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La Nato abbaia alle porte della Russia: 4 war game

di Giampiero Calapà - 25/05/2025

La Nato abbaia alle porte della Russia: 4 war game

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Addestramento a “entrare rapidamente in zona ostile”. Presenti anche militari israeliani.


Si vis pacem, para bellum: l’Alleanza atlantica mai come adesso fa proprio l’antico motto. La primavera porta con sé le esercitazioni militari e dal 2022 in avanti, con il conflitto in corso in Ucraina, i “giochi di guerra” della Nato sul fianco Est dell’Europa sono sempre più imponenti e coinvolgono sempre più Paesi membri. Ovviamente, Mosca bolla queste esercitazioni come “provocazioni”, mentre a Occidente sono classificate come deterrenza e necessaria preparazione per l’eventuale peggiore scenario possibile in caso di nuova mossa azzardata dei russi. Un serpente che si morde la coda. Nick English, comandante della prima brigata aerea britannica, infatti, spiega bene a Newsweek il punto di vista occidentale: “Non si può ignorare il fatto che in questo momento c’è una guerra di terra in Ucraina, e parte del ruolo della Nato è la deterrenza. E per fare da deterrente bisogna essere visibili”.
Di certo quello che si muove in questo periodo, soprattutto attorno ai Paesi baltici, è imponente quanto spaventoso se guardato con le lenti del pacifismo. Defender 2025 è in corso dall’11 maggio e terminerà il 24 giugno in Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia. Mobilitati 25 mila militari di ventinove nazioni; la sotto-operazione Swift Response 2025 riguarda solo la Lituania e 1.650 paracadutisti d’élite di Germania, Francia, Paesi Bassi e Italia: la Folgore ha partecipato a un lancio di massa dai velivoli C130 italiani il 16 maggio a Gaiziunai. Si tratta di addestramento al combattimento su larga scala, più precisamente per essere pronti a “proiettare rapidamente la propria forza di ingresso in zona ostile senza preavviso”.
Exercise Hedgehog 2025 si è appena conclusa, venerdì scorso, era iniziata il 5 maggio. Ha coinvolto undici nazioni alleate in Estonia: Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Canada, Lettonia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Polonia e Portogallo. Ma non solo, perché erano presenti anche “osservatori” e “istruttori” del Giappone e, soprattutto, di due Paesi attualmente coinvolti nelle guerre che dilaniano il nostro tempo, la stessa Ucraina e addirittura Israele. I soldati impegnati nell’esercitazione sono stati 16 mila.
Appena a poco più di 100 chilometri dal confine russo, in Finlandia, è in corso dal 1° giugno, con 6.500 militari coinvolti, l’operazione Norther Strike 125 dello stesso esercito finlandese insieme con quelli svedese e britannico. “I soldati britannici hanno sperimentato l’uso di droni per la ricognizione, i finlandesi si sono allenati con piccoli obici e le truppe svedesi hanno partecipato con i loro sistemi di artiglieria a lungo raggio”, scrive Newsweek: “La Finlandia e la vicina Svezia sono i membri più recenti della Nato e hanno abbandonato una politica di non allineamento durata decenni per unirsi all’Alleanza poco dopo che la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala dell’Ucraina più di tre anni fa”.
Queste sono soltanto le operazioni in corso più massicce e importanti della Nato, ma è domani che comincerà una delle più grandi esercitazioni delle marine alleate mai pianificate dall’Alleanza: Immediate response 2025. Durerà fino al 9 giugno e coinvolgerà Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Grecia, Croazia, Bulgaria, Slovacchia, Albania, Macedonia del Nord e Montenegro, oltre a due Paesi non membri della Nato: Austria e Kosovo. Il teatro d’azione sarà la Grecia e il Mediterraneo dove la presenza di una decina fra navi e sottomarini russi è considerata dai Paesi Nato come una minaccia attiva.