A me l’Inno di Mameli non piace, ma poiché è l’Inno di uno stato sovrano ne rispetto la sacralità e l’inviolabilità. Purtroppo lo spirito riformista renziano si spinge fino a modificarne una frase durante un avvenimento ufficiale internazionale, un gesto ai miei occhi arrogante e volgare.
Un atto compiuto in ragione delle leggi di marketing, così “Siam pronti alla vita” e non più “Siam pronti alla morte”, diviene una cosuccia da nulla su cui secondo il nuovo che “avanza” non varrebbe la pena neanche di riflettere. Al contrario penso che il gesto dovrebbe essere sanzionato poiché nessuno è in diritto di modificarne il testo, tanto più in un evento ufficiale internazionale. Sarei soddisfatto se il Presidente della Repubblica sanzionasse il fatto ricordando che all’Esecutivo non compete apportare modifiche al testo dell’Inno Nazionale ma semmai al Legislativo, perché tutti i cittadini, che piaccia, o no devono portare rispetto ai simboli della nazione a cominciare da chi ricopre i massimi incarichi.
Ma tant’è, il marketing è ormai fattore così importante nella politica e nel governo che a seguire il discorso di Renzi ne era pieno, il discorso più che inaugurare un evento internazionale è parso la vetrina delle buone intenzioni del governo e dei sogni di riscatto nazionale che solo riesce a vedere in un orizzonte ancora fosco. “Oggi inizia il domani” ha più volte ripetuto il Presidente del Consiglio. Vogliamo credergli, siamo felici e pronti alla vita, siamo sereni, anche se forse il buon Renzi ci sta nascondendo che la riforma elettorale appena approvata rappresenta lo strumento tramite cui una maggioranza blindata potrà far passare tutte quelle riforme necessarie al rispetto del Patto di Stabilità che Renzi o chi per lui ci farà digerire a suon di schiaffoni, riforme che probabilmente più che risanare il Paese lo faranno precipitare nella disperata situazione della Grecia. Spero di sbagliare per il bene dell’Italia e del PD cui auguro di non fare la fine dei Socialisti Greci.
Intanto a Milano vanno in scena le azioni diversive, i black bloc con i rolex al polso che fanno tanto scontro di civiltà, mentre tutto intorno volano i Twitter e le Frecce Tricolore.