voluta a presidiare l''operazione termovalorizzatore' dal presidente della Provincia Matteo Renzi.

Per Unaltracittà/Unaltromondo la diffusione di tale ricerca è doverosa anche presso i tecnici dell'Agenzia regionale di sanità della toscana (Ars) e dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della toscana (Arpat) oltreché naturalmente presso i vari amministratori pubblici della Piana fiorentina.